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protette e biodiversità | Economia ecologica
Al via il World conservation congress Iucn. La natura
salverà l'uomo?
Nature+, 5 temi per capire a che punto è la
salvaguardia dell'ambiente
[ 5 settembre 2012 ]
Si è aperto oggi sull'isola
sudcoreana di Jeju il World conservation congress 2012 dell'Iucn che si concluderà il 15 settembre. Ottomila
delegati partecipano al più grande evento sulla salvaguardia della natura, che ogni 4 anni riunisce capi di Stato e di governo, Ong e professionisti
ed esperti di tutto il mondo
che condividono le conoscenze sui modi di gestire il nostro ambiente naturale per il
benessere dell'umanità e di tutta a vita sul nostro pianeta.
Lo slogan
scelto per il Congresso Iucn di Jeju è Nature+, per tradurre così l'importanza fondamentale della natura e il suo legame con
ogni aspetto delle nostre vite.
Il summit sudcoreano si sviluppa lungo 5
temi:
Nature+ climate: soluzioni per il cambiamento
climatico basate sulla natura;
Nature+ food: soluzioni basate sulla natura per
la sicurezza alimentare;
Nature+ development: soluzioni basate sulla
natura per lo sviluppo economico e sociale;
Nature+ people & governance: governance
equa ed efficace dell'utilizzo della natura
Natura+ life: valorizzazione e conservazione
della natura
La Green economy avrà un ruolo centrale nel Congresso
di Jeju e David Huberman, dell'Iucn, sottolinea
che «Questi sono tempi turbolenti per
l'economia globale. Le crisi finanziarie ed economiche negli ultimi cinque
anni hanno dato un nuovo impulso alla transizione verso forme più sostenibili
di sviluppo economico, come si vede nella crescente popolarità della
"green economy". Al World conservation congress si discuterà dei recenti
sviluppi in questo campo e dell'approccio necessario per portare la green
economy in cima all'agenda internazionale.
Josephine Langley, coordinatrice biodiversità Iucn,
spiega che «La diversità biologica è
essenziale per il benessere umano. Fornisce la sicurezza alimentare, la
salute umana, aria e acqua pulite. Contribuisce direttamente ai mezzi di
sussistenza locali ed allo sviluppo economico. Ma nonostante la sua
importanza fondamentale per la vita su questo pianeta, la biodiversità continua
ad andare persa». La valorizzazione e la salvaguardia della biodiversità ed i
metodi per arginare la sua perdita sono al centro del Congresso Iucn.
Gill Shepherd, special adviser Iucn per
l'ecosystem management, ricorda che «Gli esseri umani consumano più di 7.000
specie di piante e animali, pochissime delle quali sono state addomesticate
attraverso l'agricoltura. Nella spinta ad affrontare la sicurezza
alimentare, c'è una mancanza di comprensione sia tra i decisori politici che
tra molte persone, specialmente tra il 70% o più di chi vive nelle zone rurali
dei Paesi meno sviluppati, le fonti di cibo selvatiche, pesci, piccoli
mammiferi, verdure selvatiche, frutta, miele e noci, costituiscono una parte
importante della dieta delle persone e sono essenziali per la salute
nutrizionale. Per raggiungere la sicurezza alimentare per una popolazione
mondiale in rapida crescita, quel che cresce allo stato selvatico è importante
tanto quanto quello che cresce nelle aziende agricole».
Georgina Peard, network officer della Commission
on environment, social and economic policy Iucn è convinta che bisogna
condividere i benefici della natura: «La natura ha sempre sostenuto la crescita
e la prosperità delle società umane e il valore economico di questo supporto è
enorme. Però i benefici della natura non sono equamente
condivisi. Condividere il potere, la responsabilità e i benefici rispetto
alla gestione delle risorse naturali, oltre a rendere leggi e regolamenti più
trasparenti, inclusivi ed equi, è una cosa buona sia per le persone che per la
biodiversità».
Infine, ma non certo per ultimo, a Jeju si
discuterà su come contrastare il cambiamento climatico con soluzioni basate
sulla natura. al cambiamento climatico. Radhika
Murti, dell'ecosystem management programme dell'Iucn dice che «Gli impatti
del cambiamento climatico si fanno già sentire: i livelli del mare sono in
aumento, minacciando le nazioni insulari e le zone costiere, le tempeste stanno
diventando sempre più violente, portando inondazioni e frane, e la siccità si
stanno intensificando. Mentre le nazioni più ricche possono cercare di
"comprare" protezione sotto forma di soluzioni tecniche, le persone
nei Paesi in via di sviluppo che stanno subendo il peso degli impatti hanno
bisogno di una opzione provata, accessibile e conveniente. Una delle
opzioni esiste già: è la conservazione e la gestione della
natura. Mangrovie, foreste e zone umide sane possono formare barriere
fisiche contro gli eventi meteorologici estremi ed aiutano a regolare le
inondazioni. Le persone stanno già utilizzando la natura per
proteggersi dagli impatti dei cambiamenti climatici e dei disastri naturali».
Al World conservation congress 2012 ci saranno anche i
World Leaders Dialogues, incontri con i leader mondiali per impegnare tutti a
proteggere la natura.
Dal 7 all'11 settembe, ogni giorno
un gruppo di 5 o 6 personalità di fama internazionale si troveranno per
discutere pubblicamente delle questioni più importanti della salvaguardia della
natura. Anche questi dialoghi saranno basati sui cinque temi centrali del Congresso e l'Iucn dice che «Permetteranno di esporre un pensiero strategico per orientare la messa in
opera di soluzioni pragmatiche per un futuro sostenibile».
Il pubblico potrà porre domande ai
leader mondiali e l'utilizzo di tecniche innovative permetteranno a tutti i partecipanti al
Congresso di assistere ai forum.
Ecco quali saranno i World Leaders Dialogues
7 settembre
- Nature+ climate: La natura ci può salvare?
8 settembre
- Nature+ food: Possiamo nutrire il mondo in maniera sostenibile?
9 settembre
- Nature+ development: Crescita verde, mito o realtà?
10 settembre
- Nature+ people & governance: La salvaguardia può battere la povertà?
11
settembre - Nature+ : Salvare la
natura, perché preoccuparsene?
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