domenica 24 aprile 2016

Da Varese a Stabio (CH Canton Ticino) sulle tracce degli anni 1943 – 1945 IL GAGGIOLO SULLA VIA DELLA SALVEZZA


LA GIORNATA DI OGGI: NON SOLO UN RICORDO MA UNA SCOPERTA INEDITA SUGLI ITALIANI, MA NON SOLO, "FUORIUSCITI",DOPO L'ARMISTIZIO E LA FUGA DEI CODARDI: IL RE D’ITALIA e IL COMANDANTE DELLE FORZE ARMATE ITALIANE, lasciando come al solito cittadini civili e militari senza i “consueti ordini” della gerarchia di regime, decapitata.
La presentazione del libro "IL GAGGIOLO SULLA VIA DELLA SALVEZZA" raccontata attraverso interviste, foto e documenti storici GLI EFFETTI DELLA DRAMMATICA SITUAZIONE VENUTASI A CREARE IN QUEI GIORNI

La SEZIONE ANPI DI VARESE dopo aver riallacciato nei mesi scorsi i rapporti con il Canton Ticino a partire dal Comune di Stabio, anche a seguito della pubblicazione del libro “Il Gaggiolo sulla via della salvezza”, curato da Guido Codoni e Marco Della Casa,ha realizzato il primo incontro di relazioni amicali legate al sostegno fornito dalla Svizzera alla causa della Resistenza per oggi 23 aprile 2016.

Da Varese a Stabio (Svizzera) sulle tracce degli anni 1943 – 1945

Questo è stato il PROGRAMMA 
Clivio: incontro con il Sindaco Ida Petrillo nella piazza dedicata a Luigi Cortile, eroico finanziere che salvò molte vite agli ebrei.
Gaggiolo:
a)       visita alla Cappelletta dedicata alla Madonna dagli esuli italiani accolti in Svizzera negli anni ‘43 – ’45
b)      visita del passaggio realizzato, attraverso la rete confinale sul torrente Clivio-Gaggiolo non solo dei fuoriusciti e degli sbandati ma anche, poco più in alto verso Ligornetto, di un intero reggimento “Savoia Cavalleria”.

Stabio Incontro presso il Municipio con saluto delle autorità e la presentazione del libro “Il Gaggiolo sulla via della salvezza”.

A TUTTO QUESTO SI SONO AGGIUNTIdue fuori programma:
-        l'interessante testimonianza del lucido 95enne Limido, ex artigliere allo sbando, diventato, giunto in Svizzera uno stenodattilografo;  
-        la ricerca inaspettata sui "Fratelli neri - La storia dei primi internati africani nella svizzera italiana". Prigionieri dei tedeschi, per la prima volta a contatto con la popolazione Svizzera. Ricerca trasformatasi in un bel libretto del giovane svizzero del grigione italiano Gerry Mottis di cui riporto alcune foto.

Alcune foto dell’interessante e sorprendente pomeriggio di oggi le ho pubblicate su FaceBook
Chi non fosse registrato su FB le può trovare in Pinterest
Chi non fosse nemmeno registrato su Pinterest e le vuole ricevere me lo dica con una email in modo che gliele posso far scaricare da Google immagini
Ciao
Gianluca 

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