lunedì 7 novembre 2011

MAGGIOR CONOSCENZA PER PREVENIRE MORTI DI CUCCIOLI DI GATTO


Quanti ne uccidono le coccole... 
e il pressapochismo?
 a gattare e gattari sulla panleuco (e non solo)

Sì, il titolo è provocatorio, ma siamo davvero stufi di sentire di casi di panleucopenia che potrebbero essere evitati se solo si adottassero banali misure di prevenzione.
Abbiamo fatto un un volantino con la consulenza scientifica dei nostri veterinari (Stefano Bo e Paola Cavana che qualche "titolo" in materia ce l'hanno...) dove in due paginette abbiamo messo, in un linguaggio semplice, tutte le cose più importanti che bisogna sapere su questa terribile malattia, e in particolare sulla prevenzione che è la più importante di tutte.
Cosa ci vuole a tenere i gattini in una gabbia per 2 settimane e non farli scorrazzare per una stanza? Cosa ci vuole a usare ciotole e lettiere monouso, a non maneggiarli se non con i guanti (anch'essi monouso). Cosa ci vuole a non mischiare cucciolate diverse? QUESTE SONO NORME ELEMENTARI, ECONOMICHE, che TUTTI possono seguire... se solo lo si vuole e se si entra nell'ottica che
per occuparsi di gatti non bastano tante coccole e buone intenzioni.
 

 Cosa volete che possa fare anche la migliore delle cliniche quando gli portate uno straccetto di due o tre mesi, che vomita e caga sangue? Se ne salva uno su dieci e forse anche meno. Piangere - dopo - non serve a niente. Lo sapete voi e lo so benissimo io.
Se in uno stallo c'è stato un gatto con la panleucopenia quel posto è "bruciato" per almeno un anno, e se in quella casa ci sono dei gatti, specialmente giovani e non vaccinati sono a rischio pure loro.
Lo so benissimo che è brutto, straziante tenere chiuso un gattino in una conigliera: ma mettiamoci in testa che quello è l'unico modo per salvargli la vita. Perché
LA PANLEUCOPENIA UCCIDE.
La panleucopenia è il peggior nemico (mortale) dei gattini, anche se non è l'unico.
I gattini dovrebbero essere svermati, spulciati, testati e trattati per le micosi, e sono consapevole che non sempre è possibile fare tutto al meglio. Ma fare il possibile, almeno per le patologie più gravi, bisogna farlo: è NOSTRO DOVERE.

Cambiare mentalità
Bisogna cambiare mentalità. Bisogna mettersi in testa che occuparsi di gatti non vuol dire solo dargli da mangiare e tante coccole, e nemmeno non vuol dire solo sterilizzare
I primi veterinari dei nostri gatti siamo noi e non può che essere così. A noi spetta di non esporli a rischi evitabili, siano essi di contagio o altro; a noi spetta di individuare i sintomi il piu' presto possibile. Noi abbiamo il DOVERE DI INFORMARCI, da fonti attendibili, ed agire di conseguenza. Non é accettabile che ci siano posti in cui si faccia il "test FIP" (che indica solo la presenza del coronavirus che vuol dire poco o nulla) perché lo si é sentito da qualche parte, o che ci si preoccupi eccessivamente della FIV e non di cose ben più serie quali la panleucopenia o perché no delle profilassi di base. 
Dobbiamo studiare, imparare a "lavorare bene" perché solo così possiamo davvero fare il loro bene.
Ognuno di noi ha fatto degli sbagli, ognuno di noi ne ha tanti sulla coscienza: perché non ce l'ha fatta, per leggerezza, pressapochismo o ignoranza. Chi scrive ha una lunga lista a cui chiedere perdono... Però questo non dev'essere una sorta di consolazione ma uno stimolo a fare meglio.

Facciamo in modo, tutti, di dover piangere di meno e salvarne di più...
laCincia

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