Femminicidio in
Italia: estremismo cattolico in un post discutibile
(siamo tutti più buoni?)
Domenica 23 Dicembre 2012, 08:00 in Belle
persone, Libri di Elena Borghi
A pochi giorni dal Santo Natale
facciamo i bravi cristiani. Mondo Donna contro il post emblema dell'estremismo cattolico.
Si sa bene quanto il Santo Natale metta in luce i lati più
caritatevoli e amorevoli e altruistici ed empatici dell'animo cristiano.
Quella che
si sta per celebrare è una solennità nella quale la Chiesa celebra con immensa
gioia il mistero dell'Incarnazione del Figlio di Dio fattosi Uomo per noi. Il Figlio di Dio, Gesù,
ovvero un uomo, un maschio, capace di perdonare l'adulterio, la
prostituzione e comprendere anche l'ultimo dei peccatori. Un uomo
speciale, che ad avercene oggi di tizi come Gesù.
Ad avercene
anche nella Chiesa stessa o in blog come Pontifex Roma, dove il
fanatismo è alla portata di un click (ehi, voi di Pontifex, vi piace
la mia proposta di claim? Ve lo regalo, di cuore, che anch'io mi sento buona in
questo periodo).
Ma torniamo
a noi e a Pontifex Roma che, qualche giorno fa ha pubblicato uno dei post più
illuminati dalla dolcezza dello spirito natalizio che tu possa leggere in un
blog catto-cristiano.
Vado
riportandotelo nella sua interezza:
"Proseguiamo
nella nostra analisi su quel fenomeno che i soliti tromboni di giornali e Tv
chiamano "femminicidio". Aspettiamo risposte su come definire gli aborti: stragi? Notoriamente, l'aborto
lo decide la donna in combutta col marito e sono molti di più dei cosiddetti
femminicidi. Una stampa fanatica e deviata, attribuisce all'uomo che non
accetterebbe la separazione, questa spinta alla violenza. In alcuni casi,
questa diagnosi può anche essere vera. Tuttavia, non è
serio che qualche psichiatra esprima giudizi, a priori e dalla Tv, senza aver
esaminato personalmente i soggetti interessati. Non sarebbe il caso di
analizzare episodio per episodio, senza generalizzare e seriamente, anche per
evitare l'odio nei confronti dei mariti e degli uomini? Domandiamoci.
Possibile che in un sol colpo gli uomini siano impazziti e che il cervello sia
partito? Non lo crediamo. Il
nodo sta nel fatto che le donne sempre più spesso provocano, cadono nell'arroganza,
...si
credono autosufficienti e finiscono con esasperare le tensioni esistenti.
Bambini
abbandonati a loro stessi, case sporche, piatti in tavola freddi e da fast
food, vestiti sudici e da portare in lavanderia, eccetera... Dunque se una famiglia finisce a ramengo e si arriva al delitto (FORMA DI VIOLENZA DA CONDANNARE E
PUNIRE CON FERMEZZA), spesso le responsabilità sono condivise.
Quante volte vediamo ragazze e anche signore mature circolare per la strada
in vestiti provocanti e succinti?
Quanti tradimenti si consumano sui luoghi di lavoro, nelle palestre, nei
cinema, eccetera?
Potrebbero farne a meno. Costoro provocano gli istinti
peggiori e se poi si arriva anche alla violenza o all'abuso sessuale (lo ribadiamo: roba da mascalzoni), facciano un sano esame di coscienza: "forse questo
ce lo siamo cercate anche noi"?
Basterebbe, per esempio, proibire o limitare ai negozi di lingerie femminile di
esporre la loro mercanzia per la via pubblica per attutire certi impulsi; proibire l'immonda pornografia; proibire gli spot
televisivi erotici, anche in primo pomeriggio. Ma
questa società malata di pornografia ed esibizionismo, davanti al commercio,
proprio non ne vuol sapere:
così le donne diventano
libertine e gli uomini, già esauriti, talvolta esagerano."
L'autore, Bruno Volpe, evidentemente
illuminato dalla luce dell'ispirazione, intitola questo testo:
LE DONNE E IL FEMMINICIDIO,
FACCIANO SANA AUTOCRITICA. QUANTE VOLTE PROVOCANO?
Come sempre
in questi casi è
interessante leggere anche i commenti dei lettori affezionatissimi
di Pontifex Roma che, come immaginerai, arrivano a sostenere che
queste sono le parole di un inno alla vita (si riferiscono a
quel passaggio di gretto semplicismo attorno al complesso e articolato concetto
di aborto) e a esaltare la figura del Volpe come uno che, comunque, mica dice
che gli assassini non vanno condannati eh? Poi sì, ci sono anche i detrattori
ma, logicamente, hanno dei toni molto garbati.
Mi corregga se sbaglio Volpe, ma mi
sembra di cogliere che Lei parla delle donne alludendo velatamente alla loro
intrinseca predisposizione a tirar fuori il peggio dai maschi che, d'altro canto, Sa egregiamente dipingere come poveri
esseri monocellulari, emotivamente incolti, incapaci di gestire deprecabili
gesti ma, del resto, come non giustificarli?
Il concetto di libertà nell'esprimere la propria opinione non voglio
neanche toccarlo perché non sono certa sia frutto della Sua opinione ciò che ha
scritto ma piuttosto di qualche entità manipolatrice.
Scrivere in un blog
catto-cristiano e perpetrare pensieri tanto malefici direttamente in casa
madre, mi sembra frutto di un'intelligenza superiore a quella umana.
Per questa ragione Vi darò del Voi, Volpe, perché
dentro il Vostro corpo alberga di certo qualcun altro. Mi limiterò a consigliarVi (a Bruno tanto quanto all'entità) un
libro: "Se
questi sono gli uomini. Italia 2012. La strage delle donne"
di Riccardo Iacona, edizioni Chiarelettere.
Poiché Voi, caro
Volpe, che suggerite l'autocritica alle donne, certamente sarete il primo a
farne verso Voi stesso e, in seguito alle numerose critiche nonché maledizioni
per quanto avete scritto (lette talmente ovunque che sarebbe difficile indicarVi la fonte), sarete
senz'altro in uno stato di profonda meditazione, sono certa che l'inchiesta di Iacona Vi aiuterà moltissimo poiché Vi farà
ascoltare le voci di chi subisce le violenze ma anche
degli uomini che sono stati denunciati. Così,
magari, la prossima volta che deciderete di esprimere pareri su certi temi,
potrete dire di avere una parvenza di conoscenza di quello che è la realtà dei
fatti. Nel caso
in cui il libro l'abbiate già letto prima di scrivere il sopra citato post,
allora non resta che una soluzione: Padre Amorth.
Buona, Santa
Domenica.
Da: http://mondodonna.blogosfere.it/2012/12/femminicidio-in-italia-estremismo-cattolico-in-un-post-discutibile-siamo-tutti-piu-buoni.html
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
mio commento: Grazie
Elena Borghi, per aver riportato la falsificazione della realtà di questo
pseudo rappresentante di dio. Sei stata proprio grande nella tua esposizione
ironica dell'accusa. Io non ci sarei riuscito. Una riflessione ma anche una
risposta EDUCAZIONE CIVICA E LAICA. Mi hai reso molto felice proprio perché
sono un maschio.
Nessun commento:
Posta un commento