domenica 29 gennaio 2017

Controllo, contenimento, prelievo, selezione ma dietro queste parole si nasconde il MASSACRO DI ANIMALI

LETTERA DI UN’ANTISPECISTA al governo italiano, al ministro dell’ambiente e alle regioni

Gentili

Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni,

Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, 

Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, 

in vista della Conferenza Stato-Regioni per l'approvazione del nuovo piano di conservazione in Italia, chiedo che non sia approvata la caccia al lupo.

Non bastano le numerose performances di cui ha dato ampiamente prova il Ministro Gian Luca Galletti, il peggiore Ministro dell'Ambiente di cui io abbia memoria; adesso ci si sfoga contro il lupo. 

Lo si vuole "contenere" nel modo peggiore che ci si possa immaginare ma anche quello che più ci si aspetta dalla politica: uccidendolo. A prescindere dalla crudeltà che caratterizza questo tipo di uccisione, l’abbattimento di alcuni esemplari non avrebbe alcun effetto incisivo sulle consuetudini predatorie in un branco, per cui questa scelta non è scientificamente valida e potrebbe anche dare risultati opposti, determinando una dispersione di esemplari che aumenterebbero ulteriormente gli attacchi agli animali domestici presenti sul loro territorio. 

Con i cosiddetti "abbattimenti selettivi", i comportamenti predatori non diminuirebbero ma potrebbero aggravarsi.

Il Ministro Galletti si vanta di avere interpellato 70 esperti che però sono i rappresentanti dei vari uffici faunistico-venatori delle Regioni e delle Provincie Autonome e non certo esponenti del mondo scientifico. E’ quindi evidente che si tratta di una scelta politica, non tecnica, non scientifica né tanto meno etica.

Il Ministro Galletti segue da sempre una linea politica: eliminare chi non si conosce.

Il Governo Gentiloni rischia di essere ricordato come il governo che, dopo 46 anni in cui i lupi sono specie protetta, riapre la caccia contro di loro. 

Chiedo ai Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, che Martedì prossimo saranno chiamati a votare il piano, di 

pretendere l’eliminazione del paragrafo che intende consentire l’uccisione dei lupi perché non esistono dati precisi e attendibili sulla popolazione di lupi in Italia; 

perché lo stato di conservazione del lupo potrebbe essere pericolosamente compromesso;
perché non sono possibili abbattimenti realmente selettivi e gli effetti sono sempre imprevedibili; 
perché non diminuirebbero i comportamenti predatori ma potrebbero aggravarsi
perché potrebbero aumentare le tensioni sociali con una maggiore tolleranza verso atti di bracconaggio e di giustizia privata

Si parla di controllo, contenimento, prelievo, selezione ma dietro queste parole si nasconde il massacro di animali, cosa sempre più difficile da accettare.
Cordiali saluti.

Paola Re
Via Virginio Arzani n.47
15057 Tortona (AL)

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