sperimentazione
animale
Cani di Green Hill – LIBERI
TUTTI
Il dispositivo del
Tribunale del Riesame - al Senato, intanto, si rinvia ancora l'art. 14.
di Marcella
Porpora | 03 agosto 2012
GEAPRESS – Verrà a breve notificato ai legali di Green Hill, a cura della Questura
di Brescia e del NIRDA del Corpo Forestale dello Stato, la decisione del
Tribunale del Riesame di Brescia il quale ha sostanzialmente confermato l’impianto
investigativo contro il noto allevamento di cani beagle del bresciano.
Oggi era il giorno decisivo. Si sarebbe, cioè
saputo il dispositivo della sentenza dell’udienza di mercoledì scorso.
Il Giudice
Anna Di Martino, Presidente della II Sezione del Tribunale del Riesame,
ha così confermato il sequestro probatorio di tutti i
cani di Green Hill oltre che della
documentazione cartacea ed informatica. Contestualmente è stato però disposto il
dissequestro della struttura. Cosa cambia in pratica? Le spese del mantenimento dei cani non sono
più di Green Hill ma vanno a carico dell’ASL di Montichiari. Per tutti i
cani, dunque, nulla osta per gli affidi.
Tra circa una
settimana sarà invece possibile leggere le motivazioni della sentenza. I legali di Green Hill potranno però ricorrere
in Cassazione, ma i tempi (non meno di tre mesi) sono compatibili con il
completamento delle pratiche di affido. Anzi, secondo la Questura di Brescia, gli
stessi saranno ultimati entro giovedì ed a partire da oggi sono pure previsti
gli affidi direttamente alle Associazioni. Lotti di cani, insomma, più
numerosi e consegne più spedite.
Con ogni probabilità al rientro dei PM dalle ferie, ovvero a fine agosto, il sequestro probatorio diventerà preventivo.
Secondo indiscrezioni, sempre da fonte degna di nota, cade anche la richiesta di revoca
dell’affidamento dei cani a LAV e Legambiente. Il tutto, infatti, sarebbe stato collegato al ricorso al Tribunale del
Riesame.
Dunque
affidatari tranquilli almeno per i prossimi tre mesi. I tempi, cioè, di un ricorso da
parte di Green Hill in Cassazione. Sebbene sotto un profilo strettamente tecnico non si può
ancora escludere l’ipotesi di una futura riconsegna dei cani a Green Hill,
il tutto appare veramente molto remoto.
Certo che la
struttura è ancora lì. Green Hill dissequestrata potrebbe apportare delle
migliorie e ritornare in regola con una attività che in Italia non è vietata,
ma anche
questo, allo stato delle cose, si spera sia solo un miraggio.
Si dovrà poi vedere se il famoso art.14, ammesso che verrà
approvato, riuscirà a vietare questi
allevamenti. Fino a ieri, in XIV Commissione del Senato, c’è stata una
riunione dove è stato preso atto della mancanza dei pareri delle altre
Commissioni. Si rinvia
ancora, dunque.
commento:
Ermanno Giudici scrive:
Finalmente da un punto di vista giuridico è possibile tirare un sospiro di sollievo per i
cani sequestrati a Green Hill e sperare che davvero per loro inizi un futuro
completamente diverso e sereno.
Questi cani non torneranno più a
Green Hill, perché anche vincendo eventuali ricorsi, gli animali non avrebbero
più alcun interesse per loro.
Sul futuro di Green Hill, ora che la
struttura è stata dissequestrata, resta un ragionevole
dubbio ma la speranza è che a questo punto Marshall rinunci ad allevare beagle
nel nostro paese.
Certo questo non elimina la sperimentazione ma fornisce una chiave di lettura importante e un precedente.
Certo questo non elimina la sperimentazione ma fornisce una chiave di lettura importante e un precedente.
Ora gli affidi procederanno
su presupposti più solidi, con meno rischi per i cani che sono la componente
più debole e importante di questa contesa. Sono loro che devono essere sempre al centro delle nostre
attività.
Ermanno Giudici
Presidente e
Cpo Nucleo Guardie Zoofile ENPA Milano
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