giovedì 16 luglio 2015

UNA DIVERSA VARESE E' POSSIBILE?

VARESE - IDEE PER UNA DIVERSA E COLLABORATIVA AMMINISTRAZIONE VARESINA NEL RAPPORTO CON I SUOI ABITANTI UMANI E NON UMANI

LA VARESE DI DOMANI. CECCOLI (VARESE2.0): “SERVE UNA VISIONE UNIVOCA DELLA CITTÀ. DOPO UN VENTENNIO DI CONFUSIONE” del 14 luglio 2015



Più che confusionedirei precise scelte di campoche escludono chi non è nella maggioranza di governo. Come è successo con il governo greco a cui non è stato concesso nulla rispetto alla sua proposta per salvare la  vita dei cittadini greci.
Io penso che bisognerebbe specificare alcune azioni o funzioni altrimenti si rischia di andare alle elezioni per far vincere qualcuno nel segno delle promesse generiche e non delle azioni politiche ben  chiare per tutta la città. Dopodiché ci si deve confrontare con le proposte delle altre liste e decidere in merito alla propria visione strategica, tenendo conto di estendere al massimo l’alleanza possibile invece  che dividersi. Quelle in rosso sono le mie proposte ai punti espressi da Ceccoli, apparsi nella sua intervista su varesepolis:

Questa è la presentazione fatta da Varesepolis: “Alessandro Ceccoli, manager, è tra i fondatori del Comitato Varese2.0, nato nel 2014 per difendere il territorio da scelte urbanistiche considerate “nocive”. E’ stato amministratore di aziende a Parigi fino al 2005. Ora vive stabilmente a Varese. Dove sta partecipando alla “rinascita” civica che dall’anno scorso sta avendo luogo in città.”

Poi l’autore dell’intervista pone 3 domande a Ceccoli. Alla terza che è quella più politica Ceccoli risponde con sensatezza. Ma dal mio punto di vista occorrerebbe spiegare meglio quale dovrebbe essere la strategia comune, più larga possibile. E così ho integrato i punti, che secondo me sono più qualificanti  e sempre disattesi, non solo a Varese, riportando in rosso e in corsivo il mio pensiero.  Ho lasciato in verde evidenziato in giallo le proposte di Ceccoli che in linea generale condivido. 

Qual è la prima richiesta dei cittadini cui rispondere nel prossimo mandato?
L’esigenza dei cittadini, ovvero di Varese, non credo si possa ridurre a una risposta, seppur urgente. Il problema di Varese è la mancanza di una visione univoca della Città. È un ventennio che regna una confusione sovrana e i pochi interventi fatti, oltre a rappresentare uno spreco di denaro pubblico (Funicolare, Gradoni Piazza Repubblica, Acquisto della Caserma, eccetera), mostrano una totale incapacità progettuale.
I futuri amministratori dovranno proporre alla cittadinanza una visione tenendo in considerazione una serie d’interventi:
1.     Sviluppo del territorio per creare ricchezza, lavorando a stretto contatto con le aziende esistenti e centri di ricerca, facilitando nuovi insediamenti e/o progetti innovativi (Start up);
2.     Collaborare con il polo ospedaliero per trasformarlo in centro di eccellenza innestando sul territorio gruppi di ricerca sulla terza età e qualità della vita. Facilitare la nascita di case di cura e di riabilitazione; Promuovere nella  ricerca scientifica l’attuazione dei metodi sostituivi all’uso di animali, già validati dal centri di ricerca della UE, diminuendo così i biocidi non necessari e crudeli di esseri senzienti, con le università e i centri pubblici e privati disponibili.
3.     Ridisegnare un quadro di Città sostenibile, progettando

1.     la tutela delle relazioni della vita interspecifica, in funzione:
·       della limitatezza delle risorse naturali,
·       del freno alla perdita di salute per inquinamento acqueo, aereo del suolo e del sottosuolo, con conseguenze su esseri viventi, umani e non umani, 
·       del freno alla perdita di biodiversità,
·       del recupero di risorse con l’aumento della percentuale di raccolta differenziata con premi ai cittadini virtuosi attraverso sconti sulla TARI,
·       sostenendo il progetto del Plis della Bevera e del Parco sud, il cui studio di fattibilità è stato finanziato da Fondazione Cariplo e attuare i corridoi ecologici per favorire la tutela delle specie selvatiche (anche estendendo le zone libere da caccia) e la riproduzione della piccola e micro fauna necessaria per non rompere le catene alimentari ecologiche interspecifiche animali e vegetali.
·       Sostenere l’agricoltura biologica e a km 0, sospendendo l’immissione di vegetali OGM (oggi promossa anche con veicoli mobili sul territorio nazionale da parte della Monsanto) fino a quando non ci sia certezza dell’incolumità della salute umana e non umana con ricerche, puntuali ed epidemiologiche, monitoraggi su persone,  alimenti e farmaci.

2.     sotto il profilo urbano e ambientale,
v  Sviluppando l’etica civica, relazionale, ambientale e antispecista:
·       Attivando per quanto riguarda le implicazioni di quest’ultima l’Uffcio Diritti Animali istituito nel 2008 e tuttora esistente ma invisibile,  evitando di cadere in slogan antagonisti;
·       Attivando il progetto iniziato e affossato dei tempi e orari di lavoro e di vita;
·       Riattivando il progetto internazionale della valorizzazione dei Siti geologici esistenti nel comune di Varese
·       Qualificando i parchi cittadini e dei rioni nella cura, tutela e gestione attraverso la sussidiarietà responsabile e non schiavistica
·       Istituire il progetto “Città delle bambine e dei bambini” per coinvolgere anche i più giovani nelle scelte e responsabilità come scuola di vita e dignità (vedere Tradate e Malnate).
·       Istituire una consulta giovanile per sviluppare la partecipazione e il confronto della società civile per interrompere lo sviluppo di  bullismo, omofobie, razzismo, sessismo e  specismo, che diventano sempre più problemi della scuola, della vita extrascolastica, di nuove formazioni sociali e familiari.

4.     Sottoporre ad audit e rendere efficiente l’amministrazione pubblicarotazione dei dirigentie le aziende collegate e/o partecipate;
5.     Piano triennale di riduzione della tassazione e stretto controllo e monitoraggio di tutte le unità immobiliari di Fondazioni, Onlus, APS  e istituzioni religiose;
6.     Ridisegnare il polo universitario puntando sulle discipline del futuro e liberandosi dalle baronie, e promuovere la ricerca senza animali, per motivi etici (rispetto del diritto alla vita e alla dignità di ogni animale), applicando i modelli sostitutivi già validati dal Centro ricerche di Ispra, dichiarando Varese città senza vivisezione.
7.     Recupero della centralità delle Castellanze;
8.       Culto della trasparenza e della competenza;
9.       Dimezzare emolumenti di tutto il personale politico (Sindaco, Assessori, eccetera) istituendo un fondo di solidarietà per i meno fortunati; ma anche istituendo uno specifico servizio come il progetto decollato in questi giorni di “MILANO ABITARE” per sviluppare, oltre che assistere i più bisognosi,  l’incontro di domanda e offerta di unità abitative a canone agevolato, premiando proprietari, con riduzioni di tasse e bonus e inquilini con detrazioni fiscali (in parte già previste dalla legge)


Gianluca Albertini 

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