LETTERA DI UN’ANTISPECISTA
Spettabile Istituto Mario Negri Sud,
ho appreso da questo organo di stampa la notizia
dell’operazione di sterminio messa in atto dal vostro Istituto. http://www.primadanoi.it/news/abruzzo/548816/Al-Negri-Sud-non-ci-sono.html
(VEDERE IL TESTO DELL’ARTICOLO
RIPORTATO SOTTO)
Nell’annunciare la sua chiusura,
l’Istituto ha dichiarato di volere uccidere con il gas, “per mancanza di
fondi”, centinaia di topi destinati ai test.
Chiedo all’Istituto se sia stata
avanzata una richiesta di adozione degli animali alle associazioni animaliste o
a centri di recupero di animali. Forse sarebbe bastato un appello per salvare migliaia di creature morte
senza un perché.
Nel vedere simili gesti,
tornano alla mente le innumerevoli dichiarazioni di ricercatori che, accusati
di essere sadici, assassini, aguzzini, rispondono dichiarando di amare gli
animali e di fare tutto il possibile per non farli
soffrire durante i loro esperimenti: sono dichiarazioni
che trovano una profonda contraddizione con simili provvedimenti e sicuramente
screditano ancora di più la figura del ricercatore che sperimenta su animali.
Aldilà del giudizio di merito sulla
vivisezione che io ripudio, mi auguro
che l’Istituto Mario Negri Sud si attivi per salvare i pochi animali superstiti
rivolgendosi a chi li potrebbe adottare.
Vi auguro buon lavoro, orientato a un cambiamento
della vostra ricerca improntata all’etica e al rispetto della vita di tutti gli
animali umani e non umani.
Cordiali
saluti.
Paola Re
Via Virginio
Arzani n.47
15057
Tortona (AL)
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RICERCA
Al Negri Sud non ci sono
fondi, uccisi mille topi. Animalisti: «come i nazisti»
Il laboratorio di metabolismo lipidico è stato
trasferito a Bari
SANTA MARIA IMBARO.
Il laboratorio chiude perché non c'è personale e circa un migliaio di piccoli
topi bianchi, fatti nascere e crescere e usati per fare su di loro esperimenti
tumorali, vengono uccisi col gas perché non ci sono soldi per mantenerli.
E'
successo, nelle scorse ore, al centro di ricerche "Negri Sud" di
Santa Maria Imbaro come racconta Abruzzolive
di Serena Giannico. «Una vicenda che ha sconvolto anche i ricercatori
dell'istituto, che versa in una gravissima crisi economico-finanziaria», scrive la giornalista, «tanto che sono state paventate decine di licenziamenti. A chiudere è stato il laboratorio del
Metabolismo Lipidico e Tumorale di Antonio Moschetta, che si è trasferito a Bari. Il professore, rientrato nei giorni scorsi in Abruzzo,
avrebbe portato con sé in Puglia circa 870
topi usati per lo studio dei tumori. Un altro migliaio di animaletti è stato fatto rimanere nello stabulario
del Negri, situato nei sotterranei degli edifici che sono sede della
Fondazione. E dopo un po' è stato subito fatto partire l'ordine di
ammazzare le bestiole, soffocate col gas nelle gabbie. Il provvedimento è stato subito eseguito. In gergo i topi "sono stati
sacrificati"».
Protestano
gli animalisti: «come i nazisti, anche gli assassini del Mario Negri Sud hanno pensato bene
di ammazzare con le camere a gas tutti gli animali..», contesta
Walter Caporale rappresentante degli Animalisti Italiani e consigliere
regionale che usa parole durissime. «Al Mario Negri Sud hanno
campato a spese e a sbafo dei cittadini abruzzesi, elemosinando ed ottenendo
milioni di euro di soldi pubblici dalla Provincia o dalla Regione. Ora che la festa è finita, hanno dimostrato di
non essere capaci di cercarsi finanziamenti privati e non si sono neanche
degnati di chiamare gli Animalisti Italiani Onlus per salvare gli animali
"buttati nei sottoscala". Li hanno ammazzati, li hanno gasati,
trattandoli da esseri inferiori degni solo di tortura, di crudeltà, di
esperimenti inutili ed antiscientifici».
«Che
schifo, che squallore, che pochezza»,
contesta ancora Caporale. «La vivisezione va
abolita: la crisi del Mario Negri Sud, e la crudeltà dei suoi lacchè, conferma
l'anacronismo di Centri di ricerca che usano ancora animali per le loro
ricerche».
«SONO TOPI
TRANSGENICI»
«Si tratta di topi transgenici», precisa il direttore Pagliani, «che non possono essere utilizzati per altro scopo se
non la ricerca. Siamo disposti da domani mattina alle 9 (oggi per chi
legge) a regalare e donare i topi agli Animalisti Italiani o a chiunque ne
faccia richiesta scritta, vengano a prenderli». «Non dimentichiamo, e non dimentichi
nessuno», ammonisce Pagliani, «che tutte le associazioni, i politici, i
sindacati che parlano del Negri Sud lo fanno sulla pelle viva della gente che
qui ci lavora da anni. Non vorrei che fossero più importanti delle cavie
piuttosto che 60 ricercatori che rischiano il posto di lavoro o i milioni di
persone che la ricerca può aiutare».
Caporale
ha dato la propria disponibilità a visitare sabato mattina lo stabulario e gli
animali ancora presenti al Centro di Ricerche Mario Negri Sud, con la
dottoressa Cristiana Graziani, medico-veterinario dell'Associazione Animalisti
Italiani Onlus. «Attendo
di essere chiamato ora, subito. Per noi, anche gli animali transgenici sono
Creature di Dio da salvare, subito. E siamo disposti a tutto, pur di salvarli. Dopo aver visto le foto degli animali gasati dal Mario Negri Sud, ci chiediamo
quanti sono gli animali ancora chiusi nelle segrete degli stabulari di
vivisezione dell'Istituto, nascosti da porte blindate e sofisticatissimi
sistemi di allarme, tutti pagati con le tasse degli abruzzesi. Forse il direttore Pagliani ha finalmente capito che
gli esperimenti sugli animali sono antiscientifici, inutili, dannosi,
controproducenti e che quindi il Mario Negri Sud potrebbe salvarsi, forse, rinunciando agli animali? Bene! Meglio tardi che mai».
04/04/2014 -
08:56
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