sabato 12 aprile 2014

RICATTI MORALI E “SOLUZIONI FINALI” PER GLI INNOCENTI “TOPI TRANSGENICI” DELL’ISTITUTO MARIO NEGRI SUD



LETTERA DI UN’ANTISPECISTA


Spettabile Istituto Mario Negri Sud,

ho appreso da questo organo di stampa la notizia dell’operazione di sterminio messa in atto dal vostro Istituto. http://www.primadanoi.it/news/abruzzo/548816/Al-Negri-Sud-non-ci-sono.html
(VEDERE IL TESTO DELL’ARTICOLO RIPORTATO SOTTO)
Nell’annunciare la sua chiusura, l’Istituto ha dichiarato di volere uccidere con il gas, “per mancanza di fondi”, centinaia di topi destinati ai test.
Chiedo all’Istituto se sia stata avanzata una richiesta di adozione degli animali alle associazioni animaliste o a centri di recupero di animali. Forse sarebbe bastato un appello per salvare migliaia di creature morte senza un perché.
Nel vedere simili gesti, tornano alla mente le innumerevoli dichiarazioni di ricercatori che, accusati di essere sadici, assassini, aguzzini, rispondono dichiarando di amare gli animali e di fare tutto il possibile per non farli soffrire durante i loro esperimenti: sono dichiarazioni che trovano una profonda contraddizione con simili provvedimenti e sicuramente screditano ancora di più la figura del ricercatore che sperimenta su animali.
Aldilà del giudizio di merito sulla vivisezione che io ripudio, mi auguro che l’Istituto Mario Negri Sud si attivi per salvare i pochi animali superstiti rivolgendosi a chi li potrebbe adottare.
Vi auguro buon lavoro, orientato a un cambiamento della vostra ricerca improntata all’etica e al rispetto della vita di tutti gli animali umani e non umani.
Cordiali saluti.

Paola Re
Via Virginio Arzani n.47
15057 Tortona (AL) 


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RICERCA
Al Negri Sud non ci sono fondi, uccisi mille topi. Animalisti: «come i nazisti»
Il laboratorio di metabolismo lipidico è stato trasferito a Bari


SANTA MARIA IMBARO. Il laboratorio chiude perché non c'è personale e circa un migliaio di piccoli topi bianchi, fatti nascere e crescere e usati per fare su di loro esperimenti tumorali, vengono uccisi col gas perché non ci sono soldi per mantenerli. 
E' successo, nelle scorse ore, al centro di ricerche "Negri Sud" di Santa Maria Imbaro come racconta Abruzzolive di Serena Giannico. «Una vicenda che ha sconvolto anche i ricercatori dell'istituto, che versa in una gravissima crisi economico-finanziaria», scrive la giornalista, «tanto che sono state paventate decine di licenziamenti. A chiudere è stato il laboratorio del Metabolismo Lipidico e Tumorale di Antonio Moschetta, che si è trasferito a Bari. Il professore, rientrato nei giorni scorsi in Abruzzo, avrebbe portato con sé in Puglia circa 870 topi usati per lo studio dei tumori. Un altro migliaio di animaletti è stato fatto rimanere nello stabulario del Negri, situato nei sotterranei degli edifici che sono sede della Fondazione. E dopo un po' è stato subito fatto partire l'ordine di ammazzare le bestiole, soffocate col gas nelle gabbie. Il provvedimento è stato subito eseguito. In gergo i topi "sono stati sacrificati"».
Protestano gli animalisti: «come i nazisti, anche gli assassini del Mario Negri Sud hanno pensato bene di ammazzare con le camere a gas tutti gli animali..», contesta Walter Caporale rappresentante degli Animalisti Italiani e consigliere regionale che usa parole durissime. «Al Mario Negri Sud hanno campato a spese e a sbafo dei cittadini abruzzesi, elemosinando ed ottenendo milioni di euro di soldi pubblici dalla Provincia o dalla Regione. Ora che la festa è finita, hanno dimostrato di non essere capaci di cercarsi finanziamenti privati e non si sono neanche degnati di chiamare gli Animalisti Italiani Onlus per salvare gli animali "buttati nei sottoscala". Li hanno ammazzati, li hanno gasati, trattandoli da esseri inferiori degni solo di tortura, di crudeltà, di esperimenti inutili ed antiscientifici». 
«Che schifo, che squallore, che pochezza», contesta ancora Caporale. «La vivisezione va abolita: la crisi del Mario Negri Sud, e la crudeltà dei suoi lacchè, conferma l'anacronismo di Centri di ricerca che usano ancora animali per le loro ricerche».

«SONO TOPI TRANSGENICI»
«Si tratta di topi transgenici», precisa il direttore Pagliani, «che non possono essere utilizzati per altro scopo se non la ricerca. Siamo disposti da domani mattina alle 9 (oggi per chi legge) a regalare e donare i topi agli Animalisti Italiani o a chiunque ne faccia richiesta scritta, vengano a prenderli». «Non dimentichiamo, e non dimentichi nessuno», ammonisce Pagliani, «che tutte le associazioni, i politici, i sindacati che parlano del Negri Sud lo fanno sulla pelle viva della gente che qui ci lavora da anni. Non vorrei che fossero più importanti delle cavie piuttosto che 60 ricercatori che rischiano il posto di lavoro o i milioni di persone che la ricerca può aiutare».
Caporale ha dato la propria disponibilità a visitare sabato mattina lo stabulario e gli animali ancora presenti al Centro di Ricerche Mario Negri Sud, con la dottoressa Cristiana Graziani, medico-veterinario dell'Associazione Animalisti Italiani Onlus. «Attendo di essere chiamato ora, subito. Per noi, anche gli animali transgenici sono Creature di Dio da salvare, subito. E siamo disposti a tutto, pur di salvarli. Dopo aver visto le foto degli animali gasati dal Mario Negri Sud, ci chiediamo quanti sono gli animali ancora chiusi nelle segrete degli stabulari di vivisezione dell'Istituto, nascosti da porte blindate e sofisticatissimi sistemi di allarme, tutti pagati con le tasse degli abruzzesi. Forse il direttore Pagliani ha finalmente capito che gli esperimenti sugli animali sono antiscientifici, inutili, dannosi, controproducenti e che quindi il Mario Negri Sud potrebbe salvarsi, forse, rinunciando agli animali? Bene! Meglio tardi che mai».
04/04/2014 - 08:56


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