giovedì 12 febbraio 2015

ANIMALI E IL REGOLAMENTO DI ALESANDRIA - PAROLE VUOTE E PROPOSTE ANTISPECISTE



PAROLE VUOTE
DEL REGOLAMENTO PER LA “TUTELA E IL BENESSERE DEGLI ANIMALI  DEL COMUNE DI ALESSANDRIA
MA ANCHE PROPOSTE ANTISPECISTE PER
CONOSCERE DAVVERO GLI ANIMALI E CONVIVERE FELICI

Dopo aver letto l’ultima lettera della dr.ssa Paola Re, pubblicata su questo blog, ho voluto approfondire e verificare se i valori e gli stili di vita che lei propone siano patrimonio comune o della maggioranza della popolazione della provincia di Alessandria. E navigando, mi sono imbattuto nella delibera di regolamento del capoluogo di provincia. Con favorevole stupore, in cuor mio pensavo di trovare la formalizzazione di questi valori. Purtroppo ho dovuto ricredermi. La delibera di Regolamento PER LA TUTELA E IL BENESSERE DEGLI ANIMALI non ha minimamente sfiorato questo approccio diffuso ampiamente e costantemente dalla fantastica scrittrice. Tutt’altro, vi ho trovato la tradizionale elencazione di “Parole vuote”.

Le PAROLE VUOTE DI SIGNIFICATO e le conseguenti funzioni inapplicabili del regolamento comunale di Alessandria PER LA TUTELA ED IL BENESSERE DEGLI ANIMALI, approvato il 27- 09-2013, sono quelle che ho voluto evidenziare tra due parentesi quadre.

……… [favorire la corretta convivenza fra uomo e animali] il Comune di Alessandria ha istituito l’Ufficio Tutela Animali a cui sono attribuite le funzioni di informazione, [sensibilizzazione ed educazione] dei cittadini sulla [conoscenza e il rispetto] degli animali e dell’ambiente …………..(art.1)

L’Ufficio Tutela Animali [promuove la protezione e il benessere degli animali], divulga alla cittadinanza l’offerta dei servizi del Comune di Alessandria nel settore della tutela e dell’assistenza degli animali…. (art.1)

Il Sindaco, autorità sanitaria comunale, sulla base delle leggi vigenti, [assicura la tutela di tutte le specie animali] che vivono stabilmente o temporaneamente nel territorio comunale, vigilando a mezzo degli organi competenti anche sui maltrattamenti, gli atti di crudeltà e l’abbandono degli stessi. (art.3)

La definizione generica di animale, quando non esattamente specificata, di cui al presente regolamento,  si applica a [tutte le tipologie di animali da affezione] di cui alla L. 14 agosto 1991 n.281, a tutte le specie di vertebrati ed invertebrati, tenuti in qualsiasi modo e a qualsiasi titolo, anche in stato di libertà e semilibertà e a [tutte le specie sinantrope e selvatiche]. (art.6)

Le norme di cui al presente regolamento riguardano [tutte le specie animali che si trovano o dimorano, stabilmente o temporaneamente, nel territorio del Comune di Alessandria]. (art.7)

Il Comune di Alessandria:
1.      in base alla L. 14 agosto 1991, n. 281 “Legge quadro in materia di animali di affezione e [prevenzione del randagismo”]….. (art.4 tutela degli animali)
2.      Opera, altresì, a [diffondere e promuovere l’informazione] ai cittadini per quanto riguarda [le garanzie giuridiche attribuite agli animali] dalle normative vigenti e le relative sanzioni penali e amministrative. (art.4 tutela degli animali)

Ciò detto, esprimo in sintesi le mie considerazione ed avanzo qualche piccola proposta per i lettori, tra i quali spero ci siano anche dirigenti e amministratori del comune di Alessandria, e per il gestore di questo blog.
Sembra che la prevenzione del randagismo non esista nelle scelte del comune di Alessandria. Questo concetto è citato una sola volta riferendosi al titolo della legge nazionale del 1991 che riguarda peraltro solo gli animali d’affezione e sinantropi. Se non c’è prevenzione non esiste tutela! “Evitiamo di occuparci anche di prevenzione”, dev’essere stata la considerazione dei consiglieri, prima della approvazione dell’importante regolamento. Ma la vera motivazione non poteva essere che quella di non dover “individuare accertare ed eliminare le cause”. Perché questo vuol dire prevenzione. Non lo si è fatto per l’amianto di Casale Monferrato, per l’avvelenamento da mercurio dei pesci di Ciriè  e perché il comune di Alessandria avrebbe dovuto farlo per gli altri “esseri senzienti”, nemmeno riconosciuti nel regolamento? Per il comune di Alessandria, sembra che valgono le considerazioni “di valore” della DUDA (Dichiarazione Universale Diritti Animali) e non il riconoscimento giuridico di “essere senziente” previsto dal trattato della Unione Europea, con effetto dal dicembre 2009.
Se il comune non riconosce agli animali la loro caratteristica soggettiva, insita in ogni essere vivente, ma celata dall’uomo: quella  di essere senziente, l’informazione rimane di parte, quella tradizionale, la prevenzione non esiste; basta solo la funzione repressiva che, come tutti sanno, solitamente si applica solo agli umani più deboli. Non per il macellaio, il ricercatore, il negoziante, il domatore, l’organizzazione di pali, o altre feste tradizionali con animali, il politico, il religioso, il cittadino educato dalle radici ebraiche-cristiane, islamiche e laiche, tutte culture antropocentriche.  Ecco perché il regolamento è un regolamento vuoto e inapplicabile in gran parte. E’ stata una precisa scelta di politica culturale.  Non solo ma questo permette di non far conoscere l’attuale stato di avanzata ricerca etologica e giuridica degli animali che posseggono sentimenti, ognuno secondo il proprio grado di evoluzione. Impedire di fornire la conoscenza nelle scuole del raziocinio di specie, accompagnato da sentimenti a loro necessari, non solo di paura della propria predazione, ma quelli di cura della prole, di solidarietà, di dolore e di compassione. Quei sentimenti che dalla specie umana non emergono, perché sono stati volutamene intrappolati dalla cultura di potere, laico e religioso, e quelle che formano il connesso corollario del capitale, del mercato, della ricchezza della finanza di pochi umani. E quando una cittadina, la dr.ssa Paola Re, propone continuamente alle istituzioni e alla stampa un diverso modo di considerare il vivente sul nostro pianeta, il trattamento migliore che riceve è ignorarla così da escludere qualsiasi confronto culturale con queste idee. L’antropocentrismo di ciascuno di noi, frutto di educazione, è la causa delle principali “disgrazie” (termine usato dal prof. Abelardo dopo essere stato evirato per aver amato Eloisa) del pianeta e dei viventi. Un ripensamento per accostare all’umano anche il non umano, nella vita di compassione e solidarietà non è solo auspicabile ma doveroso per coloro che si ergono come portatori di valori universali di giustizia, libertà, fraternità, ed etica, al di là delle idee personali civili e religiose di ciascuno di noi.  Grazie a questo Blog ho potuto rilevare anche qui l’antropocentrismo, anche se meno accentuato. Ma la vita insegna che ogni persona  può cambiare, se vuole, assumendosi le proprie responsabilità. L’abbiamo fatto e lo stiamo facendo in molti, a qualsiasi età, gli antispecisti italiani europei e americani, qualche amministratore, qualche sacerdote, e molti docenti scolastici di ogni ordine e grado.  Spero che il blogger Pier Carlo Lava, che mi ha consentito di apprezzare la disponibilità alla pubblicazione delle lettere della dr.ssa Paola Re, vorrà ospitare questo mio contributo e mantenga la volontà di continuare su questa strada, magari aggiungendo ai suoi TAG almeno altri due argomenti: quello di “Esseri senzienti” e “Chi è Paola Re”.  E volendo fare ancora di più i “Collegamenti antispecisti” con l’elencazione dei siti specifici attivi. Grazie mille per l’attenzione che mi avete dato avendo letto fino a questo punto e per quella che mi vorrete concedere aprendo un dibattito sulla cultura a 360 gradi, per poter conoscere davvero gli animali e convivere felicemente.

SCRITTI  DI PAOLA RE PUBBLICATI DAL BLOG DI PIER CARLO LAVA

2.       Asini che corrono e asini nel DNA

3.       Razza Bionda gustosa e morbida, by Paola Re

4.       I cavalli non sono oggetti, by Paola Re

5.       Borgoratto ricorda… nel modo sbagliato, by Paola Re

6.       Noi ci mettiamo la faccia. E i nostri organi.

7.       Paola Re, si rivolge a Barbara Ravera, Sindaca del Comune di Montaldo Bormida

8.       Festa di San Francesco di Paola che «torna» nella chiesa di San Rocco

9.       Animali e macchine agricole, tutti insieme appassionatamente in mostra.

10.     La cultura dell’antica ars venandi.

11.     Siamo tutti mamma orsa.

12.     Paola Re: Il maiale non è una ripugnante materia.

13.     Caro MOIGE, Daniza era un genitore, by Paola Re

14.     C’è asino e asino.

15.     Cronaca di una morte annunciata.

16.     La falconeria al Bimbofest

17.     In ricordo di Mamuthones, by Paola Re

18.     Panem et circenses

19.     Donne dalla parte degli animali.

20.     FAI, risponde a Paola Re su: Lottomatica patrocinio della FAIMARATHON

21.     Solidarietà per umani e non umani.

22.     Iniziative a valenza educativa sul territorio.

23.     “Il nostro circo ha fatto la scelta etica di non lavorare con gli animali”.

24.     “Il nostro circo ha fatto la scelta etica di non lavorare con gli animali”.

25.     Pecunia non olet

26.     Vitelli, vitelloni, manzi, vacche non sono ingredienti ma esseri senzienti.

27.     Ad Alba “la corsa degli asini (nel totale rispetto degli animali), nasce per un unico motivo: il divertimento”

28.     Gli animali non sono ingredienti

29.     Associazione Gabbie Vuote: CULTURA E CACCIA

30.     Gabbie vuote: Uccisi 50 miliardi di animali nel mondo ogni anno

31.     Gli animali non sono oggetti da esposizione.

32.     Convegno AISM: si rifletta sulla sperimentazione animale.

33.     Le deliberazioni del Consiglio Comunale si devono rispettare

34.     La strage degli agnelli: Riflettere prima di mangiare agnelli e capretti.

35.     Uno stile di vita (Varese)

36.     Su questo non faremo mai un passo indietro…

37.     Progetto "Manifestazioni speciste"

38.     Chiamiamolo circo senza animali solo se gli animali non ci sono.

39.     Un esempio di civiltà da La Spezia.

40.     Stelle di Natale in casa e negli stabulari.

41.     Questione di razza.

42.     I giorni della ricerca: un'occasione per riflettere come farla

43.     Uno sponsor inaccettabile

44.     La censura fa paura

45.     La censura fa paura

46.     La cultura della ricerca scientifica

47.     Lottomatica patrocinio della FAIMARATHON

48.     Circo acquatico a Tortona? No, grazie.

49.     Asini a Grava: o corrono nel palio o finiscono nel piatto.

50.     Cara mamma, non ti regalerò l’azalea dell’AIRC.

51.     Questione di sogni.

52.     Quando non trottano i cavalli e gli asini, trottano i maiali.

53.     Aiutaci a mettere il cancro all’angolo. Aiutaci a mettere la vivisezione all’angolo.

54.     Non c’è un veterinario nel mio piatto

55.     Risposta a Cristina Biolcati a proposito di Marius.

56.     "Frutti e buoi dei paesi tuoi": conoscenza della nostra terra?

57.     Nel McWorld c’è anche la McChiusura

58.     Una fiera di cui non sono fiera.

59.     Ad Asti il Circo di Vienna: tra gli animali anche una renna.

60.     Tradizioni contadine di cui faremmo volentieri a meno.

61.     1 Gennaio Giornata Mondiale della Pace, nave Cavour permettendo.

62.     L’asino “animale umile e generoso… capace di soddisfare tutti i palati, senza distinzione di età, censo o ideologia”

63.     L’asino “animale umile e generoso… capace di soddisfare tutti i palati, senza distinzione di età, censo o ideologia”

64.     Una maratona dalle nostre case agli stabulari.

65.     Aviaria: un milione di animali abbattuti e la Regione Piemonte si fa sentire.

66.     Se Leonardo da Vinci passasse per Via Martelli…

67.     Il Giorno della Memoria: riflessioni di alcuni perseguitati.

68.     Cavalli che corrono al palio: tradizione da tramandare o da tradire?


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