Paolo
Sottocorona, La7:
“Icona
veg io? Se è utile, perché no” Intervista
INTERVISTA Il
meteorologo di La7 parla ai microfoni di Vegolosi.it e racconta il suo punto di
vista sulla sua decisione di affrontare un tema difficile in tv
La gentilezza e l’educazione non sono un vezzo
per Paolo Sottocorona ma uno stile di vita. Nato a Firenze nel 1947, amante degli animali (ha tre cani), della
natura, motociclista e navigatore nonché volto del
meteo di La7, dopo aver dedicato uno spazio al tema del consumo consapevole della
carne di agnello durante le festività pasquali, Sottocorona ha ricevuto decine di messaggi di
incoraggiamento e complimenti e, nella community veg, è diventato una
sorta di icona soprattutto grazie al suo modo di comunicare schietto, educato e
non propagandistico.
La
redazione di Vegolosi.it lo ha raggiunto telefonicamente.
D. Come le è venuto in mente di parlare di
carne di agnello e consapevolezza su una rete nazionale come La7?
Ho sempre avuto una buona libertà editoriale nello
spazio del meteo del mattino.
Da sempre cerco di affiancare le informazioni
di servizio sul tempo con alcuni temi o segnalazioni che mi stanno a cuore.
Parlo a volte di sport, di iniziative
di beneficenza, di storie che mi vengono segnalate.
Parlo solo di cose in cui credo, non mi piacerebbe fare altrimenti.
Il tema
è forte per una rete nazionale, poi a quell’ora, con quegli ascolti…
E’ proprio perché gli ascolti sono alti che posso
permettermi, diciamo, di decidere di cosa parlare. Non ci sono mai state ingerenze
da parte della rete. La cosa
è andata così: Animal
Equality mi ha contattato chiedendomi di dedicare uno spazio a questo tema. Mi sono informato, ho letto, visto dei video e
ho deciso che era decisamente il caso di parlarne. Quei
video ti straziano l’anima…
D. Lei è vegetariano, o vegano?
Diciamo
al 99% vegetariano, ma mi definisco un “possibilista”, non mangio praticamente
mai carne e in casa mia saranno 20 anni che non gira una bistecca. Non vado a cercarmi la carne, ma può succedere che fuori a
pranzo capiti di mangiare qualcosa di questo tipo…
D. Ma adesso che è sull’orlo del diventare
un’icona veg, dovrà adeguarsi…
Effettivamente, il senso di colpa potrebbe
raggiungermi (ride, ndr). Le devo dire in sincerità che l’idea di chiudere
per sempre con la carne in maniera assoluta c’è e forse questo piccolo vespaio
sollevato dal mio intervento potrà aiutarmi a fare il passo.
D. Che reazioni ci sono state a La7 e dal
pubblico dopo le sue dichiarazioni?
Dalla rete ancora assolutamente nulla, ma non è
mai successo che mi “riprendessero”, devo dire la verità. Inoltre la metrica di giudizio delle iniziative editoriali personali è
molto legata al “più se ne parla meglio è”. Dal pubblico ci sono state sia reazioni positive
che negative, ma nel “negativo” ho trovato comunque sempre toni
gentili ed educati.
D. Quali sono state le “lamentele”?
La più frequente è stata quella sulla eventuale
perdita di posti di lavoro nell’industria della carne di agnello o della carne
in generale. Ma non le capisco molto: a problemi
pratici, penso, si troveranno soluzioni pratiche e funzionali. Ci
sono state decine di decine di riconversioni di produzione della storia
dell’industria. Inoltre, se partiamo da quel presupposto,
quello del togliere posti di lavoro, non dovremmo combattere nemmeno la Mafia
perché da da mangiare ad alcune famiglie e da occupazione? Oppure dovremmo sostenere le fabbriche di mine anti uomo
perché ci sono impiegati che ci lavorano?
D. La cosa maggiormente apprezzata del suo
intervento è stata la pacatezza e le fermezza, è il suo stile?
Io sono per la libertà di pensiero ma anche contro
l’ipocrisia. Credo sia
necessario che le persone, su ogni argomento, si informino, vedano e leggano
quello che c’è da sapere e solo dopo prendano una decisione. Se
vuoi continuare a mangiare carne allora prima vediti i filmati e poi continua,
sarà una tua scelta, ma consapevole. Vede, grazie a Dio ci
sono ancora le emozioni e se queste informazioni, anche forti, possono arrivare
al pubblico magari mediate anche dalla tv, è giusto che ci siano e che si
lavori per farle circolare. Io ho voluto alleggerire, non creare contrasti, ma
essere fermo. Mettiamo la pulce nell’orecchio.
D. Pensa che servirà?
Penso
che se anche solo 3 persone decideranno di non mangiare più carne di agnello
perché hanno ascoltato quello che ho detto e si sono informate, per me è già un
successo. Inoltre
i dati del consumo di carne di agnello sono in nettissimo calo.
D. Ci dobbiamo aspettare nuovi interventi del
dott. Sottocorona sul tema?
Si, mi piacerebbe parlarne ancora. Magari
tenterò di farlo in altre fasce orarie… magari entro la settimana, chissà.
Intervista
di Federica Giordani
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