Cari amici,
alleghiamo
la lettera pubblica di Lorenzo Guadagnucci di ‘Restiamo animali’
indirizzata alla Giunta della Provincia di Siena affinché sia annullata
la delibera con la quale tale organismo ha deciso di permettere dal 1°
aprile p.v. la “caccia alla volpe in tana”! Nell’associarci a tale
appello, Vi preghiamo di voler far pervenire a Lorenzo le Vostre
adesioni nominative, necessarie per sostenere tale urgente ed importante
petizione.
Grazie per la Vostra attenzione!
Cordiali saluti
Massimo Terrile
Movimento Antispecista
Mon, 25 Mar 2013 09:11:43 +0100
Lorenzo Guadagnucci :
Lorenzo Guadagnucci
*Alla GIUNTA della Provincia di Siena, ai suoi funzionari e a tutti gli organi di stampa locali e nazionali*
E’ appena terminata la stagione venatoria 2012-2013, con le sue 118
vittime che ancora insistiamo a chiamare “incidenti”, e veniamo a
sapere che il 1° Aprile 2013 si apre una nuova stagione di caccia, la
caccia “alla volpe in tana”, *in deroga rispetto alle norme nazionali
ed Europee che proteggono questo animale, in modo da prolungare il
diletto dei cacciatori per qualche mese ancora, a spese di una specie
inerme, che non può difendersi, per giunta ‘nel pieno periodo
riproduttivo e di svezzamento’ (e dunque in deroga anche al DD n
1201/2008 relativamente al periodo in cui eventualmente attuare cerca e
aspetto notturno o diurno della volpe, che sarebbe limitato al periodo
agosto-marzo). Sappiamo che la caccia è legale, sappiamo che esistono
norme che prevedono una deroga alla generale protezione e difesa della
volpe che vige in tutta Europa (addirittura l’Inghilterra si è
rassegnata qualche anno fa a recepire questo divieto) e v’invitiamo a
considerare come tutto questo accada a dispetto e nonostante l'80%
degli italiani sia del tutto contrario a queste pratiche.
Fareste un gesto civile e popolare se ripensaste a questa scelta e impediste lo sterminio delle volpi in tana, un gesto redditizio anche dal punto di vista elettorale e comunque dal punto di vista del pubblico apprezzamento.
Avete visto quale tipo di mobilitazione si è avuta per gli animali oggetto di vivisezione di Greenhill. Anche la vivisezione è consentita dalla legge ma come la caccia è ormai obsoleta e invisa alla popolazione civile.
Fareste un gesto civile e popolare se ripensaste a questa scelta e impediste lo sterminio delle volpi in tana, un gesto redditizio anche dal punto di vista elettorale e comunque dal punto di vista del pubblico apprezzamento.
Avete visto quale tipo di mobilitazione si è avuta per gli animali oggetto di vivisezione di Greenhill. Anche la vivisezione è consentita dalla legge ma come la caccia è ormai obsoleta e invisa alla popolazione civile.
Il
cammino della civiltà continua il suo corso e nel suo progredire
include sempre di più gli animali non umani tra i soggetti portatori di
diritti. Saprete che l'art. 13 del Trattato di Lisbona (2007) dichiara
gli animali “esseri senzienti” e che la dichiarazione di Cambridge
(2012), firmata dai massimi scienziati al mondo, sostiene che "gli
animali non umani hanno una coscienza". Come non capire che ormai le
pratiche venatorie sono obsolete e destinate a scomparire, viste come
barbare e inaccettabili da parte della sensibilità civile? Ci sono due
possibilità: scegliere l'inerzia e agire di retroguardia, in attesa che
le leggi Europee e Italiane proibiscano del tutto d’imbracciare le
carabine per uccidere gli altri animali, oppure anticipare i tempi e
farsi pionieri in questo inarrestabile cammino della civiltà,
cominciando intanto a fermare la mattanza di queste volpi e dei loro
cuccioli. Fareste solo un gesto umano e nobile, di maggior peso proprio
in quanto – al momento – ‘facoltativo’ e anticipatore rispetto a un
cambiamento che è già avviato ed è ormai inarrestabile.
Si
accusano le volpi di essere in “soprannumero”. Ma le volpi non possono
essere in soprannumero in un determinato territorio poiché sono animali
solitari, non amano convivere e si spostano cercando spazi dove
insediarsi senza concorrenza. Vivono soli sia i soggetti maschili sia
quelli femminili, cercandosi solo nella stagione degli amori e
frequentando eventuali fonti di cibo in orari diversi (fonte: Félix
Rodrìguez de la Fuente). Come molti predatori dunque, il numero delle
volpi è controllato dalla pressione sociale, dalle malattie, dalla
disponibilità di cibo. La scienza insegna che ogni popolazione animale
segue un accrescimento descritto come una curva sigmoide che una volta
raggiunto un punto di massima capacità portante si stabilizza. In base a
quale criterio scientifico si può parlare di “soprannumero di volpi”
se la capacità portante non è ancora stata raggiunta, o se è stata
raggiunta? Per essere seri e credibili bisognerebbe capire rispetto a
cosa viene stabilito il sovrannumero. E se una popolazione animale
cresce è proprio perché in un determinato territorio è aumentato il suo
spazio biologico, è aumentata la sua possibilità di nutrimento. Questa si chiama “ecologia”!
E’
semmai la caccia a compromettere gli equilibri naturali ed ecologici,
creando in modo innaturale territori di “ripopolamento” dove viene fatto
aumentare a dismisura e forzatamente il numero di fagiani e lepri, e
con essi semmai il numero dei loro predatori, per poi utilizzare il
“sovrannumero” come argomento per ottenere un lasciapassare per lo
sterminio. Non c’è nulla di più innaturale di questo. Se si lasciasse
fare alla natura, senza interferire, l’equilibrio ecologico verrebbe
raggiunto senza spendere un Euro in armi e polvere da sparo!
Qual è poi il ‘metodo di censimento’ delle volpi a cui si è ricorsi? Dagli studi fatti risulta impossibile contare le volpi in modo accurato se non con spese gigantesche, catture e uso di collari, ma vogliamo sperare che i
soldi pubblici non vengano dilapidati a questi fini. Il metodo “economico” – che non ha nulla di accurato e di scientifico - consiste nel contare sia le tane, sia gli escrementi, sia le volpi stesse (come se fossero riconoscibili una per una!), rischiando di triplicare – come minimo - il loro numero rispetto al reale, dato che escrementi e tana possono coincidere con una stessa volpe già contata, con l’aggravante che le volpi non sono facilmente riconoscibili l’una dall’altra.
Qual è poi il ‘metodo di censimento’ delle volpi a cui si è ricorsi? Dagli studi fatti risulta impossibile contare le volpi in modo accurato se non con spese gigantesche, catture e uso di collari, ma vogliamo sperare che i
soldi pubblici non vengano dilapidati a questi fini. Il metodo “economico” – che non ha nulla di accurato e di scientifico - consiste nel contare sia le tane, sia gli escrementi, sia le volpi stesse (come se fossero riconoscibili una per una!), rischiando di triplicare – come minimo - il loro numero rispetto al reale, dato che escrementi e tana possono coincidere con una stessa volpe già contata, con l’aggravante che le volpi non sono facilmente riconoscibili l’una dall’altra.
Non
ci bastano le occupazioni di suolo che abbiamo già realizzato? Vogliamo
‘controllare’ e gestire in modo sconsiderato anche lo scarso
territorio selvatico che ci è rimasto? Si accusano le volpi di causare
ingenti danni all’agricoltura e alla fauna. Ma come vengono quantificati
i danni causati dalle volpi? Con quale metodologia? Esiste un
dettaglio dei presunti danni che potete esibire a giustificazione di
questa carneficina? Tutti sanno che le volpi sono onnivore *http://it.wikipedia.org/wiki/Volpe
e che non mangiano lepri e fagiani se non in alcuni brevi periodi,
mentre per il resto dell’anno si nutrono di frutta. Esiste - per
esempio - uno studio dell’Università di Trieste dal quale emerge che la
Volpe non influenza le dinamiche di popolazione della Lepre (vedi
Craighero T., 2007. Studio delle relazioni tra le dinamiche di
popolazione di Volpe (Vulpes vulpes) e Lepre (Lepus europaeus)
nell’ambito della gestione venatoria in Friuli Venezia Giulia.
Università degli Studi di Trieste).
Piuttosto:
la dieta estremamente flessibile della volpe prevede un utile
contributo nel mantenimento degli equilibri di altre specie, come
invertebrati (insetti, lombrichi), anfibi, rettili, topi, uccelli. Una
drastica riduzione delle volpi significa spesso sbilanciare la presenza
di altre specie, con effetti sicuramente dannosi a livello di
ecosistema. Gli animali umani sono oggi sette miliardi e saranno dieci
miliardi tra breve. Qual è la specie davvero invasiva nel territorio?
Non certo le volpi. Ma oggi potete ancora decidere da che parte volete
stare. E’ sempre più evidente che la lobby dei cacciatori, il cui numero
si sta restringendo e la cui età media è in costante aumento, sta
facendo pressione per ottenere gli ultimi spazi per esercitare la sua
azione violenta e sanguinaria, irrispettosa dei rapporti ecologici
naturali. Per fortuna i giovani hanno ripugno per queste pratiche
violente, e aumenta con la cultura e la civiltà, il numero delle persone
contrarie alla caccia. Crescono gli animalisti, i vegetariani, i
vegani e sempre più persone ammettono che non esiste alcun diritto
dell’Uomo di fare strage di altri animali e di interferire così
pesantemente nell’equilibrio ecologico naturale. E la vostra scelta
sta, paradossalmente, allargando la campagna animalista e la sta
nutrendo: messaggi come quello che vi stiamo scrivendo e che circolerà
rapidamente in tutto il web, attirerà sempre più simpatie e attenzioni
rispetto alla vostra decisione così disturbante e anacronistica.
Per
le ragioni di cui sopra vi chiediamo di sospendere l’avvio della caccia
alla volpe in tana previsto per il 1° di Aprile 2013. Troviamo
incivile far passare l’idea che uccidere un vivente sia non solo
normale ma addirittura ‘consigliabile’. Potete ancora opporvi allo
sterminio di animali inermi mediante l’utilizzo di armi e polvere da
sparo, non solo per sensibilità verso gli animali ma anche e
soprattutto perché l’utilizzo di armi fa sempre emergere la parte
brutale e feroce dell’essere umano.
Restando in attesa di un gentile riscontro,
porgiamo distinti saluti
*Restiamo animali *
programma animalista, antispecista e vegan
La domenica alle 12 in Toscana su Controradio (FM 96,3 e 98,9)http://restiamoanimali.wordpress.com
programma animalista, antispecista e vegan
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