domenica 28 febbraio 2016

UN COMITATO RIVOLUZIONARIO - VARESE 2.0. SARA' PROPRIO COSI'? C'E' D'AUGURARSELO

ELEZIONI AMMINISTRATIVE A VARESE 2016

Il Comitato Varese 2.0

Il Comitato Varese2.0, che afferma di voler rappresentare la discontinuità rispetto alla politica dell’avversario politico uscente (centro-destra) DOVRÀ DIMOSTRARLO CON UN PROGRAMMA ALTERNATIVO che parta sì dalle richieste dei cittadini ma senza dimenticare che questi sono persone singole, titolari di varie tipologie d’impresa e di servizi, rappresentanti di confessioni religiose e organizzazioni atee, antiomofobe, antirazziste, e antispeciste, rappresentanti di altri partiti politici, rappresentanti di associazioni organizzate per scopi, materie e valori palesi, nascosti, o anche auspicati nella nostra società.
IN PRATICA DEV’ESSERE IN GRADO DI ESPRIMERE LA PIÙ ALTA MEDIAZIONE E SINTESI DELLE RICHIESTE CHE GLI PERVENGONO. Ciò che non è avvenuto con i partiti che hanno gestito l’amministrazione uscente. E in genere rappresentano richieste che questa amministrazione ha disconosciuto, ignorato, o realizzato solo parzialmente o inutilmente, sprecando risorse preziose (tempo, idee, ambiente e risorse finanziarie).

Il comitato rappresentante responsabile dei varesini

Se i cittadini e le altre parti della città saranno in grado di fare proposte, riconoscerle nel programma, votare la lista e, successivamente, seguirne le realizzazioni, allora la politica diventa parte della città e i cittadini  corresponsabili delle scelte per Varese.

I cittadini

Se invece nei cittadini prevale l’attesa, la sfiducia nel mondo politico (fatto dai cittadini specie i non votanti), la volontà di vendicarsi di qualcuno dell’amministrazione uscente, o nell’attesa della realizzazione della propria richiesta, senza metterla in relazione con una strategia (identificazione degli obiettivi nell’interesse della vita dell’uomo e degli altri viventi, modalità e mezzi di realizzazione, tempi di attuazione, controlli sull’attuazione e verifiche a posteriori per garantirne l’efficacia e l’efficienza)  allora è come dire che tutti devono contare ma nessuno deve partecipare, lasciando la delega ad altri.  In questo modo Varese 2.0 non rappresenta i cittadini ma solo quelli che saranno messi in lista. Si ripropone così la stessa storia che appartiene agli odierni partiti che si vogliono vincere e distruggere politicamente.

Invito ai cittadini varesini

Inviterei quindi  tutti coloro che vogliono veramente un’alternativa ad esprimersi con proposte critiche costruttive ma finalizzate, non a polemizzare, ma a contribuire a REALIZZARE UN SOCIETÀ A MISURA DI VIVENTE dove l’uomo agisca in funzione della vita, della pace e della dignità delle forme di vita procurandosi i mezzi  per realizzarla. E questo è ben diverso dal mettere al centro il profitto e mezzi immorali come l’eliminazione dei diritti, la priorità degli investimenti in opere pubbliche e private, la distruzione del pianeta attraverso l’eliminazione di “lacci, laccioli” e “tutto quello che ostacola l’economia e la finanza”, DIMENTICANDO, volutamente da parte dei pochi potenti interessati, I VALORI INSERITI DELLA NOSTRA COSTITUZIONE.

I valori costituzionali sono validi anche per i cittadini di Varese

Valori che affermano il contrario di ciò che disumanamente e pervicacemente sta avvenendo ormai in questi ultimi anni e continua ad esserci, ostacolando l’espressione dei valori dei viventi con le loro relazioni di vita.
Si dimentica e si fa dimenticare, che la costituzione afferma:  È compito della Repubblica  - e l’istituzione comune, o l’ imminente “area vasta” che sostituirà la provincia, ne costituisce una parte fondamentale - rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
L’ideologia, che passa oggi nei mezzi d’informazione di massa e in rete, tende a far dimenticare che le leggi approvate negli ultimi anni hanno iniziato a stravolgerla. Spero che il candidato sindaco Galimberti, docente di diritto amministrativo, a cui fa riferimento il Comitato Varese 2.0  non lo ignori, mantenga aperti gli spazi di democrazia e partecipazione come sussidiarietà, e non schiavizzazione del volontariato,  comportandosi di conseguenza nelle scelte di primo cittadino di Varese.

I responsabili della crisi internazionale, europea, italiana e varesina

Oggi le grandi organizzazioni economico-finanziarie oltre a aver gettato in questa crisi senza uscita la maggioranza dei cittadini, stanno tentando di distruggere la nostra carta costituzionale e quindi, a cascata su tutti livelli, cancellare i diritti e i doveri in essa presenti. Attribuzioni che in parte, perché ancora inattuati completamente,  hanno permesso un certo livello di vita.  La difesa costituzionale ma anche il miglioramento di questo livello, riproporzionando quelli della stragrande ricchezza di pochi, contribuiranno ad attuare la promozione di un’idea di società, finalmente divergente da quella di coloro che hanno operato finora tacitamente per svuotarne i contenuti ed, ora,  in particolare con la recente approvazione della riforma costituzionale, sottoposta a referendum nel prossimo autunno, operano per manometterla anche formalmente.

Ricaduta a Varese dei riflessi della nuova riforma costituzionale

Impedire l’attuazione di questa riforma non vuol dire difendere un passato che non può ritornare, ma voler indicare un programma per un futuro da costruire in Europa, in Italia e di conseguenza a Varese. Città che, fino a prova contraria, non è collocata fuori dal mondo.
Cordiali saluti

Gianluca Albertini

Allegato: estratto dalla Costituzione italiana democratica e repubblicana:

VALORI E PRINCIPI TRASFORMATI IN DIRITTI INVIOLABILI E IN DOVERI DI SOLIDARIETA’ NELLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA

Principi fondamentali
Art. 1
l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.


Nessun commento:

Posta un commento