Da FB Anima animale
Cosa vuol dire essere vegani oggi?
La mia opinione
Ma che cosa vuol dire essere vegani oggi? Vuol dire trasformare la nostra vita e
la nostra cultura. Come è possibile arrivare
a questo traguardo? Occorre
consapevolezza del fatto che gli animali, di cui facciamo parte anche noi, sono tutti esseri senzienti, cioè
dotati di sentimenti. E se
un vivente (animale) è dotato di sentimenti vuol dire che dev’essere tutelato come qualsiasi altro che si trova nelle stesse
condizioni (gli umani). Ma
questo non è un obbligo di chi governa ma una battaglia continua di chi ne è
consapevole per far affermare questo diritto: la tutela reale, non ideologica. Cioè approvare norme specifiche, farle
applicare, educare alla prevenzione dei comportamenti specisti, istituire controlli e sanzioni. Tutti passaggi che partono da una premessa culturale di uguaglianza, giustizia
e libertà dei viventi. Quindi è la cultura specista il grosso ostacolo che dobbiamo superare. Perché è la cultura dei potenti
laici e religiosi di ogni epoca storica. E il potente che non vuole assumersi
la consapevolezza delle altre forme di vita e della loro tutela, con la
conseguenza logica di non accettare qualsiasi cambiamento. Occorre
quindi impostare una
strategia di cambiamento. Che inevitabilmente non potremo
permetterci di vedere realizzata, almeno in questa generazione. Il cambiamento
culturale può avvenire solo
se la maggioranza degli umani (non solo della comunità locale o
nazionale ma almeno europea) ritengono
che debba esserci e si comportino in modo tale da poterla realizzare. Siamo sicuri che vogliamo questo? Sui 6 milioni di italiani che hanno
scelto la dieta vegetariana e i 600 mila quella vegana, quanti saranno coloro
che hanno in mente di fare questo salto culturale? Non sarà che per caso sono
vegetariani o vegani per motivi egoistici riguardanti solo la loro salute
personale?
Comunque mi sembra corretto affermare che dobbiamo essere vegani per la
tutela (non basta il rispetto) della vita e del benessere degli animali, ma questo è
solo un passo che va nella direzione giusta anche se implica solo
la volontà personale e non ancora quella
culturale.
La cultura è data da
molti fattori che si possono racchiudere
in ripetizione nel tempo di comportamenti con l’affermazione dei rispettivi
valori (norme etiche) in modo che possano diventarne patrimonio di tutti o
almeno della maggioranza. Ma non è ancora sufficiente. Occorre poi che questi
valori e comportamenti diventino norme giuridiche con l’approvazione della maggioranza legale dei rappresentanti dei
popoli.
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