UNA RISPOSTA POSTATA
SU FB
A UN CITTADINO CHE
NON TIENE CONTO DELL’ETICA INTERSPECIFICA TRA UMANO E NON UMANO
Dobbiamo
arrivare al milione e siamo già al 64%
FIRMIAMO
PERCHE’ NON SI TIENE CONTO DELLA VITA DELLA DIGNITA’ E
DEL
BENESSERE DELLE SPECIE VIVENTI E SENZIENTI
NON UMANE
……… il tuo commento mi
sembra il solito discorso acefalo. Prende in considerazione dati della cosiddetta “RICERCA
SCIENTIFICA” che scientifica non
è, almeno per quanto riguarda l’uso degli animali, e non quelli
che attengono all’altra parte: IL RAPPORTO TRA UOMO E ANIMALI, quali esseri
senzienti.
Mi sembra di ascoltare la parola di dio riportata nella bibbia,
quella dopo il diluvio universale, perché prima si diceva il contrario, in cui
si autorizza a fare ciò che si vuole nei
confronti degli animali con la scusa ipocrita della loro custodia.
Ma questo vale per i credenti, mi dirai. Purtroppo non è così. Vale per
tutti quelli che sono cresciuti nell’humus delle cosiddette radici cristiane,
compreso chi ti scrive.
Ma mi dirai che anche prima del cristianesimo avevamo il dominio sui
nostri fratelli minori, come sugli schiavi, peraltro mai aboliti dal
cristianesimo ma, come la politica sa fare, li ha trasformati in “servi” ovviamente
senza diritti e alla mercè del padrone.
Lo stesso di ciò che avviene oggi con il lavoro
salariato, precario e sfruttato, nelle modalità previste e stabilite a favore
del più forte, dalle leggi sulla “flessibilità” o sulle “opportunità” che
hanno cancellato i diritti.
Mi dirai: ma tutto questo cosa c’entra con la sperimentazione animale.
C’entra perché siamo ancora nella condizione di decidere noi sugli animali, per
via delle radici
cristiane che hanno rafforzato l’antropocentrismo: cioè l’ideologia dell’uomo ad immagine di dio
al centro del cosiddetto “creato”.
Ed è quello che fanno ancora gli
sperimentatori, come lo hanno fatto i nazisti, su animali e umani, lo hanno
fatto anche gli americani e tanti altri che ancora non sono apparsi alla luce
del sole.
Le predette radici cristiane non ci offrono
gran che per “vedere” la realtà, anzi ci
offrono l’ideologia del dominio sul più debole, anche se ora con il vescovo di Roma Francesco sembrerebbe che qualcosa
possa cambiare, ma non per gli animali.
E perché non ci si offre la possibilità di vedere? Perché rimandano alla verità di un dio
inesistente. E tutto ciò che esce dai suoi ministri sulla terra dev’essere
rapportato a questa fantomatica “verità”.
A prova di ciò non dimentichiamo che solo pochi giorni fa Francesco ha
ricordato che LE LEGGI DEGLI UOMINI NON POSSONO ESSERE CONTRARIE ALLA LEGGE DI
DIO. E come vedi qui si ritorna da capo: “gli animali sono a
disposizione dell’uomo”. E così si
giustifica ogni orrore, biocidio, sofferenza, olocausto e tutte le altre
deprecabili azioni umane nei loro confronti.
Allora che cosa manca all’uomo, credente o non credente, per non essere
così disumano?
Manca un’etica condivisa che tenga conto
dell’evoluzione dell’uomo e della SCIENZA CHE FA USO DEL METODO SCIENTIFICO,
che non è la sperimentazione animale, anche
se “la vulgata” ritiene che lo sia, perché i potenti dicono così, pur sapendo di mentire.
E perché non
esiste l’etica? Perché abbiamo la
morale cattolica che ha fatto come suo baluardo di oppressione l’antropocentrismo,
foggiato su un fantomatico dio onnipotente.
Se invece ci fosse un’etica che tenesse
conto della vita, qualunque essa sia, non solo quella dell’uomo di potere,
allora saremmo
costretti a rivedere certe nostre convinzioni trasmesseci dai nostri genitori a
cui sono state trasmesse dalle generazioni precedenti formatisi sempre nell’humus
delle criminali radici cristiane.
Il confronto
dev’essere non per stabilire verità ma per trovare soluzioni ai problemi come
diceva già Aristotele in uno dei suoi libri “La politica”, mai
tradotta dal potere temporale della chiesa se non intorno al 1000 ev ad opera,
non della chiesa, ma da un arabo cristiano Averroè. E nonostante questo mai diffusa.
Perché? Perché cercare la felicità personale e collettiva (questo era per Aristotele
la politica) è pagano ed è contrario
alla parola di dio, che afferma che dobbiamo
soffrire per redimerci dal peccato mortale per poi ritrovarci nella gioia nell’altro
mondo, dopo la morte.
Insomma le poche grandi famiglie di potenti americane, inglesi ed
europee che decidono quali sono le scelte economiche da far eseguire ai
burattini della politica hanno condiviso pienamente la menzogna della verità assoluta proposta
dal fantomatico dio o prima di lui gli innumerevoli dei, tutti creati dalla
mente di umani potenti. E questo
fa molto comodo ai governanti per far passare anche le decisioni che permettono
di incrementare la ricchezza delle poche centinaia a scapito della vita dei più deboli: quasi
sette miliardi di umani e sessanta miliardi, numero calcolato per difetto, di
animali trucidati ogni anno per le “esigenze” umane. Insomma
Perché non si pensa in termini collettivi anzicché personali? Perché
è pericoloso per chi ci governa materialmente e spiritualmente. E anche questo
ce lo ha insegnato le radici cristiane a tutto vantaggio dei potenti in modo
che non si rischia di perdere il ruolo di dominatori di uno stato, di un
continente o del mondo. Pensando al benessere degli
altri, specie i più deboli, si rischia di perdere miliardi.
Perché, per tornare al tema della “vivisezione”,
anche se si è cambiato il termine, come è stato voluto che si facesse per la
definizione di “Schiavo”, “Diritto”, “Suicidio assistito” e tante altre, sperimentando sulle culture in vitro su cellule umane, e
potendone monitorare gli sviluppi e quindi producendo i relativi
medicamenti, si possono anche verificare
effetti imprevisti e richieste di risarcimento multimilionarie che diminuirebbe
il totale dei miliardi di profitti delle imprese che dominano il mondo.
Se si usano gli animali invece c’è una giustificazione,
quella
che dicono anche gli antivivisezionisti ma per salvare gli animali, “GLI ANIMALI NON SONO
COME NOI e nonostante i test superati, la cura può dare qualunque
effetto non previsto fino alla morte, quindi non sono tenuto a risarcire il danno”.
MA LA GENTE NON LO
SA E NON LO DEVE SAPERE. Questo è il vero motivo per cui si continuano ad usare gli
animali.
E l’etica?
Ah, l’etica - risponderebbe qualsiasi capitalista o religioso - quella non c’è
perché abbiamo già la morale (cattolica = universale – altra falsità
coperta dalla “verità di dio”), e comunque non dev’esserci. Non vogliamo né lacci né laccioli al nostro
operare per “il bene dell’umanità” (leggasi: magaprofitti per pochi).
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