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mercoledì 1 giugno 2016

SPERIMENTAZIONE ANIMALE Gli errori del prof. Giorello e la cattiva abitudine dei giornali di non pubblicare le tesi contrarie.

Alla Direzione di Redazione del ‘Corriere della Sera’
Per espressa richiesta del prof. Bruno Fedi, con preghiera di pubblicazione.

Da: Massimo Terrile
ma@movimentoantispecista@org
  
31 maggio 2016

Illustre direttore,

            mi sembra ovvio che la ricerca scientifica debba basarsi sulla verità. Mi permetta dunque di rispondere all'articolo di G. Giorello, pubblicato su "La Lettura" del 29 c.m. L'abitudine di alcuni giornali di pubblicare le lettere e gli articoli a favore della sperimentazione su animali, ma non quelle contrarie, è scorrettissima e manipolatoria  della pubblica opinione.
L'articolo di Giorello prende spunto da un libro di G. Corbellini e C. Lalli (Cavie) ed esordisce: "Gran parte dell'opinione pubblica condanna la SA, ma se si adotta questo punto di vista, come potremo giustificare il fatto che ce ne nutriamo?". La frase, è ambigua. Fa sembrare gli antispecisti in contraddizione con se stessi. Non è così. Gli antispecisti considerano SA ed alimentazione carnea, due errori., sia pure con motivazioni diverse. Non devono giustificare nulla. Devono trovare una giustificazione coloro che mangiano carne, ma sono contro la SA. Poche righe e troviamo: "procedere così vuol dire che nel nostro paese, non solo si bloccheranno gli studi volti a chiarire gli effetti di nuove droghe sintetiche ed a controllare gli effetti tossici di terapie cellulari avanzate...ecc." Questo è proprio un autogol imperdonabile! In Italia ed altrove ci sono milioni di drogati umani, spontanei, autentici, su cui si può controllare tutto, ma si chiede di controllare su cavie, che non si drogano! Cioè, su uno status patologico, inesistente, creato dai ricercatori! E se gli effetti fossero diversi (come saranno certamente) a chi crediamo, ai risultati sull' uomo o sulla cavia?
Poche righe e si fa ancora peggio: "....porteranno ad una ricerca clinica senza scrupoli, se non è consentito acquisire informazioni pre- cliniche sulla sicurezza...ecc.."  
Nessuno ha mai chiesto questo! Si è chiesto che le informazioni pre-cliniche provengano da colture di cellule umane, di tessuti, di organuli (già producibili!), da tutte le tecniche alternative già validate!
La frase parla di sicurezza: ebbene, l'unica sicurezza, nella SA, è che i risultati saranno diversi da quelli ottenibili dall'uomo, spontaneamente ammalato o drogato.
Poche righe ancora e troviamo una dichiarazione assurda, attribuita a Darwin: "Gli altri animali ci forniscono modelli per capire la nostra anatomia fisiologia, ecc..". Evidentemente non si tiene conto che all' epoca di Darwin, si sapeva poco o nulla di genetica. Non si tiene conto del fatto recente che una ricercatrice, in USA,  ha praticamente riscritto l'embriologia, studiandola sull'embrione umano con tecniche moderne. Non si tiene conto che quella studiata da tutti precedentemente, ma dedotta da osservazioni su altri animali, era piena di errori.
Come si fa a sostenere che gli animali sono un modello per l'uomo? Bisogna spiegare che l'anatomia umana è specifica e si può imparare solo sull'uomo?  La stessa cosa, per la fisiologia?
Giulio Giorello dichiara, però di condividere quanto scrive Corbellini. Non è un delitto, no, no, è proprio un errore.
Ma non basta. Giorello dichiara che nella SA c'è un aspetto etico e le ricerche vanno esaminate caso per caso. Giusto. Aggiunge però che una sperimentazione assolutamente "priva di scrupoli, è condannabile". Ma questo è proprio quello che chiedono i sostenitori della SA!
Infatti la direttiva  2010/63, da essi approvata, permette tutto:
prima lo proibisce, poi lo autorizza, in deroga!
Dunque Giorello condanna tale sperimentazione senza scrupoli, dopo aver detto ripetutamente di condividere le idee di Corbellini. Infine, un altro errore: “Siamo disposti, oggi, a proteggere la vita di bacteri nocivi o virus?". Ma quale antispecista ha chiesto questo, prof. Giorello? Non si possono attribuire al movimento delle richieste assurde! Né il problema della ricerca può essere risolto, citando l'opinione di Plutarco o di Leopardi.
Legga, per piacere il documento sul superamento della SA, proposto dal Movimento Antispecista (1). Sono certo che cambierà opinione. Lei è un filosofo, dunque la logica deve essere il suo forte; basterà conoscere i fatti.

Bruno Fedi
 (1)    Cfr. www.movimentoantispecista.org > Dossier > ‘Sul superamento della sperimentazione animale’.

           Ndr: Prof. Bruno Fedi (vedere per la biografia il relativo paragrafo nel documento suddetto).

giovedì 16 luglio 2015

UNA DIVERSA VARESE E' POSSIBILE?

VARESE - IDEE PER UNA DIVERSA E COLLABORATIVA AMMINISTRAZIONE VARESINA NEL RAPPORTO CON I SUOI ABITANTI UMANI E NON UMANI

LA VARESE DI DOMANI. CECCOLI (VARESE2.0): “SERVE UNA VISIONE UNIVOCA DELLA CITTÀ. DOPO UN VENTENNIO DI CONFUSIONE” del 14 luglio 2015



Più che confusionedirei precise scelte di campoche escludono chi non è nella maggioranza di governo. Come è successo con il governo greco a cui non è stato concesso nulla rispetto alla sua proposta per salvare la  vita dei cittadini greci.
Io penso che bisognerebbe specificare alcune azioni o funzioni altrimenti si rischia di andare alle elezioni per far vincere qualcuno nel segno delle promesse generiche e non delle azioni politiche ben  chiare per tutta la città. Dopodiché ci si deve confrontare con le proposte delle altre liste e decidere in merito alla propria visione strategica, tenendo conto di estendere al massimo l’alleanza possibile invece  che dividersi. Quelle in rosso sono le mie proposte ai punti espressi da Ceccoli, apparsi nella sua intervista su varesepolis:

Questa è la presentazione fatta da Varesepolis: “Alessandro Ceccoli, manager, è tra i fondatori del Comitato Varese2.0, nato nel 2014 per difendere il territorio da scelte urbanistiche considerate “nocive”. E’ stato amministratore di aziende a Parigi fino al 2005. Ora vive stabilmente a Varese. Dove sta partecipando alla “rinascita” civica che dall’anno scorso sta avendo luogo in città.”

Poi l’autore dell’intervista pone 3 domande a Ceccoli. Alla terza che è quella più politica Ceccoli risponde con sensatezza. Ma dal mio punto di vista occorrerebbe spiegare meglio quale dovrebbe essere la strategia comune, più larga possibile. E così ho integrato i punti, che secondo me sono più qualificanti  e sempre disattesi, non solo a Varese, riportando in rosso e in corsivo il mio pensiero.  Ho lasciato in verde evidenziato in giallo le proposte di Ceccoli che in linea generale condivido. 

Qual è la prima richiesta dei cittadini cui rispondere nel prossimo mandato?
L’esigenza dei cittadini, ovvero di Varese, non credo si possa ridurre a una risposta, seppur urgente. Il problema di Varese è la mancanza di una visione univoca della Città. È un ventennio che regna una confusione sovrana e i pochi interventi fatti, oltre a rappresentare uno spreco di denaro pubblico (Funicolare, Gradoni Piazza Repubblica, Acquisto della Caserma, eccetera), mostrano una totale incapacità progettuale.
I futuri amministratori dovranno proporre alla cittadinanza una visione tenendo in considerazione una serie d’interventi:
1.     Sviluppo del territorio per creare ricchezza, lavorando a stretto contatto con le aziende esistenti e centri di ricerca, facilitando nuovi insediamenti e/o progetti innovativi (Start up);
2.     Collaborare con il polo ospedaliero per trasformarlo in centro di eccellenza innestando sul territorio gruppi di ricerca sulla terza età e qualità della vita. Facilitare la nascita di case di cura e di riabilitazione; Promuovere nella  ricerca scientifica l’attuazione dei metodi sostituivi all’uso di animali, già validati dal centri di ricerca della UE, diminuendo così i biocidi non necessari e crudeli di esseri senzienti, con le università e i centri pubblici e privati disponibili.
3.     Ridisegnare un quadro di Città sostenibile, progettando

1.     la tutela delle relazioni della vita interspecifica, in funzione:
·       della limitatezza delle risorse naturali,
·       del freno alla perdita di salute per inquinamento acqueo, aereo del suolo e del sottosuolo, con conseguenze su esseri viventi, umani e non umani, 
·       del freno alla perdita di biodiversità,
·       del recupero di risorse con l’aumento della percentuale di raccolta differenziata con premi ai cittadini virtuosi attraverso sconti sulla TARI,
·       sostenendo il progetto del Plis della Bevera e del Parco sud, il cui studio di fattibilità è stato finanziato da Fondazione Cariplo e attuare i corridoi ecologici per favorire la tutela delle specie selvatiche (anche estendendo le zone libere da caccia) e la riproduzione della piccola e micro fauna necessaria per non rompere le catene alimentari ecologiche interspecifiche animali e vegetali.
·       Sostenere l’agricoltura biologica e a km 0, sospendendo l’immissione di vegetali OGM (oggi promossa anche con veicoli mobili sul territorio nazionale da parte della Monsanto) fino a quando non ci sia certezza dell’incolumità della salute umana e non umana con ricerche, puntuali ed epidemiologiche, monitoraggi su persone,  alimenti e farmaci.

2.     sotto il profilo urbano e ambientale,
v  Sviluppando l’etica civica, relazionale, ambientale e antispecista:
·       Attivando per quanto riguarda le implicazioni di quest’ultima l’Uffcio Diritti Animali istituito nel 2008 e tuttora esistente ma invisibile,  evitando di cadere in slogan antagonisti;
·       Attivando il progetto iniziato e affossato dei tempi e orari di lavoro e di vita;
·       Riattivando il progetto internazionale della valorizzazione dei Siti geologici esistenti nel comune di Varese
·       Qualificando i parchi cittadini e dei rioni nella cura, tutela e gestione attraverso la sussidiarietà responsabile e non schiavistica
·       Istituire il progetto “Città delle bambine e dei bambini” per coinvolgere anche i più giovani nelle scelte e responsabilità come scuola di vita e dignità (vedere Tradate e Malnate).
·       Istituire una consulta giovanile per sviluppare la partecipazione e il confronto della società civile per interrompere lo sviluppo di  bullismo, omofobie, razzismo, sessismo e  specismo, che diventano sempre più problemi della scuola, della vita extrascolastica, di nuove formazioni sociali e familiari.

4.     Sottoporre ad audit e rendere efficiente l’amministrazione pubblicarotazione dei dirigentie le aziende collegate e/o partecipate;
5.     Piano triennale di riduzione della tassazione e stretto controllo e monitoraggio di tutte le unità immobiliari di Fondazioni, Onlus, APS  e istituzioni religiose;
6.     Ridisegnare il polo universitario puntando sulle discipline del futuro e liberandosi dalle baronie, e promuovere la ricerca senza animali, per motivi etici (rispetto del diritto alla vita e alla dignità di ogni animale), applicando i modelli sostitutivi già validati dal Centro ricerche di Ispra, dichiarando Varese città senza vivisezione.
7.     Recupero della centralità delle Castellanze;
8.       Culto della trasparenza e della competenza;
9.       Dimezzare emolumenti di tutto il personale politico (Sindaco, Assessori, eccetera) istituendo un fondo di solidarietà per i meno fortunati; ma anche istituendo uno specifico servizio come il progetto decollato in questi giorni di “MILANO ABITARE” per sviluppare, oltre che assistere i più bisognosi,  l’incontro di domanda e offerta di unità abitative a canone agevolato, premiando proprietari, con riduzioni di tasse e bonus e inquilini con detrazioni fiscali (in parte già previste dalla legge)


Gianluca Albertini 

giovedì 30 ottobre 2014

IL TRENTINO - UN GIORNALE CHE NON DICE LA VERITÀ SUL RAPPORTO UOMO-ANIMALI




IL TRENTINO, periodico della provincia autonoma di Trento NON DICE LA VERITÀ SUL RAPPORTO UOMO-ANIMALI

L’articolo a pag 5  “IL TRENTINO DIFENDERA’ A TESTA ALTA LA SUA Arca di Noè A CIELO APERTO” lo dimostra apertamente. LA DIFESA È PER L’ARCA e non per i soggetti che stanno dentro. Gli esseri senzienti che hanno diritto alla vita, alla non sofferenza alla loro dignità di specie. E’ l’inganno diffuso agli umani con l’accondiscendenza dell’ “animalismo” non antispecista. Quello del rispetto e non DEL DIRITTO, quello dello sportello degli animali e non DELL’UFFICIO DIRITTI ANIMALI, quello della tutela del “fungaiolo” o del turista e non DELL’ORSA DANIZA CHE E’ STATA PERSEGUITATA E UCCISA, quello dell’alimentazione che consiglia il consumo limitato di carne, SENZA VEDERE L’ASSASSINIO DELL’ESSERE a cui hanno tolo  la vita per MANGIARE IL SUO CORPO SMEMBRATO, quello del benessere delle specie sottoposte a sperimentazione  e non quella DELLA SOSTITUZIONE CON METODI ALTERNATIVI, quella della regolamentazione della caccia e della pesca e non quella DELLA LIBERTA’ DEI SINGOLI individui nel loro habitat, ecc. Un Trentino non diverso dal resto del paese, dall’unione europea e da quella chiesa cattolica dell’ “amore” che, attraverso il suo rappresentante papa Francesco, in una intervista, definisce il MOVIMENTO ANIMALISTA, espressione di "DEGRADO CULTURALE". Tutti esempi che confermano lo specismo antropocentrico e dimostrano che quando si parla di “altri”, si inneggia a se stessi e si discriminano i secondi.

Qui l’articolo e il periodico completo: 

sabato 4 ottobre 2014

Un documento utile per capire l'ANTISPECISMO



UN DOCUMENTO UTILE PER CAPIRE IL VALORE E IL SIGNIFICATO del neologismo


ANTISPECISMO


ormai vecchio di oltre 40 anni, ma CHE LA STAMPA DEL CAPITALISMO OPPRESSIVO E GLOBOCRATRICO (che governa il mondo)
ci nasconde o presenta in modo fallace, tanto da farlo considerare dai lettori un nemico pericoloso per la vita



http://issuu.com/manifestoantispecista/docs/proposte-per-un-manifesto-antispeci/15?e=0/5007206

venerdì 15 agosto 2014

EFFERATEZZE CONTRO ANIMALI D'AFFEZIONE - UN APPELLO DA FAR GIRARE IN RETE

UN APPELLO DA FAR GIRARE IN RETE
Dr. Tommaso Tisci, medico veterinario
(Vedere sotto il mio ringraziamento e una mia considerazione aggiuntiva)

Voglio ringraziare per le informazioni e le considerazioni del medico veterinario oltre, all’invito a farlo girare in rete. Aggiungo una mia considerazione, che chiederei di allegarla all’appello.

Per cambiare questa situazione NON dobbiamo “FARE QUALCOSA” ma prendere CONSAPEVOLEZZA dell’esistenza di RAPPORTI SENTIMENTALI, come quelli tra figli e genitori, ANCHE TRA GLI ANIMALI e che quindi non debbono essere spezzati. Questo eviterebbe, in prima battuta, moltissimi abbandoni. Inoltre occorre prendere CONSAPEVOLEZZA della responsabilità delle nostre azioni. Tutti noi dobbiamo tener conto che non viviamo soli, in un deserto di granelli di sabbia, ma in una società dominata dall’umano. Un umano che è stato educato nella storia, da pochi umani potenti laici e religiosi a pensare in modo univoco e meccanico ma non critico. Se si fosse verificato l’inverso ci accorgeremmo che gli altri esseri viventi hanno dei sentimenti e che, se li conoscessimo come dovremmo, nascerebbero delle relazioni positive ed inimmaginabili per la nostra cultura. Una cultura, la nostra, dell’inganno del più debole, della sopraffazione dell’altro, dello sfruttamento del subordinato e degli altri animali, una reificazione del mondo animale a fini di profitto, e una richiesta continua di guerre, contro il diverso umano o non umano. Tutto ciò porterà inevitabilmente alla distruzione del pianeta. Chi si vuole battere contro questa impostazione non può che abbracciare la proposta di vita “antispecista”. L’unica, ad oggi, che considera i viventi con  pari dignità. Proposta che ha già prodotto alcuni mutamenti nella società a vantaggio dei diversi, dei sudditi e schiavi inconsapevoli e degli animali. Ma per far questo occorre un minimo sforzo per documentarsi, sia sui siti antispecisti in rete, le cui notizie non appariranno mai sulla grande stampa, complice di reiterare il continuo inganno per mantenere la cultura della morte tra gli umani, oppure recarsi presso una biblioteca pubblica e chiedere il volume “LA QUESTIONE ANIMALE” che fa parte del trattato di biodiritto, redatto dai molti dei più validi ed illuminati studiosi italiani di diritto, etica, psicologia, salute, ambiente, ed altre discipline. Queste interagiscono ogni giorno nella nostra vita, senza che noi ci accorgiamo. Soltanto la consapevolezza dei nostri gesti quotidiani a cui corrispondono le relative decisioni ed azioni può aiutarci a capire che NON BISOGNA “FARE QUALCOSA” ma iniziare a modificarci, per combattere chi non vuole aiutare a sviluppare la dignità, l’amore, la felicità, la compassione, la convivenza e qualsiasi altro comportamento che permetta di vivere, ad ogni essere senziente, una vita degna di chiamarsi in questo modo.   

Gianluca Albertini

E-mail di Paola Re

Ciao a tutt*.
Inoltro su richiesta di Tommaso, in rappresentanza di migliaia di simili situazioni su e giù per l'Italia.
Paola

...
ieri sera è morto il gattino trovato qualche giorno fa in condizioni critiche e ricoverato presso la nostra clinica... 
stamattina è arrivato un cucciolo in fin di vita, ritrovato da una gentilissima signora che aveva anche deciso di adottarlo...se ce l'avesse fatta...

nell'ultima settimana ho visto personalmente in tutto sei gattini ritrovati da cittadini benefattori di una terra che probabilmente non li merita, uno dei quali è stato recuperato in un bidone della spazzatura, un gatto adulto con un trauma cranico conseguenza di un investimento da automobile, sette cuccioli di cane ritrovati nei posti più disparati e almeno di altrettanti ne ho avuto notizia... nel frattempo i nostri comuni sono pieni di cani randagi per non parlare dei gatti che escono a decine da ogni bidone della spazzatura in cerca di un po' di cibo...

le strade in questo periodo sono cimiteri a cielo aperto di cani e gatti che il più delle volte restano lì a marcire quando va bene a margine della strada, come a memoria dell'abbandono e dell'incuria della nostra terra...

Questo è il sud Italia, questa è la Basilicata, una terra in cui i cittadini non se la prendono con lo Stato perchè non hanno mai avuto la sensazione che ci sia uno Stato a rappresentarli...

Chiedo aiuto a tutti i miei amici e a tutti i miei contatti di far girare il più possibile questa mia nota; 
chiedo aiuto a tutte le associazioni di volontariato presenti sul nostro territorio regionale e nazionale;
 
chiedo aiuto a tutti gli amanti degli animali, a tutti gli amanti della nostra terra e della nostra civiltà che vive oggi una situazione di degrado e di abbandono come non mai in passato.

I politici di turno che siano di questo o di quello schieramento politico sanno solamente riempirsi la bocca di promesse e di progetti mai realizzati e spesso non realizzabili...il randagismo è una delle peggiori piaghe presenti sul territorio, è sotto gli occhi di tutti e tutti abbiamo il dovere di fare qualcosa per uscire da questa vergognosa situazione!!!

Dr. Tommaso Tisci, medico veterinario

sabato 19 aprile 2014

L'INDUSTRIA DELLE MALATTIE: LE MULTINAZIONALI DI BIG PHARMA produttori di farmaci ed altri veleni



Sintesi del video liberamente tratta con le specificazioni tra parentesi.


APRIAMO GLI OCCHI E 
E PASSIAMO PAROLA 

L’industria farmaceutica

con l’uso inappropriato e amorale degli animali

con la sua politica di “creazione della malattia” (abbassamento dei livelli di rischio, valutazione di singoli rischi, cura farmacologica), è sostenuta dalle politiche dei governi degli ultimi 20 anni, compreso il governo Letta. 

PER RIPRENDERCI LA SALUTE (non la terapia farmacologica del sintomo) 

occorre che 

ci riappropriamo della ricerca scientifica avanzata (senza animali) e dell’università pubblica (che svolge il suo ruolo indipendentemente da spinte o occupazioni private che orientano a fini di lucro) 

abolendo le convenzione con gli ospedali cliniche e università private (diventate bussines di affari privati laici e religiosi incontrollabili),

ripristiniamo il servizio sanitario pubblico, universale e gratuito (come da riforma sanitaria del 1978 che è stata volutamente demolita pezzo per pezzo con inizio dell’ex ministro liberale De Lorenzo), il cui compito sarà quello di svolgere la comunicazione diretta con i cittadini attraverso:  

informazione (non manipolata a fini di profitto farmaceutico e apparecchi medicali), 

formazione (non orientata verso il falso metodo scientifico, amorale e discriminatorio) e  

prevenzione (ricerca, individuazione ed eliminazione delle cause: ambientali, alimentari e di lavoro e di vita); 

in questo modo otterremo un risparmio enorme di spesa e miglioreremo la qualità della vita di ciascuno di noi e della collettività.

Caricato da Beppe Grillo