LA LIBERTA' E UN DIRITTO PREESISTENTE
PER TUTTE LE CREATURE DELLA
TERRA?
COME VORREI CHE
FOSSE COSI'
Però i "diritti" non sono
particelle preesistenti che volano nell'aria o che fanno parte della "natura"
(visione medievale, ancora
persistente nella nostra cultura specista)
e di cui noi ce ne possiamo appropriare quando e se lo vogliamo. Quindi le
didascalie che appaiono sulla FOTO DI CAVALLI liberi nel post di AnimAnimale in
FB devono essere lette nel contesto del nostro mondo e non mischiare: la luce del sole, il soffio
del
vento, il profumo dell'erba, che sono tutti fenomeni o effetti naturali,
con la
libertà. Questa è invece una concezione tutta umana che in una prospettiva
filosofica
antropocentrica (quella attualmente in maggioranza tra gli umani) è
attribuita da chi è al potere, a sé e ai propri alleati ma non ad altri,
specialmente se questi altri sono animali non umani.
Io ho sempre
pensato che i DIRITTI, come quello alla LIBERTA', sono CONQUISTE UMANE che persone sensibili alla
vita e all'ambiente come alcuni poeti, letterati, filosofi, psicologi, giuristi
ed altri, hanno ottenuto, spesso con lotte
improbe ma partecipate, contro
i POCHI UMANI CHE DETENGONO IL POTERE, gli stessi che lasciano cadere a loro
piacimento, di tanto in tanto, briciole filantropiche, (vedi i Rockfeller, Mardoc, tutti i grandi
dell'informatica, delle banche e della finanza, Berlusconi, i capi delle
religiosi monoteistiche ebraica, cristiana, islamica e le loro conseguenti
sette, oltre agli altri 150 uomini e
donne detentori del potere economico e
politico del pianeta). Se non si capisce
questo si continuerà a rendere inefficaci gli sforzi di animalisti e
antispecisti nella conquista, mai
definitiva, dei diritti fondamentali per
gli altri esseri senzienti e per quegli umani che sono costretti a rimanere
nelle sacche di povertà, oppressione, schiavismo, sfruttamento e specismo
volute dai potenti del mondo. La cultura interspecifica che questi "grandi
criminali" se ne sono guardati bene dal fornirci non può espandersi solo
descrivendo sia pure giustamente attraverso la denuncia letteraria o la vana
speranza di un dio reggitore di giustizia in questo mondo. La cultura
interspecifica e l'attivazione di sentimenti sopiti in ciascuno della grande maggioranza
umana costituiscono due vie valide da percorrere per potere allargare, e non
perdere, la sfera dei diritti umani e
non umani relativi alla vita alla dignità al benessere, alla felicità e
ricominciare a vivere in un mondo terreno migliore. E non dimentichiamo mai che
queste vie non sono percorribili
liberamente ma sono costellate di
ostacoli e limiti voluti dai potenti, come è stato ben descritto nel testo
del libro "Altri Versi -
Sinfonia per gli Animali a 26 voci" - Sonda
editore, di cui consiglio la lettura
a tutti coloro che vorranno ampliare le loro conoscenze, al di la dei dogmi, e
sviluppare i propri sentimenti in senso solidale.
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