COMUNICATO
EQUIVITA-LEAL
22.06.2012
Scaldate
i motori….si parte!
E’
finalmente possibile sottoscrivere “l’iniziativa
dei cittadini europei”
STOP
VIVISECTION
*
Il
nuovissimo "Diritto
d’iniziativa dei cittadini europei"
permette ai cittadini degli Stati membri di prendere parte
all’elaborazione delle politiche
dell’UE.Noi lo esercitiamo subito esprimendo un grande
NO
ALLA VIVISEZIONE,
pratica
scientificamente errata e moralmente
condannabile!
Dobbiamo
raccogliere un MILIONE DI FIRME per rendere ILLEGITTIMA la
direttiva 2010/63/UE. A seguito della raccolta di un
milione di firme la Commissione europea avrà infatti
l'obbligo di tenere conto dell’opinione dei
cittadini, contrari alla sperimentazione animale, e a
rispondere alla loro esortazione a riscrivere una nuova
legge.
Firmate
e fate firmare: dobbiamo
sconfiggere la vivisezione e dobbiamo farlo
ADESSO.
Testo
dell’iniziativa popolare
“Stopvivisection”:
L’articolo
13 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea
stabilisce che “l'Unione e gli Stati membri tengono
pienamente conto delle esigenze e del benessere degli
animali in quanto esseri senzienti". Questo
riconoscimento ufficiale porta in sé l'obbligo morale
di rispettare i diritti fondamentali degli animali, che
devono pertanto essere riconosciuti come una
priorità dall'Unione europea e dai suoi Stati
membri, e tutelati attraverso un coerente quadro legislativo
comunitario. Da questo punto di vista, la sperimentazione
animale (o vivisezione) è senza alcun dubbio una
pratica inaccettabile, in quanto impone illimitato dolore e
sofferenza a esseri senzienti e senza difesa.
Alle
ragioni dell’etica (condivise, nel sondaggio della
Commissione Ue del 2006, dall’86% dei cittadini
europei), si aggiunge l’appello sempre più
stringente del mondo della scienza che afferma che il
“modello animale”, non predittivo per
l’uomo, è privo di valore scientifico; infatti
non esiste prova statistica che ne dimostri l'efficienza e
l’affidabilità.
Per
tale ragione la pratica della sperimentazione animale
rappresenta:
- un pericolo per la salute umana e per l’ambiente,
- un freno allo sviluppo dei nuovi metodi di ricerca biomedica fondati sulle straordinarie acquisizioni scientifiche del nostro tempo,
- un ostacolo alla possibilità di attingere alle risposte ben più affidabili, esaurienti, veloci ed economiche, forniteci dalle nuove tecnologie pertinenti per l’uomo.
In
considerazione di quanto precede, noi sottoscritti
cittadini europei richiediamo alla Commissione europea
l’abrogazione della direttiva 2010/63/UE (detta
“per la protezione degli animali utilizzati a scopi
scientifici”), con la presentazione di una nuova
proposta di direttiva che sia finalizzata al definitivo
superamento della sperimentazione animale e che renda
obbligatorio per la ricerca biomedica e tossicologica
l’utilizzo di dati specifici per la specie umana in
luogo dei dati ottenuti su animali.
*
L’iniziativa
“Stop vivisection” è nata per dare
seguito allo sdegno dei cittadini europei nei confronti
della Direttiva 2010/63/UE approvata a Strasburgo nel
settembre 2010: una legge che non segna alcun percorso di
abolizione della sperimentazione in vivo,
com’è invece previsto dai trattati europei,
secondo cui le politiche dell’UE devono tenere conto
del benessere degli animali in quanto esseri senzienti. E
come è richiesto dal nuovo pensiero scientifico che
rinnega ogni validità ai test sugli
animali.
Dietro
l’iniziativa “Stop vivisection” non ci
sono lobby, né partiti politici, né grandi
risorse finanziarie. A volerla è stata un gruppo di
persone che vi si sono impegnate in modo volontario
credendo nella partecipazione diretta dei cittadini
all’attività legislativa europea, ben oltre la
mera protesta. Solo grazie all’impegno di tutti
sarà possibile raggiungere l’obiettivo:
cancellare la vivisezione dalla vita degli animali e dal
nostro orizzonte.
Per informazioni:
Comitato Scientifico EQUIVITA :
Via P.A. Micheli, 62 – 00197, ROMA
+ 39.06.3220720, + 39.335.8444949Email:
equivita@equivita.it
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