Violenza e abusi su minori di preti cattolici.
Il Caso Spotlight Solo in Italia Le vittime:“200 casi insabbiati”
(Video durata
1m 31sec)
Pedofilia, sesso con
minori in cambio di soldi per comprare la droga: sospeso parroco di Milano
L’Arcivescovo di Milano, il cardinale
Angelo Scola, ha sospeso da ogni incarico in Diocesi don
Alberto Paolo Lesmo, fino ad ora parroco a Milano S. Marcellina e decano di
Milano – Baggio. Il reato ipotizzato a carico di don Lesmo è quello di prostituzione minorile, con più
azioni, e con l’aggravante
di aver commesso il
fatto con violazione dei doveri inerenti alla qualità di ministro di culto. I fatti contestati si sarebbero
verificati tra il 2009 e il 2011.
A don Alberto Paolo Lesmo, viene
contestata l’accusa di prostituzione
minorile per rapporti sessuali in cambio di denaro con un minorenne, ma non quella di cessione di sostanze
stupefacenti, come era stato, invece, riferito in precedenza. Il parroco, infatti, stando alle indagini, sarebbe
stato a conoscenza del fatto che il ragazzo usava i soldi ricevuti per comprare
in particolare cocaina, ma non ha mai ceduto direttamente
droga. Come emerge ora dagli atti dell’inchiesta, infatti, l’accusa di cessione di stupefacenti, assieme a quelle
di violenza sessuale e prostituzione minorile, è contestata all’altro indagato (non è un religioso) nel
procedimento.
Don Lesmo, avrebbe adescato il minorenne online su una chat. Il ragazzo, dunque, non era stato avvicinato dal religioso perchè
frequentava la parrocchia. È quanto emerge dagli atti dell’inchiesta del pm di Milano Giovanni Polizzi che ha chiesto il processo per il prete e
anche per un’altra persona. Come emerge dall’imputazione, Lesmo avrebbe compiuto «atti sessuali»
con il ragazzo, tra il 2009 e il 2011, quando l’ adolescente aveva tra i 15 e i
17 anni, «in
cambio di corrispettivi in denaro variabili da 150 a 250 euro per volta». L’inchiesta
sarebbe scattata dalla segnalazione di un ospedale nel quale il ragazzo venne
visitato nel 2011, anche perchè avrebbe tentato il suicidio. Nel procedimento sono state messe a verbale le stesse
dichiarazioni del giovane che ora sta studiando e sta cercando di rifarsi una
vita.
La parrocchia è stata assegnata ad un amministratore parrocchiale e il
decanato di Baggio ad un decano facente funzioni. Nel contempo per
l’accusato è stabilito l’avvio della indagine previa relativa al «delitto
di peccati del ministro sacro con minorenni» (di cui all’art. 6
delle norme canoniche sui delicta graviora) con
la misura cautelare (in base all’art. 19 delle stesse
norme) della sospensione dal ministero. La notizia dell’indagine a carico di don Lesmo è pervenuta all’Arcidiocesi
di Milano nei giorni scorsi. Solo di
recente è stato possibile appurare la facoltà per l’Arcidiocesi di intervenire
con questi provvedimenti così che non configurassero intralcio alle indagini.
L’Arcidiocesi, si legge in una nota
«apprende solo ora che nel 2013 don Lesmo fu raggiunto in parrocchia da una perquisizione ordinata dagli inquirenti, senza però che il sacerdote ne desse
in alcun modo notizia ai suoi superiori diocesani. Nessuna notizia in merito al reato ipotizzato è mai stata a conoscenza
dell’Arcivescovo e dei suoi collaboratori. Si attendono ora sia l’esito del procedimento giudiziario
da parte delle Autorità civili che l’esito del procedimento canonico, per il
quale saranno coinvolti gli organismi competenti della Santa Sede».
Il cardinale Scola e i suoi collaboratori esprimono «il proprio sconcerto e dolore per l’accaduto e pregano fin da
ora per la vittima dei fatti contestati e i suoi familiari e per don Lesmo. Una preghiera particolare anche per i fedeli della comunità
cristiana di S. Marcellina, ai quali si domanda di offrire spiritualmente la
sofferenza causata da questo scandalo e di restare uniti intorno al Mistero della Passione,
Morte e Risurrezione di Gesù Cristo che si stanno
celebrando in questi giorni santi».
Nessun commento:
Posta un commento