Dal CICAP all’UAAR, il filo della continuità
della chiusura alla scienza etica che interagisce con la scienza biologica e
l’inganno della scientificità dei suoi metodi.
Quindi
chiusura alla discussione sulla sperimentazione animale, più concretamente detta vivisezione. Esprimo qui il mio
rammarico dopo la risposta al mio intervento di ieri, relativo alla richiesta
di chiarimento su un concetto espresso dal relatore nazionale del CICAP,
proveniente da Torino, secondo cui I PROBLEMI RELATIVI ALLA SCIENZA SARANNO
RISOLTI IN PRIMA BATTUTA DALLA SCIENZA, mentre il CICAP è solo un’associazione
di volontari di secondo livello. La mia richiesta di chiarimento, è subito
sembrata sgradita agli uditori presenti alla riunione del costituendo circolo
CICAP di Varese. Ed è stata SUBITO CHIARA L'INTOCCABILITÀ DELLA SCIENZA
UFFICIALE e l'invito espresso, come parere personale del relatore nazionale
CICAP, secondo cui avrei fatto bene a NON ISCRIVERMI dopo che ho espresso le
mie idee sul metodo scientifico applicato alla vivisezione (che non può essere
considerato tale e quindi è un inganno che dobbiamo aiutare gli amanti della
scienza a svelare ai poveri umani mortali).
Per risollevarmi da questa violenza al dialogo, che trova le
sue basi nella cultura religiosa, allego il mio contributo alla laicità etica
in cui riprendo il diritto degli ALTRI ESSERI SENZIENTI: ULTIMI DEGLI ULTIMI AD
ESSERE ESENTI DA ATTI UMANI DI VIOLENZA, sfruttamento, torture, cannibalismo e
biocidi. Per il contributo, in formato immagine, nel quale sono presenti anche
gli aspetti etici e scientifici, sgraditi e da non trattare anche secondo
l’UAAR nazionale, sono stato profondamente ispirato da un brevissimo post in FB
denominato “ILLUMINATO DAL SIGNORE” in cui l’educazione cattolica e
antropocentrica del suo redattore ha fatto sì che fosse omesso ogni riferimento
agli esseri senzienti diversi dall’uomo. Sarà postato sui siti dell'UAAR che me
lo permetteranno.
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