La Regione ferma i
botti. E Varese che fa?
Sabato 26
dicembre 2015
Palazzo
Lombardia ai Comuni: «Niente fuochi, inquinano». Gli animalisti:
«Spaventano gli animali». Ma per ora Palazzo Estense tira dritto: «Qui l’aria è
pulita». Martedì si valuteranno i valori di Pm10
Varese (per ora) non vieta i fuochi d’artificio a Capodanno, ma sia gli animalisti che
l’assessore regionale all’Ambiente invitano invece a farlo. Per ragioni
diverse, ma la polemica
sulla notte di San Silvestro è comunque scoppiata. È
di martedì la decisione dell’amministrazione di non vietare, come invece accade in
altre città d’Italia, i cosiddetti “botti di fine anno”. Sono una
tradizione consolidata e anche uno spettacolo piacevole a cui assistere. Non se sei un
quattrozampe, però, e se il livello di inquinanti nell’aria desta più
preoccupazione del solito. Sono queste le due variabili che la giunta potrebbe tenere in
considerazione per rivedere la decisione nella seduta della settimana prossima.
Gli
scoppi sono nocivi
«Non
c’è alcuna urgenza – spiega l’assessore alla tutela ambientale Riccardo Santinon – Sotto il profilo dell’inquinamento possiamo stare tranquilli. A differenza
di altre città, i valori di Varese sono
nella norma e non destano particolari preoccupazioni. Se così non fosse a
ridosso di Capodanno, valuteremo il da farsi». L’allarme sulla qualità dell’aria è stato lanciato anche dall’assessore
regionale all’ambiente Claudia Maria Terzi, che in una lettera invita i sindaci
dei comuni Lombardi a rivedere le decisioni prese in merito ai botti di fine
anno. «In questa condizione è importante ridurre ogni ulteriore possibile fonte
d’immissione di gas e particolati atmosferici – scrive - Tra queste fonti si richiamiamo, per il loro peso in termini quantitativi e
qualitativi, i fuochi artificiali e i giochi pirotecnici di fine anno. Questi
rappresentano una fonte molto importante d’inquinanti e determinano il
raggiungimento di valori di picco elevati e un notevole peggioramento della
qualità dell’aria». Come evidenziato da Arpa Lombardia, anche la qualità degli inquinanti
prodotti negli scoppi è particolarmente nociva.
«Incolumità
e benessere»
«È particolarmente importante in questa fase – aggiunge l’assessore - limitare al
massimo o vietare lo svolgimento dei fuochi artificiali o pirotecnici. Richiamo
in ultimo il valore dell’iniziativa che vorrà assumere anche in relazione al
positivo effetto delle misure sull’incolumità e il benessere delle persone
oltreché degli animali domestici e della fauna in genere». Proprio i proprietari di animali domestici
sono i più accaniti nel chiedere al sindaco un’ordinanza. «Ho sempre avuto cani
e non ho mai avuto alcun problema - dice Santinon - É ora che si impari che un cane non è un
peluche, bisogna dedicargli del tempo, prendersene cura e se
necessario, insegnargli a sopportare i botti e il mondo che ci circonda». Vero in linea teorica ma non in
pratica. «Un discorso sono i fuochi
d’artificio e un altro sono i botti – spiega Giulia Minonzio, educatrice
del centro cinofilo varesino - Entrambi creano spavento negli animali, ma i secondi non sono altrettanto belli da vedere, sono pericolosi e si
potrebbero evitare».
Compromesso accettabile
Un compromesso accettabile, anche se non
risolutivo. «Il discorso sulla desensibilizzazione
dei cani è molto delicato e complesso e non può certo essere affrontato solo a
ridosso di Capodanno - sottolinea - Sarebbe anche un errore generalizzare e
applicare un metodo educativo fai da te. Ogni cane ha i suoi traumi che hanno
origini diverse e si affrontano con l’aiuto di un esperto». Qualche accorgimento lo si può prendere, ma senza botti
potrebbe essere un Capodanno migliore, per l’aria e per gli animali.
Nessun commento:
Posta un commento