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sabato 21 novembre 2015

I DIRITTI DEI BAMBINI IN ITALIA NON ESISTONO e NEMMENO IL DIRITTO ALLA LORO SALUTE - STUDI COME QUESTI RIMANGONO NASCOSTI E/O SOTTOVALUTATI PER NON FAR DIMINUIRE I PROFITTI ALL'INDUSTRIA DELLA CARNE E DELLE MERENDINE

Da [ssnv-news] Il cuore dei bambini obesi è ammalato 19-nov-2015 22.48
Cari lettori,
segnaliamo due interessanti notizie recenti sul tema del consumo di cibi animali, obesità e malattia cardiovascolare nei bambini:
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Il cuore dei bambini obesi è ammalato
Fonte: PCRM, Heart Disease Detected in Obese Children
http://www.pcrm.org/health/medNews/heart-disease-detected-in-obese-children

Secondo un abstract presentato a inizio novembre all'American Heart Association's Scientific Sessions di Orlando (Florida),
i bambini obesi possono manifestare segni di patologia cardiaca già all'età di 8 anni .
I ricercatori, utilizzando le tecniche di imaging hanno messo a confronto il cuore di 20 bambini obesi con quello di 20 bambini non obesi, evidenziando che la muscolatura cardiaca dei bambini obesi è ispessita del 12%, segno precoce di malattia cardiaca. Dai dati ottenuti, il 40% dei bambini obesi sono stati classificati ad "alto rischio" a causa dell'ispessimento cardiaco.
Uno studio pubblicato all'inizio di quest'anno nel Journal of Pediatrics ha evidenziato che la dieta vegana riduce il rischio di cardiopatia nei bambini obesi.
(vedi dopo le referenze)
References:
Jing L, Friday CM, Suever JD, et al. Obese children with concentric hypertrophy and impaired cardiac strain: a potentially high-risk subgroup identified with cardiac magnetic resonance. Abstract presented at: American Heart Association's Scientific Sessions 2015; November 7-11, 2015: Orlando, Fla.
Macknin M, Kong T, Weier A, et al. Plant-based, no-added-fat or American Heart Association diets: impact on cardiovascular risk in obese children with hypercholesterolemia and their parents. J Pediatr. 166:953-9.e1-3.
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La dieta a base vegetale riduce il rischio di cardiopatia in bambini obesi
Fonte: PCRM, Plant-Based Diets Lower Risk of Heart Disease in Obese Children
Secondo uno studio pubblicato online nel Journal of Pediatrics a febbraio 2015, la dieta vegana riduce il rischio di cardiopatia nei bambini obesi. I ricercatori, guidati da Michael Macknin, M.D., della Cleveland Clinic hanno coinvolto 28 bambini sovrappeso (più uno dei due genitori per ciascun bambino) per paragonare gli effetti di una dieta a base vegetale in confronto a quella dell'American Heart Association.
Coloro che seguivano la dieta a base vegetale hanno escluso grassi e altri alimenti di origine animale, incentrando la dieta su frutta, verdura e cereali integrali. Gli appartenenti a questo gruppo hanno presentato una riduzione dei livelli di pressione arteriosa e di colesterolo, del peso corporeo della sensibilità a due marcatori di patologia cardiovascolare. Precedenti ricerche hanno dimostrato che la dieta vegana è in grado di curare le cardiopatie negli adulti e che l'obesità infantile aumenta il rischio di patologia cardiaca nelle successive fasi della vita.
References:
Macknin M, Kong T, Weier A, et al. Plant-based, no-added-fat or American Heart Association diets: impact on cardiovascular risk in obese children with hypercholesterolemia and their parents. J Pediatr. Published online on February 12, 2015.
Esselstyn CB Jr., Gendy G, Doyle J, Golubic M, Roizen MF. A way to reverse CAD? J Fam Pract. 2014;63:356-364b.
Akesson A, Larsson SC, Discacciati A, Wolk A. Low-risk diet and lifestyle habits in the primary prevention of myocardial infarction in men: a population-based prospective cohort study. J Am Coll Cardiol.
2014;64:1299-1306.
Lai CC, Sun D, Discacciati A, Cen R, et al.
Impact of long-term burden of excessive adiposity and elevated blood pressure from childhood on adulthood left ventricular remodeling patterns: the Bogalusa heart study.
J Am Coll Cardiol. 2014;64:1580-1587.
Mangner N, Scheuemann K, Winzer E, et al. Childhood obesity: impact on cardiac geometry and function. J Am Coll Cardiol Img. 2014.

doi:10.1016/j.jcmg.2014.08.006

sabato 19 aprile 2014

L'INDUSTRIA DELLE MALATTIE: LE MULTINAZIONALI DI BIG PHARMA produttori di farmaci ed altri veleni



Sintesi del video liberamente tratta con le specificazioni tra parentesi.


APRIAMO GLI OCCHI E 
E PASSIAMO PAROLA 

L’industria farmaceutica

con l’uso inappropriato e amorale degli animali

con la sua politica di “creazione della malattia” (abbassamento dei livelli di rischio, valutazione di singoli rischi, cura farmacologica), è sostenuta dalle politiche dei governi degli ultimi 20 anni, compreso il governo Letta. 

PER RIPRENDERCI LA SALUTE (non la terapia farmacologica del sintomo) 

occorre che 

ci riappropriamo della ricerca scientifica avanzata (senza animali) e dell’università pubblica (che svolge il suo ruolo indipendentemente da spinte o occupazioni private che orientano a fini di lucro) 

abolendo le convenzione con gli ospedali cliniche e università private (diventate bussines di affari privati laici e religiosi incontrollabili),

ripristiniamo il servizio sanitario pubblico, universale e gratuito (come da riforma sanitaria del 1978 che è stata volutamente demolita pezzo per pezzo con inizio dell’ex ministro liberale De Lorenzo), il cui compito sarà quello di svolgere la comunicazione diretta con i cittadini attraverso:  

informazione (non manipolata a fini di profitto farmaceutico e apparecchi medicali), 

formazione (non orientata verso il falso metodo scientifico, amorale e discriminatorio) e  

prevenzione (ricerca, individuazione ed eliminazione delle cause: ambientali, alimentari e di lavoro e di vita); 

in questo modo otterremo un risparmio enorme di spesa e miglioreremo la qualità della vita di ciascuno di noi e della collettività.

Caricato da Beppe Grillo

mercoledì 8 agosto 2012

RIPRENDIAMOCI LA VITA e lasciamo la morte alle multinazionali chimiche e farmaceutiche del profitto


Nuova normativa europea sulla Farmacovigilanza:
i cittadini, 
 oggi protagonisti della denuncia di danni alla propria salute, causati dai farmaci o da altre pratiche sanitarie collegate,
possono segnalare direttamente
via web le reazioni avverse
che riconoscono sulla propria pelle

La farmacovigilanza comprende una serie di attività che coinvolgono le Istituzioni (AIFA), i produttori di farmaci, le strutture e il personale sanitario. Questi attori sono connessi fra loro in una rete, la Rete Nazionale di Farmacovigilanza, che fa capo all’AIFA.
Anche il contributo del cittadino è essenziale nella macchina della farmacovigilanza per assicurare il funzionamento dell’intero ingranaggio.
Ogni cittadino deve segnalare al proprio medico o al farmacista l'eventuale comparsa di qualsiasi effetto collaterale, anche di quelli indicati nel foglietto illustrativo, poiché ciò permette di compilare statistiche precise sul medicinale.
Maggiore attenzione va poi prestata alle sospette reazioni ( anche quelle meno gravi ) nel caso di assunzione di vaccini o farmaci sottoposti a monitoraggio intensivo. Il cittadino può infine segnalare la reazione avversa anche al responsabile della farmacovigilanza della locale Unità Sanitaria.

Dal 2 luglio 2012, è attiva anche in Italia la nuova legislazione europea di farmacovigilanza che permette ai pazienti di fare direttamente le segnalazioni via web.
La normativa modifica la definizione stessa di reazione avversa, intesa ora come effetto nocivo e non-voluto conseguente all'uso di un medicinale. Saranno oggetto di segnalazione anche le reazioni avverse derivanti da
·        errore terapeutico,
·        abuso,
·        misuso,
·        uso off-label,
·        sovradosaggio ed
·        esposizione professionale.
Secondo l’AIFA si avrà un incremento delle segnalazioni a cui corrisponderà una maggiore attività di monitoraggio.

Tutte le segnalazioni 
confluiranno nel database europeo  
Eudravigilance 
                              e saranno accessibili al pubblico.

Fonte: AIFA, 2012
XagenaHeadlines2012
Xagena ha predisposto due siti per informare i propri iscritti su Corretto impiego dei Farmaci:
Notizie di Farmacovigilanza: Link: Farmacovigilanza.net
Bancadati di Farmacovigilanza: Link: FarmAlert.it