Vegan, l’anello mancante per il Regno di Dio
Associazione Vegetariana/Vegan Animalista
Associazione di Volontariato Onlus affiliata all’EVU
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SE DECIDI DI ESSERE MIGLIORE STAI GIA MODIFICANDO L’UNIVERSO
CARNE, SESSO E PRETI
Franco Libero Manco
Nessuna istituzione come quella cattolica ha
ostacolato, e ancora oggi ostacola, l’adozione
di un sistema alimentare vegetariano, in difesa degli animali e della salute
umana.
Il dominio incontrollato sulla natura e sugli animali posti a sua completa disposizione da un dio tutt’altro che giusto,
equanime e misericordioso, da una parte produce nel clero un senso di insensata
superiorità egemone, dall’altra lo rende indifferente verso la sofferenza e la
morte dell’animale e, spesso, degli esseri umani e quindi di fatto gli
impedisce il raggiungimento della vera dimensione spirituale, della vera
spiritualità che inevitabilmente richiede la compassione universale.
Santi, mistici, anacoreti, padri del deserto, grandi
iniziati, filosofi, ecc. di ogni tempo e religione avevano intuito l’infausto
influsso della carne sulla libido e raccomandavano a coloro che intendevano
procedere nella vita della realizzazione spirituale l’assoluta astinenza dal sangue, dalla violenza e dalla carne
causa di umori fautori dell’impulso
irrefrenabile della libido. Ma la religione
cattolica non è mai ritenuto considerare tali importanti insegnamenti, neanche
quelli dei suoi Santi e Padri della Chiesa, anche se ai prodotti carnei è attribuibile gran parte il fenomeno della
porno-pedofilia dei preti, senza menzionare la
pornografia papale che ha contraddistinto la chiesa nel Medioevo.
Mentre la Chiesa cattolica da una parte avversa in modo spesso ossessivo ogni
espressione sessuale, dall’altra non si cura degli effetti prodotti da certi
alimenti che riscaldano e appesantiscono il sangue favorendo l’impulso
predatore, e le pulsioni sessuali specialmentequelli del basso
ventre, come ricordava San Basilio, a causa di particolari
reazioni bio-chimiche prodotte nell’organismo, come una specie di afrodisiaco
che crea dipendenza e volontà di dominio, sconvolgendo l’equilibrio mentale,
oltre a quello fisico e spirituale.
Secondo altri Maestri, il fatto di cibarsi di carne risulta dannoso anche per chi intende praticare la
meditazione, perché le energie negative che si
assorbono quando si assimila la carne di animali brutalmente uccisi impediscono
una perfetta armonizzazione delle proprie energie con quelle dell'universo.
Tutti i grandi yogi
indiani si astenevano dalla carne. Nella religione ebraica mangiando cibo kosher (o
kashèr) si riducono le proprie facoltà spirituali. Tutto ciò che mangiamo diventa parte integrante del nostro sangue e
poiché il
sangue è l’anima mangiando cibi vietati diventano parte della nostra
anima rendendo impuri noi stessi.
La spinta del sesso nel mondo
animale spesso si manifesta in modo impetuoso
portando i contendenti a lotte furibonde: mangiando la carne degli animali si
assumono le caratteristiche degli animali che probabilmente producono negli
esseri umani le medesime irrefrenabili pulsioni.
Il profondo e
viscerale disprezzo per gli animali, l’avversione millenaria unita
alla facoltà avuta da
Dio a disporre della vita degli altri esseri viventi, genera nel prete (e in gran parte di quei cattolici
che ambiscono la bistecca) una sorta di delirio di
onnipotenza. E a pagarne le
terribili conseguenze sono stati gli animali che a miliardi sono stati e
vengono martirizzati e uccisi per deliziare il palato dei cristiani. Disgraziatamente,
eccetto pochi illuminati, alla
stragrande maggioranza dei cristiani gli animali sono sempre piaciuti... in
padella, possibilmente caldi. Ma questo, sicuramente,
Cristo non lo approverebbe.
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«Se infatti tutto ciò che vive e si muove è stato creato
per essere mangiato dall’uomo mi si risponda perché allora gli elefanti? Perché
i leoni? Perché gli orsi, i leopardi, i lupi? Perché le vipere, gli scorpioni,
le cimici, le zanzare e le pulci? Perché l’avvoltoio, l’aquila, il corvo, lo
sparviero? Perché la balena, il delfino, la foca, e le piccole lumache sono
state create?». Il santo afferma che ci
sono dei cibi i quali, pur non intaccando il corpo, appesantiscono l’anima e
incentivano la libidine. Come cibi, egli consiglia
solamente l’olio, la frutta e i legumi, che sono facili alla digestione.
Il santo asserisce poi che anche nella mitologia greca
vi era unetà dell’oro in cui era proibito mangiare carne e gli uomini si
nutrivano solo di frutta, in parallelo con il racconto della creazione nella
Genesi. Esalta la vita di
Ciro, re dei persiani, che adottò una dieta vegetariana. Parla poi degli
esseni, che con i farisei e i sadducei rappresentavano per san Girolamo le tre suddivisioni
del popolo eletto; agli esseni vanno le sue lodi, poiché si
astenevano dal mangiare carne e dai rapporti sessuali. Infine elenca altri
esempi di vegetarianismo nel mondo pagano. «Anche
se l’umanità intera si trovasse d’accordo sulla scelta di mangiare carne, l’uso
della carne resterebbe controindicato per quell’essere casto e celeste che è il
cristiano». (San Girolamo IV sec)
Concordo pienamente!
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