Invito alla massima diffusione
adattandola per il proprio comune, nel caso di accampamento di qualsiasi circo con animali,
la lettera di Paola Re di Tortona (AL)
Grazie
Gianluca Albertini
Arriva l’American Circus con animali al seguito
17 Dec 2013
Gentilissim*,
ho appreso dai mezzi di informazione che l'American
Circus http://www.american-circus.com/ sarà al Forum Nelson
Mandela di Firenze, dal 21 Dicembre al 12 Gennaio.
Pur
essendo il circo uno spettacolo tutelato dalla legge nazionale, autorevoli
interventi ministeriali e proposte di legge giacenti in Parlamento esprimono
contrarietà alla detenzione di animali nelle strutture circensi, sottolineando
che il circo con animali non è educativo poiché trasmette al pubblico
un messaggio di sfruttamento e di violenza nei confronti degli animali.
Al circo, gli animali perdono la loro dignità,
costretti a esibirsi in numeri innaturali, a sottoporsi a tecniche di
addestramento che prevedono percosse, privazioni di cibo e vari tipi di
violenze fino a piegarsi al volere del domatore. I circensi trovano che ciò sia naturale e normale, negano
i maltrattamenti e le prevaricazioni nei confronti degli animali, ma chi ha un
briciolo di sensibilità e di curiosità nell’informarsi, sa bene che dietro
quella facciata di lustrini e divertimento c’è una realtà drammatica.
Oltre allo stress delle esibizioni e
dell’addestramento, nel resto del tempo e negli spostamenti, gli animali rimangono
in gabbie anguste, non adatte a soddisfare le più elementari esigenze
etologiche, a volte incatenati, soggetti all’eccessivo caldo e freddo. Per molti animali non
abituati al lungo Inverno europeo, il freddo rappresenta un vero e proprio
tormento.
Un documento firmato
da innumerevoli psicologi mette in guardia sugli effetti che gli
spettacoli con animali hanno sui bambini: http://annamariamanzoni.blogspot.it/p/documento-psicologi.html
Sono sempre più numerose e pressanti le richieste, i
presidii, le proteste di associazioni animaliste e antispeciste e
spesso anche di
cittadini non attivisti che hanno capito
cosa si nasconde dietro il “divertimento” del circo con animali. La
sensibilità dei cittadini nei confronti degli animali è in crescita e gli
stessi cittadini pretendono pari sensibilità da parte delle istituzioni.
Sempre più Paesi aboliscono o legiferano duramente l’uso degli animali al
circo, valorizzando il talento e la
maestria di giocolieri, trapezisti, clown, comici, mimi, contorsionisti, musici:
questa è la direzione da seguire, l'unica civile.
La Legge 112/2013 si avvia a
destinare incentivi ad attività circensi senza animali e l'odg approvato
recentemente in Senato impegna il Governo ad azzerare entro cinque anni i contributi
ai circhi che sfruttano animali. Il 3 Ottobre 2013 è stata approvata in Consiglio Regionale
una mozione promossa dal Consigliere del Centro
Democratico Rudi Russo, per proibire l'attendamento in Toscana di tutti quei
circhi che nei loro spettacoli utilizzano ancora animali selvatici ed esotici.
L'obiettivo è quello di fare in modo che
tutti i Comuni provvedano a dotarsi di appositi regolamenti in materia,
soffermandosi anche sull’attendamento del circo su proprietà privata.
In attesa dei sospirati regolamenti, mi rivolgo alle autorità istituzionali, politiche,
religiose e scolastiche (che spesso si offrono per la
distribuzione di biglietti omaggio/ridotto per gli spettacoli), ma soprattutto mi rivolgo alle
famiglie con bambini, chiedendo loro di non approvare questo spettacolo per la
valenza negativa del suo messaggio: considero ogni
spettacolo di sfruttamento animale uno spettacolo vietato ai minori perché offre loro
una visione distorta della natura.
Invito
il Sindaco Matteo Renzi, responsabile
anche della salute dei suoi piccoli cittadini, a riflettere sul valore
educativo di questo spettacolo.
Invito
Sergio Givone, Assessore alla Cultura e alla Contemporaneità a riflettere sul valore culturale del circo con
animali e se la cultura debba basarsi sullo sfruttamento di esseri senzienti,
così sono definiti gli animali all’articolo 13 del Trattato sul Funzionamento
dell’Unione Europea.
Lo
sfruttamento degli animali è un comportamento che dovrebbe stare ben lontano
dalla contemporaneità, vincolato in
quel passato in cui i diritti animali non erano riconosciuti come lo sono oggi.
Invito
Sara Biagiotti, Assessora al Turismo, a valutare se l’American Circus, che si serve degli animali
per fare spettacolo, sia un evento di richiamo per il turismo. Firenze ha
un patrimonio turistico inestimabile e dovrebbe incentivare un turismo etico,
senza sfruttamento di alcun essere senziente, che non pensi solo agli introiti
economici ma che susciti la voglia di ritornare per approfondire la conoscenza.
Invito
Caterina Biti, Assessora all’Ambiente a battersi
affinché Firenze proclami la sua contrarietà a questo spettacolo di
sfruttamento.
Sul sito web
del Comune ho letto le deleghe attribuite agli Assessori e ho notato che la
dicitura Politiche per
gli animali o Tutela
animali o Welfare animale (espressione
particolarmente di moda) non compare tra le deleghe di alcun Assessore.
Solo attraverso la lettura del Regolamento animali ho
capito che di animali si occupa l’assessorato ambiente. Vorrei che il Comune di Firenze valutasse
l’inserimento della parola “animali” tra le deleghe degli Assessori: le
parole sono importanti e quella è una parolina di sette
letterine molto significativa. Credo che sia un motivo di orgoglio
per ogni Comune sottolineare l’impegno nei confronti degli animali anche con
l’evidenza di una parola. Moltissimi
comuni già lo fanno e Firenze non dovrebbe essere da meno.
Leggendo il
Regolamento comunale sulla tutela degli animali mi sono soffermata
sull’articolo 1, comma 3. “La città di Firenze, comunità portatrice di elevati
valori di cultura e civiltà, individua nella tutela degli animali uno strumento
finalizzato al rispetto ed alla tolleranza verso tutti gli esseri viventi e in
particolare verso le specie più deboli”.
Il rispetto e la
tolleranza “verso tutti gli
esseri viventi” mostra uno
sforzo di superare quella visione antropocentrica che purtroppo avvelena le
relazioni, non solo quelle tra
animali umani e animali non umani, ma anche quelle tra gli stessi animali umani:
fare aprire gli occhi su tale visione del mondo
animale (umano e non umano) è una battaglia di vita che dovrebbero fare le
istituzioni, non solo gli antispecisti.
Il rispetto degli animali non umani può cominciare
proprio con gli animali del circo, e poi quelli oggetto di sperimentazione, caccia, pesca, allevamento,
macello, zoo, acquario, fiere, sagre.. e via sfruttando.
Abbiamo bisogno
di una società che li tuteli tutti, senza se e senza ma.
Cordiali saluti.
Paola Re
Via Virginio Arzani n.47
15057 Tortona (AL)
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