LA POLITICA E
LA CULTURA DEVONO STRINGERE
UN PATTO PER LA SALVEZZA DEL PIANETA
E DELLE SUE
FORME DI VITA
SUPERANDO PREGIUDIZI, SFRUTTAMENTO,
OPPRESSIONE E PRIVILEGI
DEI
POCHI STRARICCHI E GRETTI POTENTI DELLA TERRA
La critica politica, anche di sinistra, è purtroppo ancora imperniata
solo sull’antropocentrismo (l’uomo al centro di tutto). Oggi, come ieri, non
possiamo escludere dalle nostre scelte gli "ultimi degli ultimi": gli
animali. Nella visione di una più EQUA DISTRIBUZIONE delle risorse e delle
facoltà di "vita", l’esistenza dei viventi degna di chiamarsi tale,
non possono non essere considerati gli
animali, come gli schiavi che
esistono ancora, come i diversi per
genere e tendenze sessuali, come i diversamente
abili, come i senza dio, come i milioni di umani che sono inconsapevolmente
alieni dalle scelte strategiche dei grandi potentati mondiali: multinazionali,
chiesa cattolica, organismi pseudo tecnici mondiali, che decidono per un pugno di persone stratosfericamente ricche e grette,
come deve e dovrà essere la vita su questo pianeta al di fuori di qualsiasi
modalità di partecipazione democratica. Se non facciamo questa scelta di INCLUSIONE CULTURALE
continueremo ad essere i portaborse di questi egoisti e gretti miliardari che
ci governano economicamente e spiritualmente a nostro e a danno della vita di centinaia di milioni di animali, che
ancora oggi sono considerati merci,
cose, e strumenti del nostro benessere.
Per dare un contributo a questa rivoluzionaria scelta di vita a Firenze
il 10 dicembre 2011 si terrà il primo
convegno nazionale antispecista con la partecipazione di intellettuali e
politici di primo piano http://www.liberacittadinanza.it/i-diritti-degli-animali/primo-convegno-italiano-antispecista-a-firenze-10
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