mercoledì 3 ottobre 2012

BEVERA - IL BACINO IMBRIFERO PIU' IMPORTANTE DI VARESE E' TUTELATO MA CON STRUMENTALIZZAZIONI DEL PDL




I CONSIGLIERI REGIONALI LOMBARDI AZZI E PURICELLI (PDL) CERCANO DI DELEGITTIMARE IL LAVORO COMPIUTO DA ESPERTI ASSOCIAZIONI E COMITATO SALVIAMO L'ACQUA DELLA BEVERA

Quello che i consiglieri Azzi e Puricelli del PDL non dicono e che pd, pdl, lega e udc negli anni precedenti hanno tenuto "a bagno maria" per non dire ostacolato con l'inattività ispettiva e politica

Propongo la lettura di un resoconto illuminante della sensibilità di esperti e associazioni e l'INSESIBILITA' DELLA MAGIGORANZA POLITICA degli ultimi anni, della LOMBARDIA, reso da una persona rimasta oscurata dalla stampa di regime ma superattiva nel territorio e tra la popolazione.
Gianluca Albertini

“L’attenzione manifestata recentemente per la questione delle cave nella Valle della Bevera da parte dei Consiglieri regionali varesini Azzi e Puricelli potrebbe rivelarsi un ottima occasione di collaborazione; una tutela migliore del nostro territorio e della nostra acqua.

Durante un’intervista hanno voluto portare infatti all’attenzione di tutti il possibile rischio legato all’attività della cava Valli e legati alle cave posizionate nell’area nord della Valle della Bevera.
Sicuramente occorrerebbe un tavolo di lavoro per affrontare molte questioni in modo serio.

Nel frattempo è importante che si sappia che le Associazioni della Valle, le Associazioni Varesine e il Comitato non hanno mai perso d’occhio la tutela di questo territorio così strategico per tutta la Provincia. Di questo i Consiglieri Azzi e Purricelli devono sentirsi rassicurati.

Nel 2009, infatti, a seguito del “caso Femar”, è stato scritto un esposto che trattava di alcuni problemi ambientali del Comune di Viggiù e degli altri comuni della Valle della Bevera. Ovviamente la questione delle cave, compresa la Valli, era state presentate come priorità.
Tale esposto è stato presentato alla stampa e firmato da molte associazioni ambientaliste Varesine ed è stato inviato alla Regione, Provincia, Comuni,

E’ stato portato personalmente in Regione alla DG Reti, allora l’Assessore era Buscemi ed è stato presentato ad un gruppo di dirigenti, anche Varesini, esponendo tutte le problematiche. Hanno preso nota e hanno aggiunto loro, di loro iniziativa, la questione della cava Italinerti dicendomi le testuali parole: “Hanno mangiato il buco ed ora vogliono mangiarsi l’intera ciambella!” .

E’ stato iniziato un percorso con loro per trovare delle modalità di tutela. La DG reti ha proposto di portare avanti un Plis per la Valle della Bevera. Il Comune di Varese ha quindi accettato di intraprendere questo percorso di cui già si parlava da almeno vent’anni.

E’ stato organizzato, assieme agli Amici della Terra, la riunione con gli altri 5 sindaci e quindi sono iniziati gli studi finanziati dalla Cariplo.

Nel contempo è stata sentita più volte la Commissione Ambiente regionale, allora presieduta dalla Peroni la quale ha stabilito un contatto con il consigliere Agostinelli che già si occupava di Gaggiolo e anche con lui è stato intrapreso un percorso di sensibilizzazione con articoli pubblicati su vari siti e blog ed è stata portata portato all’attenzione della Commissione Ambientale tutta.

Per quanto riguarda la Provincia di Varese, inizialmente Marsico aveva accettato di portare avanti un tavolo di lavoro che poi è stato sospeso per questioni politiche.

Certo tanta attenzione è stata richiesta dalla questione della Italinerti, tuttavia abbiamo fatto il possibile per tutta la Valle, ogni associazione con la propria sensibilità e come Comitato chiedendo in ogni occasione una maggiore tutela.

Nell’ultima Commissione Ambiente e anche in Consiglio regionale, il consigliere Longoni ha comunque già voluto sollevare alcune delle problematiche della Valli e della Bevera.
Il rapporto che era stato commissionato nel 1995 dalla Comunità Montana e firmato dal geologo Granata, se seguito con attenzione da Provincia e Regione, avrebbe tutelato davvero la nostra Valle. Purtroppo così non è stato. Dobbiamo allora lavorare assieme per la tutela che quest’area così vitale merita e noi con lei."

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