martedì 10 gennaio 2012

Dal VIDEO DI NEMESI ANIMALE "UOVA BRUZZESE Una storia di ordinaria sofferenza" ovvero - LE CONSEGUENZE DELLO SPECISMO E DELLE DIETE CON ALIMENTAZIONE ANIMALE E DI ORIGINE ANIMALE




(se non vedi il filmato clicca sul titolo oppure su uno dei due collegamenti sottoriportati)
video link di nemesianimale


nella stessa pagina si trova anche
Vittime dell'indifferenza umana 

Il resoconto del nostro lavoro: nemesianimale.net/bruzzese

La stessa ditta ha presentato richiesta per la realizzazione di un nuovo capannone per 320.000 a Busto Garolfo (MI) all'interno del Parco del Roccolo

Descrizione  Investigazione di Nemesi Animale sulla ditta Bruzzese di Olgiate Olona (VA), una delle principali produttrici di uova della regione Lombardia.

La famiglia Bruzzese da quarant’anni alleva galline per la produzione di uova. Nel suo allevamento di Olgiate Olona (VA) sono attualmente prigioniere 200.000 galline.
Bruzzese ha in progetto la costruzione di un ulteriore stabilimento nel quale saranno rinchiuse altre 320.000 galline. Il sito prescelto per questo progetto è a Busto Garolfo (MI), all’interno del Parco del Roccolo.
Il Parco del Roccolo è un parco ricco di flora e fauna, a cui gli abitanti delle zone sono molto legati. Per questo motivo fin dalla presentazione del progetto si è creata una forte mobilitazione locale che cerca di opporsi ed evitare che un’altra porzione di verde e di alberi sia coperta dal cemento.
Per mostrare a tutti che orrore si nasconderà dentro i capannoni che la famiglia Bruzzese vuole costruire a Busto Garolfo, e far conoscere cosa si cela dietro all’industria delle uova, alcuni attivisti di Nemesi Animale hanno deciso di documentare le condizioni delle 200.000 galline prigioniere dei capannoni già attivi di questa azienda.
Quello che emerge è un mondo terribile che tutti dovrebbero vedere in prima persona: file di gabbie di sette piani una sopra l’altra, con decine di migliaia di galline che urlano, si lamentano, cercano inutilmente di aprire le ali, si beccano a vicenda per lo stress, molte sono ferite, prive di piume e penne, muoiono tra le loro compagne o vengono lasciate agonizzanti nei corridoi e finiscono mangiate dai topi. Si tratta di un luogo che rimane impresso per la sua inquietante architettura, in cui gli animali sono prigionieri fino alla morte e vorrebbero poter uscire per vedere il sole, respirare aria fresca e toccare il prato con le zampe.
Gli allevamenti di galline in batteria per la produzione di uova sono dei luoghi infernali, dove questi animali vengono privati di tutti quei bisogni e piaceri che per ogni essere vivente (non solo gli umani) sono irrinunciabili. Negli allevamenti le galline vengono costrette a produrre uova come macchine, fino allo sfinimento.
Tutta questa sofferenza è lì, dietro una porta, presente ogni giorno, soltanto per produrre delle uova.
Prendi parte al cambiamento, diventa vegan

 Da sempre amiamo considerarci meno feroci degli altri animali. Dire che una persona ha spirito "umanitario" equivale a dire che è buona; dire che è "bestiale", "brutale", o che semplicemente si comporta come un animale significa suggerire che è malvagia e crudele. Raramente ci soffermiamo a riflettere sul fatto che l'animale che uccide con meno ragioni per farlo è l'animale umano. [...] Noi uccidiamo gli altri animali per divertimento, per soddisfare la nostra curiosità, per adornare il nostro corpo, per compiacere il nostro palato 
Prof. Peter Singer, dal libro "Liberazione animale"

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