martedì 25 dicembre 2012

Femminicidio italia - pensiero cristiano



Femminicidio in Italia: estremismo cattolico in un post discutibile (siamo tutti più buoni?)
  
Domenica 23 Dicembre 2012, 08:00 in Belle persone, Libri di Elena Borghi
A pochi giorni dal Santo Natale facciamo i bravi cristiani. Mondo Donna contro il post emblema dell'estremismo cattolico.


Si sa bene quanto il Santo Natale metta in luce i lati più caritatevoli e amorevoli e altruistici ed empatici dell'animo cristiano.
Quella che si sta per celebrare è una solennità nella quale la Chiesa celebra con immensa gioia il mistero dell'Incarnazione del Figlio di Dio fattosi Uomo per noi. Il Figlio di Dio, Gesù, ovvero un uomo, un maschio, capace di  perdonare l'adulterio, la prostituzione e comprendere anche l'ultimo dei peccatori. Un uomo speciale, che ad avercene oggi di tizi come Gesù.
Ad avercene anche nella Chiesa stessa o in blog come Pontifex Roma, dove il fanatismo è alla portata di un click (ehi, voi di Pontifex, vi piace la mia proposta di claim? Ve lo regalo, di cuore, che anch'io mi sento buona in questo periodo).
Ma torniamo a noi e a Pontifex Roma che, qualche giorno fa ha pubblicato uno dei post più illuminati dalla dolcezza dello spirito natalizio che tu possa leggere in un blog catto-cristiano.
Vado riportandotelo nella sua interezza:
"Proseguiamo nella nostra analisi su quel fenomeno che i soliti tromboni di giornali e Tv chiamano "femminicidio". Aspettiamo risposte su come definire gli aborti: stragi? Notoriamente, l'aborto lo decide la donna in combutta col marito e sono molti di più dei cosiddetti femminicidi. Una stampa fanatica e deviata, attribuisce all'uomo che non accetterebbe la separazione, questa spinta alla violenza. In alcuni casi, questa diagnosi può anche essere vera. Tuttavia, non è serio che qualche psichiatra esprima giudizi, a priori e dalla Tv, senza aver esaminato personalmente i soggetti interessati. Non sarebbe il caso di analizzare episodio per episodio, senza generalizzare e seriamente, anche per evitare l'odio nei confronti dei mariti e degli uomini? Domandiamoci. Possibile che in un sol colpo gli uomini siano impazziti e che il cervello sia partito? Non lo crediamo. Il nodo sta nel fatto che le donne sempre più spesso provocano, cadono nell'arroganza,
...si credono autosufficienti e finiscono con esasperare le tensioni esistenti.
Bambini abbandonati a loro stessi, case sporche, piatti in tavola freddi e da fast food, vestiti sudici e da portare in lavanderia, eccetera... Dunque se una famiglia finisce a ramengo e si arriva al delitto (FORMA DI VIOLENZA DA CONDANNARE E PUNIRE CON FERMEZZA), spesso le responsabilità sono condivise.
Quante volte vediamo ragazze e anche signore mature circolare per la strada in vestiti provocanti e succinti?
Quanti tradimenti si consumano sui luoghi di lavoro, nelle palestre, nei cinema, eccetera?
Potrebbero farne a meno. Costoro provocano gli istinti peggiori e se poi si arriva anche alla violenza o all'abuso sessuale (lo ribadiamo: roba da mascalzoni), facciano un sano esame di coscienza: "forse questo ce lo siamo cercate anche noi"?
Basterebbe, per esempio, proibire o limitare ai negozi di lingerie femminile di esporre la loro mercanzia per la via pubblica per attutire certi impulsi; proibire l'immonda pornografia; proibire gli spot televisivi erotici, anche in primo pomeriggio. Ma questa società malata di pornografia ed esibizionismo, davanti al commercio, proprio non ne vuol sapere:
così le donne diventano libertine e gli uomini, già esauriti, talvolta esagerano."
L'autore, Bruno Volpe, evidentemente illuminato dalla luce dell'ispirazione, intitola questo testo:
LE DONNE E IL FEMMINICIDIO, FACCIANO SANA AUTOCRITICA. QUANTE VOLTE PROVOCANO?
Come sempre in questi casi è interessante leggere anche i commenti dei lettori affezionatissimi di Pontifex Roma che, come immaginerai, arrivano a sostenere che queste sono le parole di un inno alla vita (si riferiscono a quel passaggio di gretto semplicismo attorno al complesso e articolato concetto di aborto) e a esaltare la figura del Volpe come uno che, comunque, mica dice che gli assassini non vanno condannati eh? Poi sì, ci sono anche i detrattori ma, logicamente, hanno dei toni molto garbati.
Mi corregga se sbaglio Volpe, ma mi sembra di cogliere che Lei parla delle donne alludendo velatamente alla loro intrinseca predisposizione a tirar fuori il peggio dai maschi che, d'altro canto, Sa egregiamente dipingere come poveri esseri monocellulari, emotivamente incolti, incapaci di gestire deprecabili gesti ma, del resto, come non giustificarli?
Il concetto di libertà nell'esprimere la propria opinione non voglio neanche toccarlo perché non sono certa sia frutto della Sua opinione ciò che ha scritto ma piuttosto di qualche entità manipolatrice.
Scrivere in un blog catto-cristiano e perpetrare pensieri tanto malefici direttamente in casa madre, mi sembra frutto di un'intelligenza superiore a quella umana.
Per questa ragione Vi darò del Voi, Volpe, perché dentro il Vostro corpo alberga di certo qualcun altro. Mi limiterò a consigliarVi (a Bruno tanto quanto all'entità) un libro: "Se questi sono gli uomini. Italia 2012. La strage delle donne" di Riccardo Iacona, edizioni Chiarelettere.
Poiché Voi, caro Volpe, che suggerite l'autocritica alle donne, certamente sarete il primo a farne verso Voi stesso e, in seguito alle numerose critiche nonché maledizioni per quanto avete scritto (lette talmente ovunque che sarebbe difficile indicarVi la fonte), sarete senz'altro in uno stato di profonda meditazione, sono certa che l'inchiesta di Iacona Vi aiuterà moltissimo poiché Vi farà ascoltare le voci di chi subisce le violenze ma anche degli uomini che sono stati denunciati. Così, magari, la prossima volta che deciderete di esprimere pareri su certi temi, potrete dire di avere una parvenza di conoscenza di quello che è la realtà dei fatti. Nel caso in cui il libro l'abbiate già letto prima di scrivere il sopra citato post, allora non resta che una soluzione: Padre Amorth. 
Buona, Santa Domenica.

Da: http://mondodonna.blogosfere.it/2012/12/femminicidio-in-italia-estremismo-cattolico-in-un-post-discutibile-siamo-tutti-piu-buoni.html
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mio commento: Grazie Elena Borghi, per aver riportato la falsificazione della realtà di questo pseudo rappresentante di dio. Sei stata proprio grande nella tua esposizione ironica dell'accusa. Io non ci sarei riuscito. Una riflessione ma anche una risposta EDUCAZIONE CIVICA E LAICA. Mi hai reso molto felice proprio perché sono un maschio.  


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