Visualizzazione post con etichetta VATICANO. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta VATICANO. Mostra tutti i post

martedì 3 novembre 2015

Appartamenti miliardi e lussi IL VATICANO SEGRETO nel libro di E Fittipaldi "AVARIZIA"

Appartamenti, miliardi e lussi: il Vaticano segreto in 'Avarizia'
il libro di Emiliano Fittipaldi nelle librerie dal 5 novembre 2015
"Francesco deve sapere. Deve sapere che la Fondazione del Bambin Gesù, nata per raccogliere le offerte per i piccoli malati, ha pagato parte dei lavori fatti nella nuova casa del cardinale Tarcisio Bertone".
IL LIBRO

Anticipiamo il prologo del libro di Emiliano Fittipaldi dedicato agli ultimi scandali finanziari della Santa Sede
DI EMILIANO FITTIPALDI
03 novembre 2015

"I due monsignori cominciano a parlare subito dopo che il cameriere ha portato il carpaccio di tonno e il battuto di gamberi rossi. Prima se n’erano stati zitti. Scorrendo la lista dei vini bianchi per cercare quello giusto da abbinare alle pietanze, sbocconcellando il pane alle noci, guardandosi annoiati in giro, alla ricerca di un volto noto da salutare nel giardino del ristorante ai Parioli. Inforchettato il primo gambero, il sacerdote più anziano, quello che non avevo mai incontrato prima, va al sodo.

Devi scrivere un libro. Devi scriverlo anche per Francesco. Che deve sapere. Deve sapere che la Fondazione del Bambin Gesù, nata per raccogliere le offerte per i piccoli malati, ha pagato parte dei lavori fatti nella nuova casa del cardinale Tarcisio Bertone. Deve sapere che il Vaticano possiede case, a Roma, che valgono quattro miliardi di euro. Ecco. Dentro non ci sono rifugiati, come vorrebbe il papa, ma un sacco di raccomandati e vip che pagano affitti ridicoli. “Francesco deve sapere che le fondazioni intitolate a Ratzinger e a Wojtyla hanno incassato talmente tanti soldi che ormai conservano in banca oltre 15 milioni. Deve sapere che le offerte che i suoi fedeli gli regalano ogni anno attraverso l’Obolo di San Pietro non vengono spese per i più poveri, ma ammucchiate su conti e investimenti che oggi valgono quasi 400 milioni di euro. Deve sapere che quando prendono qualcosa dall’Obolo, i monsignori lo fanno per le esigenze della curia romana.

Deve sapere che lo Ior ha quattro fondi di beneficenza avari come Arpagone: nonostante l’istituto vaticano produca utili per decine di milioni, il fondo per opere missionarie ha regalato quest’anno la miseria di 17 mila euro. Per tutto il mondo! Deve sapere che lo Ior non è stato ancora ripulito e che dentro il torrione si nascondono ancora clienti abusivi, gentaglia indagata in Italia per reati gravi. Deve sapere che il Vaticano non ha mai dato ai vostri investigatori della Banca d’Italia la lista di chi è scappato con il bottino all’estero. Nonostante noi l’avessimo promesso. Deve sapere che per fare un santo, per diventare beati, bisogna pagare. Già, sborsare denaro. I cacciatori di miracoli sono costosi, sono avvocati, vogliono centinaia di migliaia di euro. Ho le prove".

"Deve sapere che l’uomo che lui stesso ha scelto per rimettere a posto le nostre finanze, il cardinale George Pell, in Australia è finito in un’inchiesta del governo sulla pedofilia, alcuni testimoni lo definiscono ‘sociopatico’, in Italia nessuno scrive niente. Deve sapere che Pell ha speso per lui e i suoi amici, tra stipendi e vestiti su misura, mezzo milione di euro in sei mesi. “Francesco deve sapere che la società di revisione americana che qualcuno di noi ha chiamato per controllare i conti vaticani ha pagato a settembre 2015 una multa da 15 milioni per aver ammorbidito i report di una banca inglese che faceva transazioni illegali in Iran. Deve sapere che la Santa Sede per guadagnare più soldi ha distribuito tesserini speciali a mezza Roma: oggi vendiamo benzina, sigarette e vestiti tax free, incassando 60 milioni l’anno".

Deve sapere che non è solo Bertone che vive in trecento metri quadrati, ma ci sono un mucchio di cardinali che vivono in appartamenti da quattrocento, cinquecento, seicento metri quadrati. Più attico e terrazzo panoramico. Deve sapere che il presidente dell’Apsa, Domenico Calcagno, si è fatto un buen retiro in una tenuta della Santa Sede in mezzo al verde, facendo aprire una società di comodo a suoi lontani parenti. Deve sapere che il moralizzatore Carlo Maria Viganò, l’eroe protagonista dello scandalo Vatileaks, è in causa con il fratello sacerdote che lo accusa di avergli fregato milioni dell’eredità".

"Deve sapere che Bertone ha preso un elicottero costato 24 mila euro per andare da Roma in Basilicata. Deve sapere che il Bambin Gesù controlla allo Ior un patrimonio pazzesco da 427 milioni di euro, e che il Vaticano ha investito pure in azioni della Exxon e della Dow Chemical, multinazionali che inquinano e avvelenano. Deve sapere che l’ospedale di Padre Pio ha trentasette tra palazzi e immobili, e che oggi hanno un valore stimato in 190 milioni di euro. Deve sapere che i salesiani investono in società in Lussemburgo, i francescani in Svizzera, che diocesi all’estero hanno comprato società proprietarie di televisioni porno. Deve sapere che un vescovo in Germania ha scialacquato 31 milioni per restaurare la sua residenza, e che una volta beccato è stato promosso con un incarico a Roma. Francesco deve sapere un sacco di cose. Cose che non sa, perché nessuno gliele dice.

Il monsignore posa la forchetta e si pulisce la bocca con il tovagliolo. Il prete che conosco bene gli versa un po’ di vino nel bicchiere, un Sacrisassi Le Due Terre. Il canuto reverendo alza il calice, strizza un occhio per osservare con attenzione il colore giallo paglierino attraverso il cristallo, beve due lunghi sorsi, poi sorride. “Qui fuori c’è parcheggiata una macchina piena di documenti. Dello Ior, dell’Apsa, dei dicasteri, dei revisori dei conti chiamati dalla commissione referente, la Cosea. È per questo che ho chiesto che lei venisse in auto. Non ce la farebbe a portarli via in motorino.” Si alza di scatto. “A proposito, noi non abbiamo contanti. Stavolta il ristorante lo paga lei?”


domenica 26 luglio 2015

FINALMENTE QUALCUNO rompe l'assurdo e pilotato silenzio. La suprema CORTE DI CASSAZIONE afferma che anche LE SCUOLE CATTOLICHE DEVONO PAGARE L'ICI ora IMU E TASI



NELL’ULTIMO 20ENNIO ABBIAMO AVUTO GOVERNI, COMPRESO QUELLO ATTUALE (BERLUSRENZI) CHE SI SONO INCHINATI ALLA CHIESA PER NON APPLICARE LA COSTITUZIONE! E questo vale non solo per i  finanziamenti “non dovuti” alla scuola privata ma anche e soprattutto per la TASSAZIONE DI IMMOBILI POSSEDUTI da ENTI LAICI O RELIGIOSI. E come sempre, quando si tratta di chiesa, si perpetua un’ingiustizia rispetto ai semplici cittadini che invece devono pagare fino all’ultimo euro per case e terreni, anche se non sono utilizzate. La costituzione fa distinzione tra scuola PUBBLICA e PRIVATA. La prima è gratuita e svolge una funzione laica (non parteggia per alcuna concezione di vita) e generale (per tutti) verso tutta la popolazione di uno stato. Anche per questo motivo alla scuola pubblica non può essere richiesta alcuna IMPOSTA IMMOBILIARE per la sua attività. La seconda invece, LA SCUOLA PRIVATA, oggi furbescamente chiamata PARITARIA, per evidenziare la stessa funzione  della scuola pubblica, e quindi essere esente da tasse, in realtà è una preparazione confessionale e/o di “parte”, e quindi A PAGAMENTO PER CHI LA SCEGLIE.


LA COSTITUZIONE ASSOGGETTA OGNI ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE, COMMERCIALE, FINANZIARIA O DI SERVIZIO, CHE PRODUCE REDDITO, ALLE RELATIVE IMPOSTE. “CONTRIBUTO” SEMPRE DOVUTO DA CHI SVOLGE UNA DI QUESTE 'ATTIVITA' d'intrapresa che, per legge, DEVE SEMPRE ESSERE MESSA A BILANCIO. Quindi al di là delle inconsistenti lamentele di preti, politici e credenti, anche questa attività dev’essere assoggettata, come tutte le altre, a PRELIEVO FISCALE, compreso QUELLO LOCALE (ICI-IMU e TASI) sugli immobili e terreni di proprietà, indipendentemente da chi ne sia il titolare. E, a questo proposito, sarebbe utile conoscere QUANTI E QUALI SONO I SINDACI ITALIANI CHE HANNO RILEVATO IL PATRIMONIO DELLA “PIOVRA” CHIESA CATTOLICA, per identificare dove si svolgono attività commerciali, visto che il bilancio dello stato del Vaticano o Santa Sede non ha mai fatto emergere la sua integrale proprietà immobiliare. Sembra proprio che la chiesa NON  VOGLIA PROPRIO REDERLO PUBBLICO, nelle sue peculiarità (NUMERO DI IMMOBILI SUL TERRITORIO ITALIANO, UBICAZIONE E TIPO DI ATTIVITA’). Perché allora non chiediamo al sindaco del comune di residenza, ognuno con la propria e-mail, di RENDERE PUBBLICO, AGLI EFFETTI DELLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA, CONTRIBUTIVA E FISCALE, il numero degli immobili della chiesa cattolica e delle altre confessioni e di poter verificare numero ed esisti dei controlli effettuati sulle attività svolte, ai fini dell’imposizione tributaria ai beni FANTASMA DEGLI IMMOBILI DELLE ISTITUZIONI RELIGIOSE ed in primis la CHIESA CATTOLICA?

IL TESTO DELL'ARTICOLO DI LETTERA43

lunedì 16 marzo 2015

EXPO 2015 - ALIMENTAZIONE UMANA E QUELLA DEGLI UCCELLI - QUANDO LA CULTURA DOMINANTE, SOSTENUTA DALLE STRUTTURE RELIGIOSE, NON RISPONDE


RMF (Radio missione Francescana), un interessante giornale on line riceve il mio articolo: Etica interspecifica? Mai sentita. Non fa parte della cultura dominante. L'articolo che cerca di esporre parte delle premesse che portano alle tesi di una cultura "altra", rispetto a quella esposta da uno dei suoi redattori, viene posto nel dimenticatoio.
  
Voli d’uccello e la “nuova” cultura di Bergoglio.

L’articolo di Pierfausto Vedani,  introdotto dal titolo “Voli di predazione” m’invita all’approfondimento di alcuni temi. Sembrerebbe un titolo generico, come dire “Cammino di salute”, ma non “Cammino di Compostela”, che ha un significato ben preciso in una fede, quella cristiana, ma allora che cosa significa? Dipende dalla cultura che ciascuno di noi ha interiorizzato, senza poter o dover riflettere. E siamo in tanti, la maggioranza degli umani. Ma agli effetti dell’informazione che viene data occorre aver riguardo ai “fatti”, i quali devono essere analizzati con le 5 W: who, what, why, when, where (da qualche tempo va di moda saper l’inglese). E nel caso del titolo: Chi il soggetto che preda, Cosa l’oggetto ovvero il soggetto predato, Perché il motivo, la causa, e gli effetti prodotti,   Quando il tempo in cui si verifica e Dove il luogo in cui avviene. Ma sono sicuro che l’autore del pezzo è consapevole dello schema, perché è una delle prime nozioni che danno alla scuola di giornalismo.  Ma allora perché si è usato il termine “predazione” nel testo dell’articolo con riferimento ad alcuni uccelli più grandi che etologicamente predano “gli uccellini”, quando il primo soggetto dell’articolo è l’alimentazione umana? Lo sappiamo tutti che sono i grandi produttori-imprenditori che predano i piccoli umani-consumatori, ma non appare quasi mai evidente nelle informazioni giornalistiche.
E questo è un primo motivo di riflessione che porta con se una serie di altri problemi volutamente irrisolti, non dall’uomo in generale, ma solo da alcuni. Quelli di potere, presenti in ogni epoca della storia umana.
“Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita” è il titolo dell’esposizione internazionale 2015 di Milano cui fa riferimento Vedani. Ma siamo sicuri che si parlerà di “alimentare i soggetti abitanti il pianeta” e non “le tasche degli investitori, quasi sempre anche evasori”?  E poi alimentare chi a discapito di chi? Domanda che non appare negli slogan pubblicitari e consumistici del mondo capitalistico. E non deve apparire, perché chi sarà presente a Expo, oltre ai relativi committenti, sono coloro che hanno abbracciato ad occhi chiusi le scelte di capitalizzare le proprie produzioni con relativi sfruttamenti, siano esse biologiche, macrobiotiche o cibo spazzatura e non quelle di “alimentare i viventi”. Con queste scelte, ben ponderate e calibrate, lanciate da messaggi ingannevoli di produttori, politici, informatori e istituzioni religiose, non si deve assolutamente scoprire da una parte, la necessità di sopravvivenza dei 9.000.000 di italiani diseredati, poveri, senza lavoro, inoccupati, ecc. che cercano di riappropriarsi del diritto alla propria dignità perduta. Elemento peraltro ben evidenziata dall’articolo di Vedani, con considerazioni che l’asciano l’amaro in bocca ma che non aiutano a vedere le cause. E dall’altra si deve sempre nascondere, nelle trasmissioni televisive che propongono ricette in cui è presente la sofferenza e la morte di miliardi di animali, presentate come leccornie di qualificati cuochi nazionali e internazionali. E non solo in TV e nelle trasmissioni radiofoniche. Ma anche nei documenti  politici e ufficiali, civili (per es. linee della dieta alimentare delle mense scolastiche) e religiosi (esempio lo sgozzo e lo spezzettamento dell’agnello pasquale che toglie i peccati del mondo. E’ forse per questo che lo si uccide? Per poter mantenere i peccati che molte volte si sovrappongono ai reati impuniti dei potenti?). Allora è proprio che gli altri non vogliono che si sappia, e comunque non vogliamo vedere e in questo c’è l’aiuto delle istituzioni civili e religiose che non vogliono aiutarci a vedere. Il tutto contribuisce a non modificare o farci modificare le nostre conoscenze e i nostri comportamenti verso gli altri. Alla fine Rimane sullo sfondo il senso della pietà quando gli uccellini vengono predati o addirittura non iniziano neppure a vivere perché l’oggetto della predazione è l’uovo stesso in cui l’embrione si sta trasformando in una nuova vita. E per consolarsi Vedani propone il paragone con la predazione animale, esprimendo  i comuni falsi sentimenti di pietà di certi umani, più o meno potenti rispetto alle comunità o collettività, come quelli di cacciatori, macellai, domatori, massime autorità religiose, responsabili di spettacoli viaggianti, come già avveniva nel medioevo, in cui il “buon” Federico II si esibiva con il suo bestiario al seguito (rigorosamente in prigioni semoventi) e i suoi falchi schiavizzati;  di vivisettori, organizzatori di feste e celebrazioni patronali e non, civili e religiose. Soggetti umani in cui prevalgono i valori dello sport, del profitto, dell’economia, della biodiversità, dell’alloctonofobia, del divertimento, della tradizione e dei costumi (come per es. le stole di ermellino e le zanne di avorio di elefante nei paramenti e arredi sacri),  rispetto ad altri valori come  quello della vita, della non sofferenza, della dignità, compassione, solidarietà e felicità per tutti gli esseri viventi (umani e non umani). L’uomo, creato o evolutosi negli ultimi due milioni di anni, si è trasformato a seconda delle condizioni di vita date dall’ambiente e nel momento in cui vi si trovava. Ma questo non sembra proprio interessare la cultura forgiata sull’economia e la finanza, che in questi ultimi anni sta spodestando la politica (l’arte della ricerca della felicità: per tutti). Per far assumere il predominio della gestione del denaro, cui la chiesa cristiana ha contribuito non poco a lasciare fare agli altri (gli ebrei) per poi accorgersi che doveva sporcarsi le mani per poter stare tra i grandi, nel sistema del capitale e dello sfruttamento, usufruendo dei benefici materiali conseguenti, invece di realizzare i valori della completa vita animale (umana e non umana). Nella storia ci sono stati alcuni religiosi  che avevano già ammonito le autorità politiche ecclesiastiche del pericolo di questo scivolamento, sia tra i primi cristiani che negli ultimi secoli. Uno di questi, nel secolo scorso, è stato Ivan Illic. Un autore (sacerdote, teologo e professore1, tra i preparatori dei documenti preparatori del concilio vaticano II, nonché Vice rettore dell’Università di Puerto Rico e fondatore in Messico del Centro Intercultural de Documentación CIDOC) che ha descritto cristianamente e minuziosamente gli effetti perversi della politica dell’industria americana sui bambini, futuri consumatori del sistema. Ma la chiesa cattolica, su richiesta dell’FBI, lo richiama in vaticano e, gradualmente, lo spoglia dei suoi incarichi di docente. Continuerà a denunciare al mondo, nei suoi viaggi, la sua analisi di oppressione del capitale sull’umanità, restando nella chiesa ma dalla parte dei vangeli. Illic parte dai bambini e dalla loro diseducazione fornita dalle istituzioni americane. Ma un altro docente, dell’università di Torino, Piero Martinetti2, (uno dei dodici professori universitari, su 1225, che rifiutano il giuramento al regime fascista), si occupa di filosofia "teoretica", in particolare "religiosa",  allargando la sua analisi verso gli altri non umani, gli ultimi degli ultimi: gli animali. Ma in entrambi i casi la chiesa temporale non ha motivo ne tempo di ascoltarli. Non che nella storia non ci siano stati altri umani sensibili al rapporto con gli altri animali. A partire da Pitagora a Teofrasto3, amico di Aristotele e direttore della scuola, quando quest’ultimo per motivi politici è costretto a fuggire, a Plutarco, punto di riferimento dei primi cristiani, per quasi tutto l’alto medio evo. Per citare ancora: Francesco da Paola, Leonardo da Vinci e tanti altri. Basta scorrere le pagine dei siti di critica antispecista* e/o dei cattolici vegetariani, di filosofia e di etica, che sorgono in internet come un’immensa necessità, repressa da una certa cultura, per accorgersi di come sia stata gestita da parte dei potenti, omettendo di considerare la vita dell’altra parte, più immensa, del mondo  vivente. Allora sarebbe bene domandarsi perché si continua a tener nascosto questi fatti ai non potenti: una volta si chiamavano servitori, schiavi, servi della gleba, proletari, attributi che mantengono ancora oggi parte dei significati e delle prerogative perchè fondati sullo sfruttamento e sulla parzialità della cultura, anche se oggi ci chiamano “cittadini”, da tenere costantemente sotto controllo culturale da parte dei potenti di turno,  se non addirittura ostracizzandoci quando le richieste di conoscenza diventano un rischio di perdita di denaro (in USA la legge approvata già da qualche anno dai rappresentanti delle multinazionali, petrolieri e banche (di risparmio e d’affari) ha previsto finanche un esplicito reato a chi ostacola il guadagno dell’imprenditore). In Italia invece, con un imposto e accolto “colpo di stato” da parte della UE, approvato da tutti i partiti e culminato nel CONGELAMENTO DEI PRINCIPI E DIRITTI POSTI NELLA PRIMA PARTE DELLA COSTITUIZONE, con la modifica dell’art 81 e collegati, non si dovranno attivare i diritti sociali, ambientali, sanitari e culturali, se non dopo aver investito primariamente in spese in “conto capitale” mantenendo il bilancio in pareggio. E quindi mai più! Le conseguenze di questa modifica le vediamo aggravarsi, già da qualche anno, a partire dal governo del “cattolico-paramassone” Monti in poi, nei settori dell’istruzione, della salute, dell’ambiente, della cultura e della sconosciuta etica.  Sul danno agli uomini, fatto da queste scelte sono d’accordo anche con il prof. Giuseppe Terziroli, altro redattore di RMF, nella parte del suo articolo - Da Lenin a Bergoglio – in cui afferma “Noi dobbiamo essere dalla parte dei poveri di spirito, di mezzi materiali, e oggi più che mai dei poveri di conoscenza. Specialmente quando si tratta, aggiungo io, di bioetica, etica aspecista e del valore della cultura scientifica che deve essere posta a servizio di tutte le forme di vita. Un convegno in questa direzione, tra laici e religiosi, magari coinvolgendo  il sempre più corposo e qualificante “Progetto giovani pensatori” dell’Università dell’insubria, forse non farebbe male a nessuno. Tutt’altro. Con Vedani, l’autore dell’etico “Volo di predazione”, ci sono posizioni distanti ma non incompatibili. Ma mi unisce un piccolo fatto: anch’io da bambino avevo una fionda; l’avevano tutti i miei amici, ma non l’ho mai usata né per colpire e rompere le luci dei lampioni né ferire o uccidere uccelli o altri animali (ovviamente allora non ero antispecista. Lo sono diventato all’età di 61 anni). Amavo la mia sempre gravida gatta Lillina, che purtroppo ho dovuto abbandonare in una cascina della Guaralda, perché se non l’avessi fatto, mia madre l’avrebbe uccisa. Ulteriore elemento della cultura specista.
Gianluca Albertini
1 Ivan Illich intende per convivialità il contrario della produttività industriale. Nel suo saggio[3] scrive:
« Ognuno di noi si definisce nel rapporto con gli altri e con l'ambiente e per la struttura di fondo degli strumenti che utilizza. Questi strumenti si possono ordinare in una serie continua avente a un estremo lo strumento dominante e all'estremo opposto lo strumento conviviale: il passaggio dalla produttività alla convivialità è il passaggio dalla ripetizione della carenza alla spontaneità del dono. [...] Il rapporto industriale è riflesso condizionato, risposta stereotipa dell'individuo ai messaggi emessi da un altro utente, che egli non conoscerà mai, o da un ambiente artificiale, che mai comprenderà; il rapporto conviviale, sempre nuovo, è opera di persone che partecipano alla creazione della vita sociale. »
2 Martinetti: “La psiche degli animali”, di cui è stata realizzata una rilettura drammaturgica ed il breve spettacolo che verrà riproposto in occasione del seminario.
“Martinetti sostiene che gli animali, così come gli esseri umani, possiedono intelletto e coscienza, quindi l’etica non deve limitarsi alla regolazione dei rapporti infraumani, ma deve estendersi a ricercare il benessere e la felicità anche per tutte quelle forme di vita senzienti (cioè provviste di un sistema nervoso) che come l’uomo sono in grado di provare gioia e dolore”.
3 Teofrasto allievo prediletto di Aristotele:
“Se qualcuno sostenesse che, non diversamente che i frutti della terra, il dio ci ha dato anche gli animali per il nostro uso, è comunque vero che, sacrificando esseri viventi, si commette contro di loro un'ingiustizia, perché si fa rapina della loro vita.... Si può dire che anche alle piante rubiamo qualcosa; ma questo furto non è commesso contro la loro volontà. Esse lasciano cadere i frutti anche se non le tocchiamo; e la raccolta dei frutti non comporta la distruzione delle piante, come avviene per gli esseri viventi quando perdono la vita”.  Cfr. Dario Del Corno, Introduzione a Plutarco, Adelphi, Milano 2001, in cui l'autore cita la Metafisica di Teofrasto
*Alcuni siti filosofici e antispecisti

http://liberazioni.noblogs.org/?p=205 Testati dagli animali – nuova sezione di Liberazioni e intervista a Judith Butler

http://liberazioni.noblogs.org/?p=494  Sentire un mondo senza dominio intervista al prof Massimo Filippi dell’Università San Raffaele

martedì 15 ottobre 2013

L'irresponsabilità della chiesa cattolica nella prevenzione degli abusi sessuali sui minori

Basta discorsi vuoti. Passiamo ai fatti
QUESTO ARTICOLO E’ LEGATO ALLA PUNTATA DE LE IENE CHE ANDRA’ IN ONDA QUESTA SERA. IN PARTICOLARE AL SERVIZIO DI PABLO TRINCIA CHE SARA’ TRASMESSO ALLE 22,40 CIRCA. IN RELAZIONE A QUEL SERVIZIO E’ APPENA STATA ATTIVATA UNA PETIZIONE, PER FIRMARLA


Il movimento a sostegno delle vittime degli abusi sessuali del clero Rete l’Abuso è stanco di gesti mediatici, vuoti discorsi, direttive fumose lasciate all’arbitrio di vescovi omertosi e conniventi con gli ecclesiastici criminali.
Abbiamo bisogno di fatti concreti, non per salvare l’immagine di una chiesa cattolica il cui clero è responsabile di tremende sofferenze alle vittime e ai familiari, ma per rendere loro giustizia.
Facciamo delle richieste precise.

1 - Espulsione dal clero degli ecclesiastici criminali, anche quando il reato è prescritto e non ci sono state condanne.
2 - Denuncia di ogni notizia di reato, passata, presente e futura, alle autorità giudiziarie, senza alcun preventivo vaglio della loro veridicità, ossia senza sostituirsi alla magistratura nel verificarne la fondatezza.
3 - Risarcimenti economici da parte delle diocesi e degli ordini e congregazioni religiose.
4 - Apertura degli archivi diocesani e vaticani e consegna dei fascicoli riguardanti notizie di reati, anche prescritti, di ecclesiastici, all’autorità giudiziaria e all’opinione pubblica.
E finalmente una analisi scientifica e criminologica delle cause degli abusi sessuali del clero e loro rimozione. Non a forza di preghiere e atti di contrizione.
Noi non crediamo a nessun discorso o gesto mediatico o direttiva ecclesiastica. Crediamo esclusivamente a fatti concreti.
Nel frattempo continueremo a smascherare tutti gli ecclesiastici criminali e a sottoporli al giudizio della magistratura e dell’opinione pubblica, chiedendo alle vittime e ai testimoni gli unici gesti utili: le denunce dei crimini alla magistratura e all’opinione pubblica.
Rete nazionale L’Abuso
Il portavoce nazionale Francesco Zanardi

Dott. Sergio Cavaliere
Sede centrale di Savona 15 ottobre 2013
Contenuti correlati:



venerdì 25 gennaio 2013

UN PROGRAMMA PER GOVERNARE L’ITALIA - RIVOLUZIONE CIVILE INGROIA




Sapere che esiste anche il RAPPORTO TRA UOMO E ANIMALI non è cosa nota.
Negli ultimi anni però  è sempre più visibile la possibilità di svelare, anche se con estrema prudenza clericale, e di approfondirne lo studio con le sue conseguenze su vita umana e non umana, salute, ambiente e vita della stessa terra.
Una delle cosa che possiamo scoprire è che, come tutti i rapporti in cui si sviluppano sentimenti, questi sono tutelati dalla costituzione in quanto, da una parte sono insiti nella dignità dell'uomo (norma già esistente) e dall'altra nella dignità dell'animale in quanto essere senziente (norma riconosciuta dal trattato internazionale detto anche Costituzione europea).
Il programma quindi dovrà essere emendato con questa parte mancante per tutelare i più deboli dei deboli: gli animali, anche se non votano e non sono quindi merci di scambio. Cioè quel meccanismo che è sempre avvenuto tra potere politico e chiesa attraverso il voto dei credenti: tu politico "fedele alla chiesa" dovrai governare e i tuoi fratelli ti voteranno perché lo vuole dio. Così io chiesa potrò fare quello che voglio: non accettare la revisione dell'accordo sull'8 per mille, continuare a coprire i preti pedofili, accumulare ricchezze mobiliari e immobiliari nel mondo senza pagare tasse ad alcuno stato, non pagare alcun contributo, irpef, iva o tassa allo stato italiano e far tacere le "dicerie" sui crimini contro l'umanità (violenze sui i minori) che ovviamente nessuno deve sapere ne pubblicizzare altrimenti ne va, dicono le gerarchie, dell'immagine della chiesa, che è la casa di dio.