Alla Direzione di Redazione del ‘Corriere
della Sera’
Per
espressa richiesta del prof. Bruno Fedi, con preghiera di pubblicazione.
Da: Massimo Terrile
ma@movimentoantispecista@org
31 maggio 2016
Illustre direttore,
mi sembra ovvio che la ricerca scientifica
debba basarsi sulla verità. Mi permetta dunque di rispondere all'articolo di G.
Giorello, pubblicato su "La Lettura" del 29 c.m. L'abitudine di alcuni giornali di pubblicare
le lettere e gli articoli a favore della sperimentazione su animali, ma non quelle contrarie, è scorrettissima e manipolatoria
della pubblica opinione.
L'articolo di Giorello prende spunto da un libro di G. Corbellini e C.
Lalli (Cavie) ed esordisce: "Gran
parte dell'opinione pubblica condanna la SA, ma se si adotta questo punto di
vista, come potremo giustificare il fatto che ce ne nutriamo?". La frase, è ambigua. Fa sembrare gli antispecisti in
contraddizione con se stessi. Non è così. Gli antispecisti considerano SA ed alimentazione carnea, due errori., sia
pure con motivazioni diverse. Non devono giustificare nulla. Devono trovare una giustificazione coloro
che mangiano carne, ma sono contro la SA. Poche
righe e troviamo: "procedere così vuol dire che nel nostro paese, non solo si
bloccheranno gli studi volti a chiarire gli effetti di nuove droghe sintetiche ed a controllare gli effetti tossici di
terapie cellulari avanzate...ecc." Questo è proprio un autogol imperdonabile! In Italia ed altrove ci sono milioni di drogati umani,
spontanei, autentici, su cui si può controllare tutto,
ma si chiede di controllare su cavie,
che non si drogano! Cioè, su uno status patologico,
inesistente, creato dai ricercatori! E
se gli effetti fossero diversi (come
saranno certamente) a
chi crediamo, ai risultati sull' uomo o sulla
cavia?
Poche righe e si fa ancora peggio: "....porteranno
ad una ricerca clinica senza scrupoli, se non è consentito acquisire
informazioni pre- cliniche sulla sicurezza...ecc.."
Nessuno ha mai chiesto questo! Si è chiesto che le informazioni pre-cliniche provengano da colture di
cellule umane, di tessuti, di organuli (già producibili!), da tutte le tecniche
alternative già validate!
La frase parla di sicurezza: ebbene, l'unica
sicurezza, nella SA, è che i risultati saranno diversi da quelli ottenibili
dall'uomo, spontaneamente ammalato o drogato.
Poche righe ancora e troviamo una dichiarazione assurda, attribuita
a Darwin: "Gli altri animali ci
forniscono modelli per capire la nostra anatomia fisiologia, ecc..". Evidentemente non si tiene conto che all'
epoca di Darwin, si sapeva poco o nulla di genetica. Non si tiene conto del fatto recente che una ricercatrice, in USA, ha praticamente riscritto
l'embriologia, studiandola sull'embrione umano con tecniche moderne. Non si tiene conto che quella studiata
da tutti precedentemente, ma dedotta da osservazioni su altri animali, era piena di errori.
Come si fa a
sostenere che gli animali sono un modello per l'uomo? Bisogna spiegare che
l'anatomia umana è specifica e si può imparare solo sull'uomo? La stessa cosa, per la
fisiologia?
Giulio
Giorello dichiara, però di condividere quanto scrive Corbellini. Non è un delitto, no, no, è proprio un errore.
Ma non basta. Giorello dichiara che nella SA c'è un aspetto etico e le ricerche vanno esaminate caso per caso. Giusto. Aggiunge però che una sperimentazione assolutamente
"priva di scrupoli, è condannabile". Ma questo è proprio quello che
chiedono i sostenitori della SA!
Infatti la direttiva 2010/63, da essi approvata, permette tutto:
prima lo proibisce, poi lo autorizza, in deroga!
Dunque Giorello condanna tale sperimentazione senza scrupoli, dopo aver
detto ripetutamente di condividere le idee di Corbellini. Infine, un altro errore: “Siamo disposti, oggi, a proteggere
la vita di bacteri nocivi o virus?". Ma
quale antispecista ha chiesto questo, prof. Giorello? Non si possono attribuire al movimento
delle richieste assurde! Né il problema della ricerca può essere
risolto, citando l'opinione di Plutarco o di Leopardi.
Legga, per piacere il documento sul superamento della SA, proposto dal
Movimento Antispecista (1). Sono certo che cambierà opinione. Lei è un filosofo, dunque la logica deve
essere il suo forte; basterà conoscere i fatti.
Bruno Fedi
Ndr: Prof. Bruno Fedi (vedere per la biografia il relativo paragrafo nel
documento suddetto).
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