Assemblea pubblica 12 febbraio 2013 ore 21:00
Biblioteca di Induno Olona
Presentazione candidati delle liste
e intervento di un cittadino antispecista rivoluzionario
Rivoluzione Civile Ingroia e Etico a sinistra
Cittadino antispecista alla ricerca
della felicità individuale e collettiva.
Ovvero una diversa cultura della
vita in cui i rapporti tra cittadini, con l'ambiente e con gli altri esseri
senzienti siano reali e non strumentali
Di fronte allo sfascio della
cultura, della politica, della vita di tutti i giorni le forze politiche che si presentano alle prossime elezioni del
parlamento e della regione, pensano principalmente a questioni tecnico-economico-contabili. Questioni
che rappresentano scelte approvate dal parlamento uscente e imposte dal sistema
liberista. Sistema che ci ha portato alla disperazione della vita, se non al suicidio o a sopravvivere come schiavi moderni
dei potenti proprietari dei mezzi di produzione e finanziari. Poteri che, per massimizzare i loro risultati, utilizzano
sempre più l'ideologia del libero mercato e le tecniche psicologico-religiose adeguate
allo sviluppo del capitalismo e del consumismo ma non della qualità
della vita di relazione.
"Rivoluzione Civile Ingroia" e la lista "Etico a
sinistra" hanno dimostrato di voler impostare programmi che
mettono al centro la volontà di superare
la cultura del capitale per sviluppare
la cultura umana almeno nei due modelli della cultura prevalente (laicità
responsabile e fratellanza fra uomini "credenti") E questo
mi sembra una buona premessa. Un punto di partenza qualificante della Rivoluzione
Civile, necessario ma non ancora
sufficiente per difendere i più
deboli non solo a parole ma nei
fatti.
La Rivoluzione Civile può e deve partire
dalla consapevolezza della qualità dell' esistenza di
ciascun individuo (oggi limitata a pochi), passando per il confronto (non il dialogo) con gli altri, decidere e iniziare ad
attuare le scelte per la vita degli esseri senzienti umani e non umani
(non per il profitto), la giustizia a loro
dovuta, il lavoro proclamato ma da tempo negato, l'ambiente da tempo valutato e studiato ma stravolto, la ricerca ridotta al lumicino, l'ecologia disattesa, l'etica
falsamente applicata, il clima alterato, la solidarietà attiva perduta e l'empatia
profonda mai emersa. In pratica la strategia dovrà attuare uno stravolgimento che dalle ceneri della
sottocultura si possano costruire i presupposti per conquistare la dignità
dell'uomo e delle altre specie animali in un mondo di cultura (non di sotto
cultura mediatica), di scienza (non di pseudoscienza), di vera ricerca
(con metodi sostitutivi all'uso degli animali) e di compassione verso tutti i viventi.
Io ritengo che almeno quattro
siano i punti qualificanti che s'innescano nella Rivoluzione civile:
- Rapporto tra esseri viventi e modalità di esternalizzazione
anche comportamentali, una premessa per condividere scelte
di civiltà che attivano conseguenze
di solidarietà:
a) dare trasparenza
e responsabilità personali e collettive nelle
scelte e nell'operatività politica;
b) dare trasparenza
e partecipazione nelle procedure di attribuzione di benefici finanziari,
economici e fiscali concessi ad altri stati come il Vaticano, Ong e
Onlus, oggi senza
nessun controllo
del governo italiano e a discapito delle scelte di civiltà della
nostra comunità umana e non umana.
- Laicità: a tutti le stesse
opportunità di esprimersi e di decidere. La laicità non è una
parola vuota ma è densa di significato
- Etica: comportamenti che
si esprimono in rapporti equilibrati tra tutti gli esseri senzienti.
Il simbolo "ETICO a sinistra" dovrebbe ricordarci che tutte le conseguenti
scelte dovrebbero essere fatte
a nome e per conto dei più deboli, compreso i nostri compagni vestiti di pelo, di
penne e di piume, di squame che nuotano, volano, corrono o strisciano: gli animali, in quanto esseri senzienti elettori
e non elettori: questa è politica, che come diceva uno dei più grandi filosofi dell'antropocentrismo,
Aristotele, è
l'arte della ricerca della felicità!).
- Diritti fondamentali: nel quadro dei reciproci
doveri comprendenti l'empatia e la compassione. Quindi nelle rispettive relazioni o rapporti tra più
esseri viventi e senzienti. Tra questi spiccano il diritto alla vita, al
benessere,
alla salute,
alla libertà
e alla dignità da
garantire a ciascuno nel momento dell'applicazione delle norme o scelte
politiche contemporaneamente, alle specie interessate e non gerarchicamente come avviene oggi. Per fare uno dei
tanti esempi: prima
pensiamo agli umani, e tra questi prima pensiamo ai bambini, e tra questi prima
pensiamo ai diversamente abili, ecc.
Un quadro di significati ancora inattuato nella
pratica, per l'inadeguatezza
della nostra cultura, che alcuni vorrebbero farla risalire
erroneamente alle "radici cristiane" ma che in realtà non è solo
quella: è anche quella illuminista, liberale, nazista, socialista, comunista e,
oggi, di molte altre minoranze culturali del nostro paese.
Per finire vorrei
ricordare qui un'osservazione molto
significativa che ho opportunamente adeguato alle nuove conoscenze scientifiche degli ultimi 40
anni:
"Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a
nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato l'arte di vivere come
fratelli" tra
tutti gli esseri senzienti.
Martin Luther King
Gianluca Albertini - Delega
specifica per l’anno 2013 del
Movimento Antispecista: “ai fini della presa di contatto con
associazioni o enti pubblici nella provincia di Varese e limitrofe, nonché nel
Canton Ticino (CH), per la promozione e realizzazione di iniziative volte
all’educazione all’etica aspecista ed alla prevenzione primaria del randagismo,
nonché per la rappresentanza del Movimento Antispecista nell’ambito di tali
rapporti, in particolare con U.D.A., ASL, Uffici Scolastici Provinciali,
Istituti Comprensivi e di educazione primaria e secondaria”.
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