UN NATALE DI GIUSTIZIA.
UNA RINUNCIA PER AMORE.
Amici,
si dice che Gesù di Nazareth abbia trasmesso – e di questo i veri
Cristiani dovrebbero essere ampiamente convinti – due precetti
universali e di eccezionale importanza: Amare e Perdonare! In una sola
parola: Carità! E’ chiaro che il Dio-uomo – come i Cristiani usano
chiamare il loro Gesù - nel consigliare l’Amore si sia riferito a tutti
gli esseri senzienti, umani e non umani,
indistintamente creature di Dio, portatori del miracolo della Vita.
Una
parola – quella della Carità - purtroppo molto vaga per un Cristiano,
che non l’ha mai veramente compresa né applicata – a parte le debite
eccezioni.
Nel giorno di Natale, a differenza della
moltitudine di Cristiani che festeggiano con lauti pranzi, chi scrive
digiuna e lo fa già da diversi anni anche in occasione della Pasqua.
Questo allo scopo di volere simbolicamente protestare contro l’efferata
cultura di assassinio degli Animali-non-umani per l’appagamento del
‘palato’ del Cristiano, inconsapevole del profondo messaggio natalizio.
E
vorrei che questo mio gesto di rinuncia fosse imitato da tante, anzi
tantissime, persone cristiane e non cristiane in segno di manifesta
solidarietà nei confronti di creature, incapaci di opporre una legittima
resistenza alla soppressione della loro VITA.
Togliere la vita ad un essere umano per qualsivoglia motivo è un atto criminale, deprecabile sotto il profilo etico e giustamente condannabile sotto il profilo legale; toglierla ad un Animale non umano è un atto ancora più scellerato e riprovevole, perché si abusa della incapacità di legittima difesa dell’Animale durante il suo squallido assassinio, praticato fisicamente da persone spregevoli e codarde.
Togliere la vita ad un essere umano per qualsivoglia motivo è un atto criminale, deprecabile sotto il profilo etico e giustamente condannabile sotto il profilo legale; toglierla ad un Animale non umano è un atto ancora più scellerato e riprovevole, perché si abusa della incapacità di legittima difesa dell’Animale durante il suo squallido assassinio, praticato fisicamente da persone spregevoli e codarde.
Né il consumatore può
ritenersi non responsabile, per il fatto di non praticare il lavoro
sporco di uccidere; egli è il principale responsabile della distruzione
della Vita degli Animali per il semplice motivo che, se non ci fosse la
sua richiesta di consumo, non esisterebbero i mattatoi.
Sarebbe meraviglioso se ognuno di noi decidesse di porre fine a codesto immondo olocausto di creature innocenti, incominciando con un atto di digiuno nel giorno di Natale e proseguisse nei giorni successivi con una dieta almeno vegetariana, l’unica scelta in armonia con l’etica del rispetto della vita e della natura.
Sarebbe meraviglioso se ognuno di noi decidesse di porre fine a codesto immondo olocausto di creature innocenti, incominciando con un atto di digiuno nel giorno di Natale e proseguisse nei giorni successivi con una dieta almeno vegetariana, l’unica scelta in armonia con l’etica del rispetto della vita e della natura.
Chi non dovesse o non potesse o non
volesse aderire a questo mio invito è pregato di riflettere – durante
il pranzo, davanti al proprio piatto contenente il cadavere di un
Animale – sul fatto che la vita di quell’Animale massacrato non gli
appartiene, anche se l’ha materialmente pagata, perché essa è stata
indebitamente sottratta con crudeltà e sofferenza a quella creatura che
aveva il legittimo diritto di viverla.
Vi auguro un Buon Natale di riflessione e di resipiscenza. Grazie per l’attenzione.
Vi auguro un Buon Natale di riflessione e di resipiscenza. Grazie per l’attenzione.
Federico
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