3/05/2012 
La Bbc: “Il cardinale Brady coprì un prete pedofilo”
Il cardinale Sean Brady
Polemiche in Irlanda tra il primate della Chiesa Cattolica e il colosso delle comunicazioni per il caso del sacerdote Brendan Smyth
 redazione
E' polemica in Irlanda tra il primate della Chiesa cattolica, il cardinale Sean Brady,
 e la Bbc, che ha ritirato fuori l'accusa, già sollevata contro il 
porporato nel 2010, di aver insabbiato, nel passato, le accuse ad un prete pedofilo, aggiungendo alcuni dettagli sulle sue responsabilità.
Nel pieno dello scandalo sugli abusi sessuali del clero avvenuti nei 
decenni passati, nel 2010, emerse che il cardinal Brady, ora arcivescovo
 di Armagh, aveva preso parte, quando era semplice sacerdote, all'interrogatorio di una vittima di un prete pedofilo seriale, padre Brendan Smyth.
 Interrogatorio che, intimando il silenzio alla vittima, si era concluso
 con un insabbiamento delle accuse. Ora il programma 'This World' della 
Bbc, in onda il primo maggio col titolo 'La vergogna della Chiesa 
cattolica', ha reso noti gli appunti presi in quell'occasione da Brady, 
rivelando che l'attuale primate della Chiesa irlandese venne a 
conoscenza dei nomi e degli indirizzi di altre vittime dello stesso 
prete pedofilo, senza prendere alcuna misura per proteggerli.
In una lunga nota diffusa oggi dalla conferenza episcopale irlandese, il cardinale afferma che "il programma 'This World' ha deciso di esagerare e travisare volutamente il mio ruolo
 in questi eventi". Dopo aver ribadito il ruolo notarile da lui svolto 
durante l'interrogatorio (da "note taker") ed aver sostenuto - con il 
sostegno di una dichiarazione di mons. Charles J. Scicluna, 
promotore di Giustizia della congregazione vaticana per la Dottrina 
della fede - che la responsabilità per il prete pedofilo non era sua, ma
 dei superiori gerarchici dello stesso sacerdote, il card. Brady ha 
affermato di essere "profondamente dispiaciuto che persone che avevano 
l'autorità e la responsabilità per affrontare in modo adeguato il caso 
di Brendan Smyth, non lo hanno fatto con conseguenze tragiche e dolorose
 per quei bambini che poi ha così crudelmente abusato".
"Come altri - ha scritto ancora l'arcivescovo - mi sento tradito da 
chi aveva l`autorità nella Chiesa per fermare Brendan Smyth e non ha 
agito sulla base delle prove che ho dato loro. Tuttavia, accetto il 
fatto di aver fatto parte di una non benefica cultura di deferenza e di 
silenzio nella società e nella Chiesa, che fortunatamente è ormai un 
ricordo del passato". Per Brady "è importante riconoscere che oggi 
sia la Chiesa che lo Stato hanno procedure adeguate e robuste in atto 
per rispondere alle accuse di abusi contro i bambini. Appoggio 
pienamente queste nuove procedure che includono l`obbligo di segnalare 
tempestivamente queste accuse alle autorità civili. Ho lavorato con gli 
altri nella Chiesa per mettere in atto queste nuove procedure e non vedo
 l`ora di continuare quel lavoro fondamentale negli anni a venire". 
Quando la storia dell'interrogatorio fini sui mass media, nel 2010, il 
card. Brady affermò di aver preso in considerazione le dimissioni da 
primate della Chiesa irlandese.
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