martedì 6 agosto 2013

LIBERTA' PER TUTTI GLI ESSERI SENZIENTI? POSSIAMO FARCELA, MA CON UNA NUOVA CONSAPEVOLEZZA

LA LIBERTA' E UN DIRITTO PREESISTENTE
PER TUTTE LE CREATURE DELLA TERRA?


COME VORREI CHE FOSSE COSI'

Però i "diritti" non sono particelle preesistenti che volano nell'aria o che fanno parte della "natura" (visione medievale, ancora persistente nella nostra cultura specista) e di cui noi ce ne possiamo appropriare quando e se lo vogliamo. Quindi le didascalie che appaiono sulla FOTO DI CAVALLI liberi nel post di AnimAnimale in FB devono essere lette nel contesto del nostro mondo e non mischiare: la luce del sole, il soffio del vento, il profumo dell'erba, che sono tutti fenomeni o effetti naturali, con la libertà. Questa è invece una concezione tutta umana che in una prospettiva filosofica antropocentrica (quella attualmente in maggioranza tra gli umani) è attribuita da chi è al potere, a sé e ai propri alleati ma non ad altri, specialmente se questi altri sono animali non umani. 

Io ho sempre pensato che i DIRITTI, come quello alla LIBERTA', sono CONQUISTE UMANE che persone sensibili alla vita e all'ambiente come alcuni poeti, letterati, filosofi, psicologi, giuristi ed altri, hanno ottenuto, spesso con lotte  improbe ma partecipate, contro i POCHI UMANI CHE DETENGONO IL POTERE, gli stessi che lasciano cadere a loro piacimento, di tanto in tanto, briciole filantropiche, (vedi i Rockfeller, Mardoc, tutti i grandi dell'informatica, delle banche e della finanza, Berlusconi, i capi delle religiosi monoteistiche ebraica, cristiana, islamica e le loro conseguenti sette, oltre agli altri 150 uomini e donne  detentori del potere economico e politico del pianeta). Se non si capisce  questo si continuerà a rendere inefficaci gli sforzi di animalisti e antispecisti  nella conquista, mai definitiva,  dei diritti fondamentali per gli altri esseri senzienti e per quegli umani che sono costretti a rimanere nelle sacche di povertà, oppressione, schiavismo, sfruttamento e specismo volute dai potenti del mondo. La cultura interspecifica che questi "grandi criminali" se ne sono guardati bene dal fornirci non può espandersi solo descrivendo sia pure giustamente attraverso la denuncia letteraria o la vana speranza di un dio reggitore di giustizia in questo mondo. La cultura interspecifica e l'attivazione di sentimenti sopiti in ciascuno della grande maggioranza umana costituiscono due vie valide da percorrere per potere allargare, e non perdere, la sfera dei diritti  umani e non umani relativi alla vita alla dignità al benessere, alla felicità e ricominciare a vivere in un mondo terreno migliore. E non dimentichiamo mai che queste vie non sono percorribili liberamente ma sono costellate di ostacoli e limiti voluti dai potenti, come è stato ben descritto nel testo del libro "Altri Versi - Sinfonia per gli Animali a 26 voci" - Sonda editore,  di cui consiglio la lettura a tutti coloro che vorranno ampliare le loro conoscenze, al di la dei dogmi, e sviluppare i propri sentimenti in senso solidale.

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