lunedì 24 dicembre 2012

UN NATALE DI GIUSTIZIA. UNA RINUNCIA PER AMORE. Una RIFLESSIONE NATALIZIA che puo cambare la vita a te e agli "altri".


UN NATALE DI GIUSTIZIA. 
UNA RINUNCIA PER AMORE.

Amici,
si dice che Gesù di Nazareth abbia trasmesso – e di questo i veri Cristiani dovrebbero essere ampiamente convinti – due precetti universali e di eccezionale importanza: Amare e Perdonare! In una sola parola: Carità! E’ chiaro che il Dio-uomo – come i Cristiani usano chiamare il loro Gesù - nel consigliare l’Amore si sia riferito a tutti gli esseri senzienti, umani e non umani, indistintamente creature di Dio, portatori del miracolo della Vita
Una parola – quella della Carità - purtroppo molto vaga per un Cristiano, che non l’ha mai veramente compresa né applicata – a parte le debite eccezioni.

Nel giorno di Natale, a differenza della moltitudine di Cristiani che festeggiano con lauti pranzi, chi scrive digiuna e lo fa già da diversi anni anche in occasione della Pasqua. Questo allo scopo di volere simbolicamente protestare contro l’efferata cultura di assassinio degli Animali-non-umani per l’appagamento del ‘palato’ del Cristiano, inconsapevole del profondo messaggio natalizio
E vorrei che questo mio gesto di rinuncia fosse imitato da tante, anzi tantissime, persone cristiane e non cristiane in segno di manifesta solidarietà nei confronti di creature, incapaci di opporre una legittima resistenza alla soppressione della loro VITA.

Togliere la vita ad un essere umano per qualsivoglia motivo è un atto criminale, deprecabile sotto il profilo etico e giustamente condannabile sotto il profilo legale; toglierla ad un Animale non umano è un atto ancora più scellerato e riprovevole, perché si abusa della incapacità di legittima difesa dell’Animale durante il suo squallido assassinio, praticato fisicamente da persone spregevoli e codarde. 
Né il consumatore può ritenersi non responsabile, per il fatto di non praticare il lavoro sporco di uccidere; egli è il principale responsabile della distruzione della Vita degli Animali per il semplice motivo che, se non ci fosse la sua richiesta di consumo, non esisterebbero i mattatoi.

Sarebbe meraviglioso se ognuno di noi decidesse di porre fine a codesto immondo olocausto di creature innocenti, incominciando con un atto di digiuno nel giorno di Natale e proseguisse nei giorni successivi con una dieta almeno vegetariana, l’unica scelta in armonia con l’etica del rispetto della vita e della natura. 
Chi non dovesse o non potesse o non volesse aderire a questo mio invito è pregato di riflettere – durante il pranzo, davanti al proprio piatto contenente il cadavere di un Animale – sul fatto che la vita di quell’Animale massacrato non gli appartiene, anche se l’ha materialmente pagata, perché essa è stata indebitamente sottratta con crudeltà e sofferenza a quella creatura che aveva il legittimo diritto di viverla.

Vi auguro un Buon Natale di riflessione e di resipiscenza. Grazie per l’attenzione.
Federico

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